Mercoledì 7 dicembre, alla vigilia della Solennità dell’Immacolata Concezione, nella Basilica di San Francesco d’Assisi l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice ha assistito ai Vespri solenni presieduti da Fra Gaspare La Barbera, Ministro provinciale della Provincia religiosa di Sicilia dei Frati Minori conventuali; al termine dei Vespri, il tradizionale atto di affidamento della città di Palermo all’Immacolata con l’offerta degli scudi da parte del sindaco della città di Palermo Roberto Lagalla. Giovedì 8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione,l’Arcivescovo ha presieduto il solenne Pontificale nella Basilica di San Francesco d’Assisi; la celebrazione è stata animata dalla Corale polifonica “San Sebastiano” del Corpo di Polizia di Palermo. Alle 11.00 la Celebrazione eucaristica nella Chiesa Cattedrale è stata presieduta da Mons. Paolo De Nicolò, già Reggente della Prefettura della Casa Pontificia e diretto collaboratore di D. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
Sempre giovedì 8 dicembre alle 16.00, la Processione del Simulacro argenteo dell’Immacolata per le vie della Città. Alle 17.00 in Piazza San Domenico l’Arcivescovo eleverà la Preghiera alla Città di Palermo e avrà luogo l’omaggio floreale del Comando dei Vigili del Fuoco all’Immacolata. Alle 18.30, accoglienza del Simulacro nella Cattedrale di Palermo: saluto dell’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice e rinnovo del “Patto sanguinario”. Successivamente, accompagnerà il riporto del fercolo in Basilica Mons. Filippo Sarullo, Parroco della Cattedrale di Palermo.
Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria – Chiesa di S. Francesco all’Immacolata, 8 dicembre 2022
OMELIA ARCIVESCOVO
Nel tempo d’Avvento la Chiesa vive la prima delle feste mariane di un nuovo anno: la solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Cara all’intero popolo di Dio, e in particolare a noi palermitani, questa festa ci prepara ad accogliere con Maria e come Maria il dono della nascita di Gesù. Guardando a Lei impariamo a predisporci interiormente alla celebrazione del Natale di Cristo Signore, mentre alziamo lo sguardo in attesa della sua venuta definitiva nella gloria, quando passerà il mondo presente e si stabilirà la Terra nuova e i Cieli nuovi.
Più guardiamo a Maria e alla sua Immacolata Concezione e più in Lei scopriamo la nostra chiamata battesimale e il volto più vero della Chiesa: in lei infatti, creatura di intatto splendore, trova inizio la Chiesa stessa, la sposa di Cristo, tutta bella, tutta splendente senza macchia e senza ruga. In Lei si manifesta anche il disegno di Dio su ciascuno di noi e sulla Chiesa. Maria Immacolata, umile volto di quanti attendevano la realizzazione della promessa di Dio, dei poveri di Jahvé, è la prima creatura della nuova Gerusalemme. In Lei, inoltre, l’umanità di tutti i tempi può pregustare il suo futuro e il fondamento della sua speranza di immortalità.
In Lei è evidente che la grazia divina prevale sulla fragilità del peccato degli uomini. Maria, se la contempliamo alla luce della tradizione, è la donna nuova liberata dalle conseguenze nefaste del peccato, della disobbedienza a Dio. “Immacolata” significa libera dal peccato. Soprattutto libera dalla paura che condiziona il rapporto di noi umani con Dio: «Ho udito il tuo passo nel giardino e ho avuto paura» (Gn 3,20).
L’opera della salvezza di Dio è la sua volontà di liberarci dalla paura. Dio non è il ‘padrone’ che limita la libertà, ma il Padre che ama i suoi figli e li conferma nella vera libertà. «Non temere», dirà l’angelo alla Vergine di Nazareth, a Colei che Dio ha ricolmato di grazia: «Non temere, o Maria, tu hai trovato grazia presso Dio» (Lc 1,30).
Se consideriamo le parole che Dio rivolge al serpente troviamo l’intenzione sua più profonda di scegliere una donna e di coinvolgerla in un’alleanza di liberazione contro il male, contro la cattiva radice della paura di Dio. Da Maria infatti ‒ come da sempre crede la Chiesa ‒ è uscito Gesù, il virgulto nuovo, il divino Seminatore della semente incorruttibile: del bene, dell’amore, della pace, della relazione di fiducia e di gratuità.
