L’Arcidiocesi di Palermo ha celebrato lo scorso 2 febbraio, Festa della presentazione al Tempio del Signore, la XVIII Giornata Mondiale della Vita Consacrata con un incontro di tutte le realtà presenti e con una Celebrazione Eucaristica presso la Parrocchia Madonna della Provvidenza – Opera Don Orione.
Hanno partecipato i religiosi e delle religiose, i membri degli istituti di vita consacrata, dell’Ordo Virginum e dell’Ordo Viduarum. La Celebrazione Eucaristica è stata preceduta dal Lucernario e dalla processione verso la chiesa parrocchiale: “Il prossimo 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi patrono d’Italia – ha annunciato l’Arcivescovo – le diciotto chiese di Sicilia si recheranno ad Assisi per offrire l’olio della lampada che arde tutto l’anno accanto alla tomba del santo poverello. L’evento va preparato accuratamente, ecco perché, il comitato regionale, ha pensato ad un coinvolgimento delle Diocesi attraverso una peregrinatio di una lampada che stasera, in questa festa di luce, benediremo. La lampada richiama innanzitutto la Luce di Cristo che abbiamo ricevuto nel giorno del nostro battesimo; è segno della nostra vigilanza nell’attesa dello sposo che viene; è la parola di Dio che, a dirla con l’orante, è “lampada ai nostri passi e lue sul cammino” (Sal 118). Lasciamo, pertanto, che le nostre comunità si lascino illuminare da essa, per essere – come il serafico san Francesco – strumenti di pace, evangelizzatori entusiasti e testimoni dell’amore infinito di Dio”.
Durante la celebrazione i consacrati e le consacrate hanno rinnovato la loro professione. “Tutti voi siete un dono nella Chiesa e nelle città del nostro territorio diocesano – ha sottolineato l’Arcivescovo – e oggi noi tutti, care consacrate e cari consacrati, in questa divina liturgia siamo ammessi a contemplare il Re della luce e della Gloria. Egli si fa trovare da quanti lo cercano con cuore umile e sincero. La festa odierna ci rende certi che siamo ammessi a vedere Dio che è prima dei secoli, senza mutamento, fatto bambino e salvatore del mondo. Siamo ammessi a vedere Dio già su questa terra, di poterlo tenere tra le braccia tutte le volte che con la stessa fede e lo stesso desiderio di Simeone e Anna accoglieremo l’Evangelo, l’Eucaristia e i volti dei fratelli e delle sorelle che vivono con noi o che serviamo con i nostri carismi specifici, in particolare i sofferenti, i piccoli, gli anziani e i poveri. Il motivo essenziale della nostra consacrazione battesimale e religiosa risiede nel fatto che Dio ha avuto fede in noi, si è convertito a noi, ha riversato il suo amore su di noi, lo stesso amore con cui ama da sempre suo Figlio fattosi carne, morto e risorto per noi. Anche noi oggi, come Simeone e Anna, sentiamo ed esprimiamo la gioia di essere totalmente di Dio, di appartenere a suo Figlio. A Palermo tocchiamo con mano e sperimentiamo – ha voluto aggiungere l’Arcivescovo – di essere Chiesa dalle genti e per le genti. Dalla Galilea siamo stati chiamati e dalla Galilea delle genti siamo stati convocati per essere inviati”.