Il Vescovo Corrado tra gli alunni della scuola G.A. Cesareo di Palermo

La scuola secondaria di primo grado a indirizzo musicale ha accolto l'Arcivescovo offrendogli la sintesi di un intenso anno formativo. Un incontro fatto di sorrisi, disegni, musica e danza

“Una scuola accogliente verso tutte le diversità”: più che uno slogan, è l’impegno quotidiano con il quale gli studenti e i docenti della media “G.A. Cesareo” di Brancaccio hanno accolto l’Arcivescovo Corrado Lorefice. “E’ una scuola che si apre al territorio, integrata con tutte le sue realtà”, dice la dirigente scolastica Maria Pizzolanti che ha accanto don Antonio Fil“Una scuola accogliente verso tutte le diversità”: più che uno slogan, è l’impegno quotidiano con il quale gli studenti e i docenti della media “G.A. Cesareo” di Brancaccio hanno accolto l’Arcivescovo Corrado Lorefice. “E’ una scuola che si apre al territorio, integrata con tutte le sue realtà”, dice la dirigente scolastica Maria Pizzolanti che ha accanto don Antonio Filippello, parroco di San Luca. Gli alunni hanno accompagnato l’Arcivescovo attraverso un itinerario realizzato da numerosi segni relativi alle attività svolte durante l’anno scolastico ormai al termine: ecco allora la musica, la danza, i disegni, l’album con la vita del Beato Pino Puglisi. Una festa per condividere l’impegno di grandi e piccoli. «Sono emozionato – ha detto l’Arcivescovo – dobbiamo ricordare sempre che ci apparteniamo, che siamo membri dell’unica famiglia umana. Non ci separa il colore della pelle, la cultura, la religione». ippello, parroco di San Luca. Gli alunni hanno accompagnato l’Arcivescovo attraverso un itinerario realizzato da numerosi segni relativi alle attività svolte durante l’anno scolastico ormai al termine: ecco allora la musica, la danza, i disegni, l’album con la vita del Beato Pino Puglisi. Una festa per condividere l’impegno di grandi e piccoli. «Sono emozionato – ha detto l’Arcivescovo – dobbiamo ricordare sempre che ci apparteniamo, che siamo membri dell’unica famiglia umana. Non ci separa il colore della pelle, la cultura, la religione».