Le parrocchie del I e II Vicariato in pellegrinaggio in Cattedrale nel IV centenario del ritrovamento del corpo di Santa Rosalia

Le reliquie della Patrona visiteranno tutte le parrocchie dei sei vicariati dell’Arcidiocesi. L’Arcivescovo: “Rosalia ci ricorda la sfida di oggi, quella della trasmissione della fede alle nuove generazioni”. Il 13 febbraio l’anniversario dell’apparizione di Santa Rosalia al “cacciatore”. / VIDEO DEL 9 FEBBRAIO 2024 / MESSAGGIO ARCIVESCOVO PER IL IV CENTENARIO

Le parrocchie dell’Arcidiocesi di Palermo vivono l’esperienza del pellegrinaggio verso la Cattedrale per onorare santa Rosalia, a 400 anni dal ritrovamento delle sue spoglie mortali. Il “Giubileo Rosaliano”, indetto dall’arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice per il quarto centenario dell’evento che salvò la città dalla peste, è entrato nel vivo con il programma definito nei giorni scorsi dal Comitato Diocesano e che coinvolge i sei Vicariati: i fedeli delle diverse parrocchie del I e II Vicariato lo scorso 9 febbraio si sono recati in Cattedrale per la venerazione delle reliquie di Santa Rosalia e la Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo, Mons. Corrado Lorefice. Da Porta Nuova una processione si è snodata fino alla Cattedrale. Qui, alla fine della Celebrazione, l’Arcivescovo ha affidato ai Vicari Episcopali i reliquiari di S. Rosalia che nelle prossime settimane saranno ospitati nelle parrocchie secondo il calendario che sarà predisposto dai Vicari e dai parroci coordinatori e diffuso tramite i canali di comunicazione diocesani.

“Rosalia ha vissuto una vita che oggi ha ancora molto da dirci – ha sottolineato l’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice nella sua omelia – perché è una donna di un’attualità unica che ci ricorda il nostro mandato cristiano, che è quello di liberare i cuori. Rosalia scende in città e riconsegna alla gioia una città schiacciata dal male, schiacciata dal morbo della peste; Rosalia riconsegna la città alla vita. Oggi gioisco con voi perché questo è il motivo per cui abbiamo pensato il Giubileo nel IV Centenario: non per fare raduni o dare vita a una sequenza di celebrazioni ma perché Rosalia è pronta nuovamente a scendere in città per testimoniarci il primato della fede, della relazione con Dio che cambia le nostre vite. Rosalia ci riconsegna il compito di stare nella città, lo dico per i nostri figli, per i nostri nipoti, per i ragazzi, per i giovani. Oggi, come allora, c’è bisogno di una salda fede e Rosalia ci ricorda la fede salda, radicale: io, nei confronti di Dio; io, nei confronti del Figlio morto e risorto; io, nei confronti dello Spirito che ho ricevuto nei Sacramenti dell’iniziazione cristiana; io, riesco a dare questo primato d’amore a Dio? E le nostre comunità, hanno consapevolezza di quello che sta dicendo a noi questo tempo? Perché se allora era la peste, oggi abbiamo una sfida rappresentata dalla trasmissione della fede ai nostri figli, alle nuove generazioni; stiamo rischiando di non saper più trasmettere la fede, di non far capire cosa significa la presenza di Dio nella vita dei giovani. A volte diventiamo paurosi, anzi scappiamo dai giovani e li consegniamo nelle mani di una peste infernale: la fragilità, la solitudine, la paura che li porta ad essere manipolati, predati, dai falsi venditori di felicità”.

Per rivedere il video della processione e della Celebrazione Eucaristica del 9 febbraio: https://www.youtube.com/watch?v=l_CeLoApS6k

Le date dei prossimi pellegrinaggi:

  • 10 APRILE 2024 parrocchie del III e il IV vicariato
  • 29 MAGGIO 2024 parrocchie del V e il VI vicariato

Le celebrazioni per il Giubileo Rosaliano sono già iniziate in Cattedrale, dove l’11 gennaio si è tenuta la festa del patrocinio di Santa Rosalia e il 13 febbraio si ricorderà l’anniversario dell’apparizione di santa Rosalia al “cacciatore” con un Celebrazione Eucaristica alle ore 19.00 presieduta da Don Antonio Mancuso, Rettore del Seminario Arcivescovile.

In allegato: Messaggio Arcivescovo per il IV Centenario del ritrovamento del corpo di Santa Rosalia

 

 

La photogallery è di Antonio Di Giovanni