Una giornata dedicata a conoscere l’esempio, la testimonianza e i valori del Beato Carlo Acutis: Palermo ospiterà il prossimo 16 febbraio una delle 60 tappe del pellegrinaggio promosso in tutta Italia dalla Lega Pro che guarda con particolare attenzione ai giovani e allo sport in chiave pedagogica. “Fare amicizia con Carlo” è l’invito che i dirigenti sportivi, in collaborazione con il Palermo F.C., rivolgeranno ai ragazzi che saranno coinvolti.
Alle 16.30 la Celebrazione Eucaristica per il settore giovanile del Palermo F.C. presso la chiesa di Sant’Agostino.
Alle 18.15 l’incontro con i giovani del Palermo F.C. presso la rettoria di San Francesco Saverio, un incontro che sarà aperto anche da un videomessaggio dell’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice. “La nostra rettoria si conferma un luogo di incontro soprattutto per i giovani – sottolinea il Rettore don Massimiliano Lo Chirco, Vice Direttore del Servizio diocesano di Pastorale giovanile – e non è un caso che il salone di San Francesco Saverio, che accoglie la biblioteca, sia intitolato proprio al Beato Acutis”.
Interverranno all’incontro:
Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato Scientifico Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare
Padre Carlos Ferreira, Rettore del Santuario della Spogliazione
Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro
Giuseppe Governale, Comando generale dell’Arma dei Carabinieri
Dario Mirri, Presidente Palermo F.C.
Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo
Padre Giuseppe Prestia, Rettore Chiesa di Sant’Agostino
Luciano Regolo, Condirettore Famiglia Cristiana
Antonia Salzano, madre del Beato Carlo Acutis
www.carloacutis.com
Beato CARLO ACUTIS
Londra, 3 maggio 1991 – Monza, 12 ottobre 2006 Memoria liturgica: 12 ottobre Figlio primogenito di Andrea Acutis e Antonia Salzano, Carlo nacque a Londra, dove i genitori si trovavano per motivi di lavoro del padre, il 3 maggio 1991. Trascorse l’infanzia a Milano, circondato dall’affetto dei suoi cari e imparando da subito ad amare il Signore, tanto da essere ammesso alla Prima Comunione ad appena sette anni. Frequentatore assiduo della parrocchia di Santa Maria Segreta a Milano, allievo delle Suore Marcelline alle elementari e alle medie, poi dei padri Gesuiti al liceo, s’impegnò a vivere l’amicizia con Gesù e l’amore filiale alla Vergine Maria, ma fu anche attento ai problemi delle persone che gli stavano accanto, anche usando da esperto, seppur autodidatta, le nuove tecnologie. Colpito da una forma di leucemia fulminante, la visse come prova da offrire per il Papa e per la Chiesa. Lasciò questo mondo il 12 ottobre 2006, nell’ospedale San Gerardo di Monza, a quindici anni compiuti. Il 5 luglio 2018 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto che dichiarava Venerabile Carlo, i cui resti mortali riposano dal 6 aprile 2019 ad Assisi, nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione. Nel medesimo anno il Pontefice ha citato Carlo nell’Esortazione apostolica post-sinodale “Christus vivit”. Il 21 febbraio 2020, ha autorizzato la promulgazione del decreto relativo a un miracolo attribuito all’intercessione di Carlo, che è stato solennemente beatificato ad Assisi il 10 ottobre seguente Forse un giorno, neppur troppo lontano, avremo un santo, regolarmente canonizzato, come patrono di internet e protettore di tutti i cybernauti. Già comunque adesso abbiamo un valido intercessore in Carlo Acutis, un ragazzo di 15 anni, “patito” di internet come i suoi coetanei, ma a differenza di tanti di loro, convinto che debba diventare “veicolo di evangelizzazione e di catechesi”. Nasce il 3 maggio 1991 a Londra, dove i suoi genitori si trovano per esigenze di lavoro. Cresce a Milano, come tutti gli altri, differenziandosi solo per una particolare inclinazione per le pratiche religiose che a 12 anni lo porta alla messa ed alla comunione quotidiana. E non è tutto: di pari passo con l’adolescenza arriva anche il rosario quotidiano e l’adorazione eucaristica, convinto com’è che quando “ci si mette di fronte al sole ci si abbronza… ma quando ci si mette dinnanzi a Gesù Eucaristia si diventa santi”. Anche lui è convinto di non invecchiare; “Morirò giovane”, ripete, ma intanto riempie la sua giornata di vorticosa attività: con i ragazzi del catechismo, con i poveri alla mensa Caritas, con i bambini dell’oratorio. Dagli amici è amato, per la ventata di allegria che sa portare nella compagnia, anche se lui non cerca lo sballo come gli altri, sempre misurato e padrone dei suoi sentimenti e dei suoi slanci. Così, anche chi lo avversa e lo deride, finisce per subirne il fascino e per lasciarsi attrarre da lui. Muore il 12 ottobre 2006 e lo seppelliscono nella nuda terra ad Assisi, la città di san Francesco, che più di altre ha amato e nella quale tornava così volentieri per ritemprare lo spirito. Proprio nel cimitero cittadino di Assisi viene sepolto, ma nel gennaio 2019 i suoi resti mortali sono stati riesumati, per essere traslati, il 6 aprile dello stesso anno, nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione, nella stessa città «Tutti nasciamo come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie», amava dire, citando il filosofo inglese Edward Young. Un destino a cui egli evidentemente è sfuggito se, appena trascorsi i cinque anni previsti dalle norme canoniche, la diocesi di Milano, nel cui territorio si trova Monza, ha dato inizio alle fasi preliminari della sua causa di beatificazione e canonizzazione. Il 15 febbraio 2013 la Conferenza Episcopale Lombarda ha dato il proprio assenso all’inizio della sua causa, seguito, il 13 maggio 2013 dal nulla osta da parte della Santa Sede. Concesso il nulla osta per l’avvio della sua causa di beatificazione, è stato aperto il processo diocesano. La prima sessione si svolse il 12 ottobre 2013, l’ultima il 24 novembre 2016. Il 5 luglio 2018 papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto con cui Carlo veniva dichiarato Venerabile. Intanto, in Italia e all’estero, sono cresciute sempre più la fama e la stima per questo ragazzo che ha cercato la santità in modo straordinario, pur nell’ordinarietà della sua vita. Il 21 febbraio 2020, ricevendo in udienza il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto con cui la guarigione era ritenuta miracolosa e ottenuta per intercessione di Carlo. La sua beatificazione si svolse il 10 ottobre 2020, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi. La celebrazione è stata presieduta dal cardinal Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, come rappresentante del Papa. La memoria liturgica del Beato Carlo venne fissata al 12 ottobre, giorno esatto della sua nascita al Cielo. Autore: Gianpiero Pettiti ed Emilia Flocchini |