Saluto dell’Arcivescovo Corrado a S. Em. il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, nell’Eucaristia della Solennità di Cristo Re dell’Universo

Palermo, Chiesa Cattedrale, 20 novembre 2022 / L'auspicio per la futura canonizzazione del Beato Giuseppe Puglisi martire

Saluto dell’Arcivescovo Corrado a S. Em. il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, nell’Eucaristia della Solennità di Cristo Re dell’Universo

Cattedrale, 20 novembre 2022

Nella cornice, suggestiva e armoniosa di questa Cattedrale arabo-normanna, dove vengono custoditi e venerati i corpi di Santa Rosalia e del Beato Giuseppe Puglisi, rivolgo a Lei, Eminenza Reverendissima, il saluto gioioso e sincero, unitamente al sentimento di gratitudine per aver accettato di essere in questi giorni tra di noi e, soprattutto, di presiedere questa Eucarestia nella Solennità di Cristo Re che ogni anno vede riunite le Confraternite della nostra Arcidiocesi.

Abbiamo pensato a Lei, Eminenza Carissima, per i sentimenti di amicizia che ci legano alla Sua persona e per il Suo prezioso servizio alla Chiesa universale come Prefetto del Dicastero per le cause dei Santi, nella ricorrenza del 50° Anniversario della Fondazione del Centro Diocesano Confraternite, voluto dal Cardinale Salvatore Pappalardo, di venerata memoria.

Si era nel pieno fervore della ricezione del concilio Vaticano II che nella Costituzione sulla Chiesa Lumen gentium, aveva ribadito: «Col nome di laici si intende qui l’insieme dei cristiani, […] che, dopo essere stati incorporati a Cristo col battesimo e costituiti popolo di Dio e, nella loro specificità, resi partecipi dell’ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, per la loro parte compiono, nella Chiesa e nel mondo, la missione propria di tutto il popolo cristiano» (LG 31).

Mentre rendiamo grazie per questi 50 anni di cammino, uniti con sempre più lucida consapevolezza e compartecipazione al cammino sinodale della Chiesa universale e della nostra Chiesa locale, vogliamo essere, in questo promettente tempo, al servizio di una Chiesa che, animata dalla gioia dell’Evangelo di Cristo, cresce nella comunione, nella partecipazione e nella missione evangelizzatrice. In particolare, come Confraternite ecclesiali, vogliamo essere espressione di una fede che capta, condivide e assume «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini e delle donne d’oggi, del nostro popolo, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono» (GS 1).

Siamo consapevoli che la nostra identità di fraternità laicali ci chiede, prima di ogni cosa, di rispondere alla chiamata alla santità che è iscritta nella nostra rinascita battesimale. Desiderare Dio. Amarlo con tutto il nostro essere e riconoscerlo e onorarlo in ogni uomo e in ogni donna. Ascoltare e praticare la sua Parola. Vivere la vita in Cristo. Aspirare al Paradiso già su questa terra, secondo le parole di Gesù al ladrone convertito (cfr Lc 23,43).

Ci custodisca Maria Santissima, Madre di Dio e Madre nostra. Ci ricordi ancora e sempre di seguire Gesù e di fare quello che Egli ci comanda (cfr Gv 2,5). Accogliamo la sua regalità nella nostra vita. Ed Egli ci rivelerà il mistero dell’amore misericordioso di Dio che, come ci dice Gesù stesso, è nascosto ai sapienti e agli intelligenti per essere rivelato ai piccoli (cfr. Lc 10,21).

Saluto questa Santa assemblea e tutte le confraternite qui convenute. Il Signore che ci ha convocati ci renda un unico corpo, il suo Corpo, un cuor solo e un’anima sola, per la gloria del suo nome.

A Lei, Eminenza ‒ venuto in mezzo a noi nella fausta ricorrenza del 40° Anniversario, proprio come oggi, della visita di S. Giovanni Paolo II a Palermo ‒ e all’intero Dicastero delle Cause dei Santi, assicuriamo la nostra preghiera, mentre imploriamo la Trinità Santissima perché il nostro Beato Pino Puglisi martire, ucciso in odium fidei per la perfidia sacrilega di uomini mafiosi, possa essere presto canonizzato. E per questo chiediamo anche la Sua preghiera e il Suo sostegno.