Maria Immacolata è l’icona dell’umanità rinnovata dalla grazia. Questa Donna e il suo Figlio sono gli esemplari più belli della nuova creazione, modello di quanti scelgono di non rimanere sotto il potere della paura, fonte di inimicizia, di sospetto e di violenza. Di quanti antepongono ogni cosa a Cristo, costanti nel vincere il male ‒ nelle sue diverse forme ‒ con il bene, per essere collaboratori del progetto di Dio a favore dell’intera famiglia umana. Per contribuire a costruire la Casa comune secondo il progetto divino originario: un giardino fecondo con al centro l’albero della vita dove tutti possono ritrovarsi come fratelli.
Maria ci assicura che nessuna conseguenza del peccato dell’uomo è capace di dissuadere e di bloccare Dio da questo disegno di bene che è in atto in Gesù, il Figlio nato da Maria. Ella, l’Immacolata che ha condiviso in tutto la nostra condizione terrena, eccetto il peccato ‒ come Gesù che ha assunto la nostra natura umana ‒, ci precede. È con noi nel prendere parte a questo disegno di Dio.
Maria ci fa scoprire la nostra chiamata in Gesù ad essere figli di Dio, «santi e immacolati al suo cospetto nella carità», come ci ha ricordato la seconda lettura tratta dalla Lettera di S. Paolo Apostolo agli Efesini (1,4). Come Maria anche noi dobbiamo essere pienamente disponibili per l’attuazione del disegno di Dio, disegno di bene per il mondo, di vita, di pace. E per questo anche noi con lei vogliamo ripetere: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38). Noi desideriamo essere plasmati dalla potente forza trasfigurante della Parola di Dio. Come afferma Sant’Agostino, «Santa Maria fece la volontà del Padre e la fece interamente; e perciò vale di più per Maria essere stata discepola di Cristo anziché madre di Cristo; vale di più, è una prerogativa felice essere stata discepola anziché madre di Cristo. Maria era felice poiché, prima di darlo alla luce, portò nel ventre il Maestro» (Sermone 72/A, 7).
Noi oggi siamo qui per contemplare Maria, l’Immacolata, «come discepola di Gesù, di contemplare la sua fede, e il mondo ha diritto di vedere in noi cristiani che la fede illumina la vita, la trasforma pur non sottraendola alle fatiche e alle prove che comporta. Dobbiamo impegnarci a vivere la fede quale prolungamento di quella di Maria, dobbiamo dare spazio allo Spirito come ha fatto lei, perché i misteri di Dio dilaghino in noi, perché la Parola ci plasmi e ci possegga» (C.M. Martini, Omelia, 8.12.2000).
Questo è un tempo opportuno per la fede, proprio perché non essendo più scontata e trasmessa socialmente ‒ anzi marginalizzata, attaccata, banalizzata e perseguitata ‒, può essere espressione di una ricerca personale e di un’adesione alla grazia trasformate, una risposta libera, consapevole e coerente, una scelta che innerva il pensiero e la vita.
Da questo punto di vista sono di grande attualità le parole contenute nella Lettera a Natalija Dmitrievna Fonvizina di Fëdor Dostoevskij (scritta a fine febbraio 1854): «Vi dirò di me che io sono un figlio del secolo, sono un figlio del dubbio e della miscredenza, fino a oggi e (lo so) finché campo. Questa sete di fede mi è costata e mi costa spaventose sofferenze, ed essa cresce nel mio animo tanto più forte quanto più in me albergano conclusioni opposte. E tuttavia, Dio mi concede a volte degli attimi in cui sono assolutamente in pace; in quei momenti amo e vedo che sono amato dagli altri, e in quei momenti ripongo in me il simbolo della fede nel quale per me è tutto limpido e santo. Questo simbolo è molto semplice, ed è questo: credere che non ci sia niente di più bello, profondo, disponibile, sensato, coraggioso e perfetto di Cristo e non solo non c’è, ma mi dico con amore geloso, che nemmeno può esistere. Inoltre, se qualcuno mi dimostrasse che Cristo è al di fuori della verità, e davvero la verità si trovasse fuori di Cristo, preferirei comunque rimanere con Cristo piuttosto che con la verità».
Vogliamo essere in tutto come Maria, discepoli fedeli di Cristo, in piena e costante relazione con lui; partecipi della sua missione salvifica. Corrispondere alla grazia, fare nostra l’adesione di Maria al disegno salvifico di Dio per essere servi del Signore, solo di lui e di nessun altro.
Preghiera all’Immacolata per la città di Palermo
O Vergine Immacolata, tu che hai conservato il tuo cuore trasparente a Dio, alimenta il desiderio di convertirci, di purificarci, di accogliere e corrispondere alla grazia di Dio, di vivere sotto lo sguardo del Padre. Sii per tutti forza di vita, dolcezza, speranza, casa di convivialità fraterna, porta del Cielo.
