La Via Crucis cittadina presieduta dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice

Venerdì 11 aprile, da Piazza Bellini alla Chiesa Cattedrale. Le meditazioni e le testimonianze sono state curate dai Frati Francescani della Custodia di Terra Santa / PHOTOGALLERY / SUSSIDIO

E’ stata vissuta venerdì 11 aprile la Via Crucis cittadina presieduta dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice. Il memoriale del doloroso percorso che Gesù Cristo effettuò avviandosi alla crocifissione sul Golgota ha avuto inizio da Piazza Bellini; le quattordici Stazioni della Via Crucis si sono succedute lungo via Vittorio Emanuele sino all’interno della Chiesa Cattedrale dove l’Arcivescovo ha condiviso un momento di riflessione.

“Guardando all’inizio della Settimana Santa – ha detto l’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice –  l’augurio che faccio a ciascuno di voi è quello di poter accogliere e testimoniare amore. Vi auguro di camminare lungo la strada dell’amore, del bene, della cura verso gli altri, dell’unità, della semplicità, della solidarietà e della giustizia. Chiediamo al Signore che ci faccia vivere così questa Settimana Santa. Oggi, in questo momento, osserviamo la violenta brutalità, la generazione di conflitti devastanti, assistiamo alla tragedia di corpi aggrediti, abusati, mutilati, eliminati. Ma la violenza, ogni forma di violenza, per qualsiasi motivo si scateni, è sempre una sconfitta che riguarda tutti, una sconfitta che parla del raffreddamento dell’amore nei cuori di tutti, della perdita del senso ultimo della vita. L’amore non uccide mai”.

L’Arcivescovo ha voluto offrire un ulteriore spunto di riflessione citando uno scritto di Etty Hillesum, giovane donna deportata e morta il 30 novembre 1943 nel campo di sterminio di Auschwitz che così scriveva nel suo diario: «Mio Dio, sono tempi tanto angosciosi. Cercherò di aiutarti affinché tu non venga distrutto in me, mi sembra evidente che tu non puoi aiutare noi, ma che siamo noi a dovere aiutare te, l’unica cosa che possiamo salvare in questi tempi è un pezzetto di te in noi, e forse contribuire a disseppellirti dai tanti cuori devastati» (Etty Hillesum, Diario 1941-1943, Adelphi 1996, pp.169-170).

In allegato, la traccia utilizzata durante il cammino.

La Colletta del Venerdì Santo è stata a cura dei Frati Francescani della Custodia di Terra Santa con le meditazioni e le testimonianze delle Pietre Vive di Terra Santa.