(gc) Era il 26 febbraio 2003 quando tre sacerdoti, un diacono e un laico, su ispirazione dell’allora arcivescovo di Palermo, il cardinale Salvatore De Giorgi, si recavano nello studio di un notaio di Palermo per sottoscrivere l’atto costitutivo e lo statuto della Fondazione San Mamiano e santa Rosalia con una priorità: prevenire il sovraindebitamento e combattere l’usura. Nel ventennio trascorso l’ente ha aiutato tante famiglie a uscire dalla condizione di debolezza economica e dal concreto e incombente rischio usura utilizzando i fondi, messi a disposizione dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (ex art. 15 della legge 108/96), a garanzia di finanziamenti bancari. In questo lungo arco di tempo, la Fondazione si è anche impegnata in prima linea nella promozione della cultura della solidarietà, dell’uso responsabile del denaro, dell’educazione alla legalità e di uno stile di vita sobrio con interventi presso scuole e parrocchie e con la realizzazione di convegni ed eventi pubblici. I primi vent’anni di attività e di servizio della Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia sono stati ricordati nei giorni scorsi con un evento che si è svolto nella sala conferenze del Seminario Arcivescovile di via dell’Incoronazione a Palermo.
Dopo il saluto del Presidente Dr. Vittorio Alfisi, sono intervenuti l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice, il Prefetto di Palermo Dr.ssa Maria Teresa Cucinotta e, in rappresentanza del Sindaco di Palermo, l’Assessore Dr.ssa Antonella Tirrito.
L’Arcivescovo ha evidenziato che quanto fatto e fa la Fondazione è “un lavoro importante, come è importante il dramma di tante famiglie che rischiano di perdere la casa per gioco d’azzardo o per attività non andata bene. È un’altra forma per stare vicino alla gente: in vent’anni tante persone sono rinate grazie a questo supporto. Giornate come questa”, ha proseguito Don Corrado, “sono un sostegno prezioso per Palermo, dove c’è ancora spazio per una cittadinanza che si assuma la responsabilità del volto dell’altro”. L’Arcivescovo ha concluso ricordando che la Fondazione ha una impronta cristiana e quindi si ispira all’esempio del buon Samaritano, che è Gesù, che volge lo sguardo al prossimo in difficoltà. L’attività della Fondazione è quindi “Vangelo vissuto”.
La dottoressa Maria Teresa Cucinotta, nel suo intervento, ha evidenziato la necessità della denuncia per spezzare quel circolo vizioso di accondiscendenza che spesso degenera in omertà. “L’usura”, ha insistito il Prefetto, “è un reato personale, quindi senza la denuncia non può essere perseguito”. Ha infine elogiato l’Arcivescovo di Palermo per il coraggio dimostrato nel prendere decisioni scomode e per avere messo a punto protocolli a garanzia della legalità.
Il dr. Alfisi ha ripercorso poi i venti anni trascorsi, ricordando le tappe significative della Fondazione sia dal punto di vista dell’azione di ascolto, di istruzione delle pratiche a garanzia dei finanziamenti sia pure per l’opera di educazione alla legalità e al corretto uso del denaro realizzata attraverso numerosi convegni e incontri. “La Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia opera da venti anni in Sicilia” – ha proseguito il Presidente della Fondazione – “utilizzando i fondi affidati dallo Stato ai sensi della legge 108 del 1996 a garanzia di finanziamenti con banche convenzionate. Così ha potuto assicurare ad un gran numero di famiglie la possibilità di uscire dal tunnel del sovraindebitamento. In questi ultimi tempi sono aumentate le difficoltà di utilizzo dei Fondi statali e ora si rende sempre più necessario accompagnare gli assistiti presso O.C.C. per l’utilizzo della legge 3 del 2012. L’intesa, già ben sperimentata con Banca Mediolanum, potrà permettere un più facile accesso all’utilizzo di questa normativa”.
Un assistito della Fondazione ha dato una sua testimonianza sull’aiuto ricevuto in Fondazione, ricordando la sua condizione di qualche anno fa quando, a causa della perdita di lavoro, ha vissuto con tutta la famiglia momenti drammatici, superati grazie al sostegno della Fondazione. Ciò gli ha permesso di riflettere sul brano del Vangelo che narra della tempesta sedata da Gesù. Ha paragonato la sua situazione a quella dei discepoli sulla barca in tempesta mentre Gesù dormiva.
Il dr. Giovanni Pirovano, Presidente della Banca Mediolanum e membro del Comitato di Presidenza di ABI con delega all’innovazione e alla sostenibilità, ha sostenuto la necessità che le banche tornino ad ascoltare il territorio e a svolgere un ruolo sociale nel contrasto all’usura, facilitando l’inclusione finanziaria di famiglie “non bancabili”. Evidenzia come Banca Mediolanum, alla luce di recenti documenti vaticani, ha creato un prodotto chiamato “Prestito di Soccorso”, un finanziamento garantito dalle Fondazioni antiusura distribuite in quasi tutte le regioni italiane, “mezzo valido e concreto di supporto, un processo di indebitamento responsabile che può aiutare il soggetto a rientrare a pieno titolo nel circolo virtuoso della vita, restituendogli la dignità civica e sociale”, come ha sintetizzato il Dr. Pirovano.
Il Presidente di Mediolanum ha poi presentato una nuova convenzione con la Fondazione di Palermo, la prima che viene stipulata in Italia tra una banca e una fondazione. Con la sottoscrizione dell’accordo, Banca Mediolanum mette a disposizione della Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia, una linea di credito rotativa, per erogare prestiti rateali per sostenere i costi per accedere alla procedura indicata dalla legge 3 del 2012, finalizzata a pagare parte dei debiti e di stralciarne i rimanenti. La legge infatti prevede il coinvolgimento di un O.C.C. (Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento) che, tramite un gestore incaricato, supporta il consumatore nell’analizzare la situazione debitoria e presentare al giudice una proposta di piano di ristrutturazione ed esecuzione ai creditori. L’intervento dell’O.C.C. prevede un costo per le spese tecnico legali che i soggetti potrebbero difficilmente sostenere da soli.
Contestualmente è stato firmato il rinnovo triennale della convenzione denominata “Prestito di Soccorso” sottoscritta nel 2019.
L’intervento del Dr. Luciano Gualzetti, Presidente della Consulta Nazionale delle Fondazioni Antiusura, della Fondazione San Bernardino di Milano e Direttore della Caritas Ambrosiana, verte sull’importanza dell’impegno sul fronte educativo e della necessità di tenere conto delle specifiche realtà territoriali e di non prospettare interventi standardizzati. Il Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket e Antiusura Prefetto Maria Grazia Nicolò ha ribadito la necessità delle denunzie per coloro che sono vittime dell’usura e ha evidenziato le possibili soluzioni previste dalla vigente normativa per aiutare sia le famiglie sovraindebitate che quelle usurate che hanno denunziato.
A conclusione i docenti della Lumsa di Palermo, Prof.ssa Anna Minà e Pietro Virgadamo, hanno insistito sulle difficoltà che le famiglie sovraindebitate incontrano nel rompere il silenzio e chiedere aiuto. Infine alla Dr.ssa Claudia Di Francesco vincitrice con una tesi sul sovraindebitamento del Premio Giovanni D’Anna, è stato consegnato l’assegno e una targa ricordo.
FONDAZIONE SS MAMILIANO E ROSALIA
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