Arcidiocesi di Palermo, nota sul cosiddetto “Eremo di Maria” in contrada Contessa a Ciminna

La nota, a firma del Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Palermo, porta la data del 28 gennaio e parla di una "privata iniziativa del Sac. Vincenzo Avvinti, estraneo al Clero dell'Arcidiocesi"

ARCIDIOCESI DI PALERMO

Nota sul cosiddetto Eremo di Maria in contrada Contessa – Ciminna

A seguito della pubblicizzata inaugurazione del cosiddetto Eremo di Maria in contrada Contessa in Ciminna e ai relativi eventi in programma, si precisa quanto segue:

 

  1. Non si tratta di un luogo di spiritualità riconosciuto o approvato dall’Arcivescovo di Palermo, bensì di una privata iniziativa del Sac. Vincenzo Avvinti, già membro dell’Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani), attualmente residente a Ciminna, sua città d’origine.
  2. Trattandosi di un luogo privato, non vi è stato autorizzato il culto pubblico da parte di qualunque sacerdote.
  3. Circa la posizione canonica del Sac. Vincenzo Avvinti, si precisa che lo stesso non appartiene al Clero della diocesi di Palermo in quanto non è stata accolta la sua richiesta di far parte di questo presbiterio, a motivo dei provvedimenti assunti dai suoi Superiori religiosi che lo hanno dimesso dall’Ordine dei Domenicani. Lo stesso appellativo di “monaco mariano”, con cui ultimamente si presenta, è un titolo che non gli è stato conferito da nessuna Autorità ecclesiastica.
  4. Trovandosi, pertanto, in tale situazione, al Sac. Avvinti, per il diritto stesso, non è consentito l’esercizio degli ordini sacri. In più, lo stesso Arcivescovo gli ha espressamente proibito di esercitare le “facoltà sacerdotali” (confessioni e predicazione) in tutto il territorio della diocesi, come anche di celebrare pubblicamente.
  5. A tutela del bene spirituale dei fedeli cattolici della nostra Arcidiocesi, si avverte che la partecipazione, a qualunque titolo, ad atti di culto eventualmente posti dal Sac. Vincenzo Avvinti, nonostante le proibizioni, costituisce un illecito.

 

Palermo, 28 gennaio 2022

Il Vicario Generale

Mons. Giuseppe Oliveri

 

 

 

in allegato: Nota pubblica Arcidiocesi di Palermo 28.01.2022