Un lavoro per rinascere: a Danisinni ecco l’impresa sociale D.A.R.E.

Il progetto coinvolge, tra gli altri, persone provenienti dai circuiti penali. Si occuperanno di servizi per l'ambiente e all'insegna della sostenibilità. L'iniziativa è promossa dalla Caritas Diocesana di Palermo e dalla comunità parrocchiale di Sant'Agnese

(di Serena Termini / IlMediterraneo24) – Manutenzione e abbellimento del verde, istallazioni murarie in cartongesso, composizioni realizzate attraverso stampanti in 3D, utilizzando le plastiche riciclate dai tappi di bottiglia, sistemi di luci e suoni a basso consumo energetico e vernici speciali ecosostenibili ed ecocompatibili. Tutto questo verrà realizzato dalla nuova impresa sociale nata dal progetto 8xmille D.A.R.E.: Danisinni, Arte, Rigenerazione, Eco-sostenibilità. A farne parte sono giovani e adulti provenienti dai circuiti penali, impegnati nel ricostruire il loro progetto di vita con la guida di tutor esperti ed il sostegno della comunità di Danisinni.

La sua presentazione è avvenuta nel salone della chiesa di Sant’Agnese a Danisinni. Per l’occasione, erano presenti, oltre a fra’ Mauro Billetta, tra gli altri, l’arcivescovo di Palermo, mosn. Corrado Lorefice, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il presidente del tribunale di Palermo Antonio Balsamo.

Il progetto D.A.R.E. – Danisinni, Arte, Rigenerazione, Eco-sostenibilità – è promosso dalla Caritas di Palermo e dalla comunità parrocchiale di Sant’Agnese con i fondi 8Xmille della Chiesa cattolica.

D.A.R.E. intende contribuire al percorso di rigenerazione urbana che attraversa il rione Danisinni a partire da quattro elementi chiave che sono la cura del territorio, l’arte attraverso esperienze artistiche, la rigenerazione con interventi negli spazi urbani  per offrire nuove possibilità di autodeterminazione delle persone, l’eco-sostenibilità che rieduca all’uso critico delle risorse che possono aprire a circuiti di lavoro legale con basso impatto ambientale.

Il progetto, in particolare, ha favorito la nascita di una start-up costituita da persone in cerca di occupazione e in situazione di ricostruzione di un progetto di vita e carriera anche dopo un periodo di permanenza nel circuito penale.

Il progetto D.A.R.E si raccorda con il progetto Villaggio Circolare che offre una sede, al suo interno, per la microimpresa di manutentori e giardinieri così come un laboratorio per il riciclo artistico che va a supportare gli altri interventi. Si integra, inoltre, con le azioni di rigenerazione urbana della piazza Danisinni con il progetto Asilo Nido ed il progetto Ceramiste decorative.

All’interno della nuova impresa c’è Paolo che, dopo avere partecipato al progetto mentre era in fase di completamento della sua pena, oggi ne fa parte da cittadino libero. “In passato ho avuto un percorso difficile – racconta Paolo molto emozionato – ma oggi parte una realtà importante per il nostro futuro. Non credevo che potesse succedere tutto questo e sono contento della realizzazione di questo sogno. Ringrazio tutti coloro che in questo progetto ci hanno sostenuto e, in particolare fra’ Mauro che per me è come un padre”. “Questo tempo ci chiede delle scelte di campo molto concrete – afferma Fra’ Mauro Billetta, parroco della parrocchia di Sant’Agnese e coordinatore della fattoria sociale di Danisinni – sia come chiesa che come cittadini. Non possiamo certo rimanere spettatori delle tante ingiustizie sociali visibili ed invisibili. Pertanto, sappiamo bene quanto il lavoro possa restituire la dignità alla persona. L’impresa DARE nasce da un processo che ha radici ben più profonde perché si inserisce in un percorso di rigenerazione territoriale che è partito dalla riqualificazione di tanti spazi se pensiamo alla biblioteca di quartiere, il borgo sociale e il museo sociale. L’impresa è oggi una esperienza interessante perché, nascendo in chiave di partecipazione intergenerazionale, si muove all’insegna dell’arricchimento reciproco delle diverse competenze di giovani ed adulti”.
“Siamo davanti ad un progetto – spiega don Sergio Ciresi, vicedirettore della Caritas – che vuole soprattutto ‘dare’ speranza e amore. Ringrazio tutta la comunità di Danisinni e fra’ Mauro che per primi ci hanno creduto affinchè, come Caritas, potessimo dare il nostro contributo come testimonianza della carità”.

Anche l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha tenuto ad essere presente. “Avere a cuore penso che sia quello che stiamo sperimentando stasera – dice l’arcivescovo Lorefice -. Dal punto di vista antropologico ma anche della comprensione biblica quando si parte dal cuore si parte proprio dal centro dell’essere umano. Il cuore ha orecchi, intelligenza, percezione, sguardo, mani e piedi. Quando, come stasera, ci sono cuori che insieme hanno a cuore qualcosa, è possibile quella che chiamiamo rigenerazione. Diventiamo generativi di una novità che, in fondo non fa altro che aprire possibilità umane e relazionali. Da questo viene fuori il miracolo di una trasformazione sociale di una qualità della vita che abbraccia tutto l’uomo. Stasera ci sono, volti, cuori e storie che parlano a Danisinni che è al centro di Palermo. Oggi Danisinni fa scuola come esempio dell’impegno sinergico di tante persone perché nessuno e qui per prendere medaglie personali”.

“Palermo è una città che, nel bene e nel male – aggiunge il presidente del tribunale di Palermo Antonio Balsamo – riserva delle esperienze di persone eccezionali. E’ una città dove a gennaio è stato arrestato un soggetto latitante per trent’anni ed è una città dove ha vissuto ed operato Biagio Conte che per trent’anni ha dedicato tutta la sua vita agi ultimi. Vi ringrazio perché mi avete fatto scoprire una bella realtà della nostra città. In quest’ultimo periodo stiamo investendo molto sul recupero delle persone detenute all’interno della comunità di cui tutti facciamo parte. L’auspicio è che ognuno di noi faccia sempre meglio la sua parte per contribuire al processo di rigenerazione della nostra città”.

“Il Comune è vicino alla Caritas in questa battaglia identitaria che vuole avvicinare questo quartiere, questa realtà, alla città attraverso la costituzione di tanti servizi integrati – dichiara il sindaco Lagalla -. Per quanto riguarda l’amministrazione, dopo le opere di manutenzione fognaria dell’Amap, a Danisinni siamo impegnati nel completamento dei lavori dell’asilo che sarà pronto entro la fine dell’estate. Un’opera alla quale teniamo particolarmente perché l’asilo è il luogo dove cominciano i percorsi di formazione e integrazione sociale”.