“Vegliate e pregate”. È la parola evangelica che più frequentemente risuona dalla Prima Domenica nella liturgia dell’Avvento, tempo di attesa e di preghiera, tempo di preparazione all’incontro con il Salvatore della nostra speranza, autore dei cieli nuovi e della terra nuova in cui avrà stabile dimora la giustizia, che nel mistero liturgico ci fa pregustare la gioia della sua venuta. Sabato 26 novembre alle ore 21.00, nella Chiesa Cattedrale di Palermo, si veglierà e si pregherà per iniziare il cammino verso l’incontro con Gesù Salvatore.
Inizia il nuovo Anno Liturgico e pregheremo e rifletteremo attraverso le letture dell’Anno A. Nel Vangelo di questa Domenica (Mt 24, 37-44) è contenuto l’invito “vegliate, per essere pronti al suo arrivo”:
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».