O Madre santissima, noi ti affidiamo la nostra Chiesa e la nostra Città di Palermo, le famiglie, l’innocenza dei bambini, il futuro incerto dei giovani, illusi dai falsari di libertà e circuiti da spacciatori di dipendenze e di morte; ti affidiamo gli anziani, gli ammalati, le persone disabili, gli emarginati, i poveri, i profughi, i carcerati, l’umanità intera perché tutti sono tuoi figli. Ti affidiamo, o Madre, la grande causa della giustizia e della pace nel mondo, specialmente in Ucraina.
Dona agli amministratori fedeltà ai principi costituzionali, onestà e distacco da interessi personali o di gruppo, libertà da ingerenze mafiose, intelligenza, capacità progettuale e costanza nella risoluzione dei veri problemi della nostra gente: casa, lavoro, pane, ambiente, diritto allo studio, assistenza sanitaria, legalità, infrastrutture.
Fa’ che ricerchiamo sempre la giustizia e la carità e percorriamo fedelmente la via che conduce al monte santo di Dio, dove tu ci attendi con Gesù.
O Maria, tu che sei tutta bella della bellezza di Dio, rivelaci sempre più pienamente il mistero del tuo Figlio, perché lo Spirito che ti ha adombrata trasfiguri la nostra Chiesa, la renda umile, fraterna e sinodale, gioiosa e audace nella testimonianza dell’Evangelo, la arricchisca di tutte le vocazioni; dia fedeltà e perseveranza agli sposi, ai ministri ordinati, ai consacrati e alle consacrate, e continui ad attirare i cuori degli uomini e delle donne di questo nostro complesso ma promettente tempo. Amen.
In allegato: programma (in corso di svolgimento) definito dai Frati Minori Conventuali della Pontificia Basilica minore di San Francesco d’Assisi in Palermo
SOLENNITÀ 2022 DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE, PATRONA PRIMARIA DI PALERMO E DELLA SICILIA, 28 NOVEMBRE – 18 DICEMBRE 2022
LUNEDI’ 28 NOVEMBRE
SOLENNE ESPOSIZIONE DEL SIMULACRO ARGENTEO DELL’IMMACOLATA
Ore 17.00 S. Rosario – Canto dello Stellario
Ore 17.30 S. Messa nella Cappella Senatoria dell’Immacolata.
Ore 19.00 Apertura dei cancelli della Cappella Custodia del Simulacro argenteo dell’Immacolata alla presenza del Sig. Sindaco della Città di Palermo, Prof. Roberto Lagalla, di Fra’ Gesualdo Ventura Rettore della Pontificia Basilica Minore di San Francesco d’Assisi e del Sig. Curti Gialdino, Barone di Pietralonga.
29 NOVEMBRE – 6 DICEMBRE
NOVENA PREDICATA DA FRA’ ZDZISŁAW JÓZEF KIJAS – FRATE MINORE CONVENTUALE, DOCENTE UNIVERSITARIO, POATULATORE GENERALE PER LE CAUSE DEI SANTI DELL’ORDINE DEI FRATI MINORI CONVENTUALI.
Ore 8.15 S. Messa
Ore 17.00 S. Rosario – Canto dello Stellario
Ore 17.30 S. Messa
MARTEDI’ 29 NOVEMBRE
Ore 15.30 Pellegrinaggio dei gruppi della Milizia dell’Immacolata di Palermo e Provincia
SABATO 3 DICEMBRE
Ore 9.30 Pellegrinaggio delle Adoratrici e Adoratori del Santissimo Sacramento e celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Salvatore Di Cristina, Arcivescovo Emerito di Monreale
Ore 19.30 ARTE E TRADIZIONE: “Tua sub umbra Panormus Foelix. Arti decorative, simboli e letteratura di viaggio”. Prof.ssa Maria Concetta Di Natale, Prof. Maurizio Vitella, Prof. Sergio Intorre.
DOMENICA 4 DICEMBRE
Sante Messe ore 8.00 – 10.00 – 12.00
Ore 19.30 Concerto di musica sacra, Felicia Bongiovanni – Soprano, Mauro Visconti – Organo.
MERCOLEDI’ 7 DICEMBRE
Vigilia della Solennità dell’Immacolata Concezione
Ore 9.30 Momento di preghiera mariana celebrato dalla comunità della Scuola Secondaria di Primo Grado del Don Bosco Ranchibile. A seguire visita della Basilica.
Ore 17.30 Esecuzione bandistica in Piazza San Francesco d’Assisi.
Ore 19.00 Vespri Solenni presieduti dal Ministro Provinciale, fra’ Gaspare La Barbera O.F.M.Conv., alla presenza di Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo Metropolita di Palermo e del Capitolo Metropolitano. Affidamento della Città di Palermo all’Immacolata, storico Giuramento “USQUE AD EFFUSIONEM SANGUINIS” e tradizionale offerta degli Scudi da parte del Sig. Sindaco di Palermo, Prof. Roberto Lagalla.
