PROCESSIONI RELIGIOSE E PANDEMIA, LETTERA DELL’ARCIVESCOVO MONS. CORRADO LOREFICE AL CLERO DI PALERMO

Palermo, 8 dicembre 2021, Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

AL CLERO DELL’ARCIDIOCESI DI PALERMO

Carissimi Confratelli,

la grave crisi pandemica, tutt’altro che risolta, ci ha costretti, come ben sapete, a sospendere le nostre processioni, nell’attesa di poterle riprendere una volta cessata l’emergenza. Questo fatto non può non addolorarci poiché tutti sappiamo quanto esse siano apprezzate e partecipate dal nostro popolo.

Tuttavia la recrudescenza dei contagi – si parla di quarta ondata! – e soprattutto la preoccupazione del bene pubblico, insieme al comune doveroso senso di responsabilità, ci impongono di proseguire momentaneamente nella sospensione di queste tradizionali manifestazioni di fede.

Giungono al riguardo, da più parti, notizie di prassi difformi dalle disposizioni vigenti. L’ultima, in ordine di tempo, è quella legata all’episodio occorso domenica 28 novembre u.s., nel Comune di Termini Imerese, in occasione del “trasferimento” del simulacro dell’Immacolata dalla chiesa di S. Francesco Saverio, dove abitualmente è collocato, a quella della Madonna della Consolazione, dove è consuetudine svolgersi la Novena in preparazione della Solennità.

Per il modo in cui è avvenuto esso costituisce un grave atto di insubordinazione non solo nei confronti delle disposizioni da me emanate nei mesi passati – e recentemente confermate tramite una Nota del Vicario Generale – circa l’assoluto divieto di organizzazione di processioni, sia pure pensate “in forma ridotta e/o semplificata”, ma anche nei confronti di quelle stabilite dalla Conferenza Episcopale Siciliana: “Dopo ampia discussione, allargata anche ai Vescovi assenti – si legge nel comunicato del 24 novembre u.s. – è stato deciso con voto unanime di confermare la sospensione delle processioni, permanendo peraltro lo stato di emergenza“.

Quanto accaduto a Termini si configura, perciò, come un atto di indisciplina e quindi censurabile, perché non solo lede la comunione con l’ordine episcopale, ma è un precedente dalle prevedibili conseguenze. Diffido, pertanto, chiunque dal compiere atti simili per il futuro, precisando che ulteriori analoghe iniziative, ove dovessero ripetersi, verranno sanzionate a no0rma del diritto canonico, con adeguati provvedimenti.

Certo dell’accoglienza della presente, vi confermo il mio paterno affetto e vi benedico.

In allegato:

LETTERA S.E. REV.MA MONS CORRADO LOREFICE AL CLERO, 8 dicembre 2021, Solennità Immacolata Concezione

DISPOSIZIONI DEL VICARIO GENERALE, 4 dicembre 2021