Ore 23.15 Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e Santa Messa Solenne di Mezzanotte “al pari del Natale” privilegio concesso da Papa Clemente XIV, presieduta da P. Sergio Catalano O.P., Priore del Convento di San Domenico a Palermo.
GIOVEDI’ 8 DICEMBRE
SOLENNITA’ DELL’ IMMACOLATA CONCEZIONE
- Messe ore 6.15 – 7.15 – 8.15 – 10.30 – 11.15 – 12.00
- Messa al rientro del Simulacro dell’Immacolata.
Ore 7.30 Pellegrinaggio delle Confraternite Laicali della Città di Palermo
dalla Cattedrale alla Basilica di San Francesco d’Assisi
Ore 8.00 Alborata.
Ore 8.15 Solenne Pontificale Presieduto da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Corrado Lorefice Arcivescovo di Palermo, animato dal Coro della Polizia Municipale di Palermo.
Ore 10.30 S. Messa Solenne presieduta da Fra’ Gaspare La Barbera, Ministro Provinciale di Scilia O.F.M.Conv. A seguire S. Rosario vocazionale animato dalla Comunità del Seminario Arcivescovile di Piazza Armerina.
Ore 16.00 Processione del Simulacro argenteo dell’Immacolata per le vie della Città.
Ore 17.00 Piazza San Domenico: Preghiera dell’Arcivescovo di Palermo alla città e omaggio floreale del Comando dei Vigili del Fuoco di Palermo all’Immacolata.
Ore 18.30 Accoglienza dell’argenteo simulacro nella Cattedrale di Palermo. Saluto dell’Arcivescovo e rinnovo del “Patto sanguinario”. Accompagnerà il riporto del fercolo in Basilica Mons. Filippo Sarullo, Parroco della Cattedrale di Palermo.
DAL 9 AL 18 DICEMBRE: OTTAVARIO
Ore 17.00 S. Rosario e S. Messa
VENERDI’ 9 DICEMBRE
S. Messa presieduta da Fra’ Gesualdo Ventura, Rettore della Pontificia Basilica Minore di San Francesco d’Assisi di Palermo, e animata dal coro dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Palermo.
SABATO 10 DICEMBRE
S. Messa presieduta da Don Pino Vitrano della Missione “Speranza e Carità” di Palermo.
DOMENICA 11 DICEMBRE
S. Messa presieduta da Don. Benedetto Genualdi, Parroco della Parrocchia di S. Francesco di Sales in Palermo, e animata dai Gruppi Neocatecumenali di Palermo.
LUNEDI’ 12 DICEMBRE
S. Messa presieduta da Don Adriano Titone, Vicario Episcopale, e con la partecipazione dei presbiteri della Zona pastorale Tribunali Kalsa di Palermo.
MARTEDI’ 13 DICEMBRE
S. Messa presieduta da Mons. Giovanni Cassata, Delegato Arcivescovile per le Confraternite dell’Arcidiocesi di Palermo.
MERCOLEDI’ 14 DICEMBRE
S. Messa presieduta da Fra’ Luca M. Gurrera, O.F.M.Conv. della comunità francescana di evangelizzazione “Giovanni Paolo II” in Montevago (AG).
GIOVEDI’ 15 DICEMBRE
S. Messa presieduta da Don Gioacchino D’Agostino, e animata dai Gruppi del RnS dell’Arcidiocesi di Palermo.
VENERDI’ 16 DICEMBRE
S. Messa presieduta da Don Silvio Sgrò, Rettore del Seminario, e animata dai Seminaristi del Seminario Arcivescovile di Palermo.
SABATO 17 DICEMBRE
S. Messa presieduta da Don Massimiliano Purpura, Cappellano della Polizia di Stato della Questura di Palermo.
DOMENICA 18 DICEMBRE
Ore 8.00 S. Messa
Ore 10.00 S. Messa e offerta della cera da parte della Milizia dell’Immacolata, dell’Ordine Francescano Secolare e delle Confraternite del Porto e Riporto, della Purità, del Trionfo e dei Cocchieri.
Ore 12.00 S. Messa Solenne Presieduta da Fra’ Daniel Felix Moraru, Parroco della Pontificia Basilica Minore di San Francesco d’Assisi di Palermo.
Ore 16.30 Consacrazione delle famiglie e dei neonati all’Immacolata
Ore 17.00 Santo Rosario – Canto dello Stellario.
Ore 17.30 S. Messa presieduta da Mons. Filippo Sarullo.