(lp) Da oggi, nel corso di una Celebrazione Eucaristica presieduta nella “Casa di preghiera per tutti i popoli” dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice, don Pino Vitrano indossa il saio verde da missionario, proprio come ha fatto per trent’anni fratel Biagio Conte, morto lo scorso 12 gennaio. Don Pino, da sempre al fianco del fondatore della Missione Speranza e Carità, ha scelto questa data perché proprio il 5 maggio del 1993 quel saio veniva indossato da Biagio Conte.
“Il colore di questo saio è verde oliva e il verde è il colore della speranza – dice don Pino Vitrano – un colore che diversi anni fa Biagio mi chiese di assumere ma io ero un sacerdote salesiano e non potevo farlo; da un anno sono presbitero diocesano, ho quindi chiesto all’Arcivescovo di poter indossare anche io questo saio e lui è stato d’accordo. Da una parte è un onore ma anche un onere perché mi impegna a vivere ancora di più la mia scelta”. Conversando con la collega Claudia Brunetto di Repubblica don Pino aggiunge: “Per chi mi sta attorno è un segno che sottolinea maggiormente la continuità con Biagio, per me è come il grembiule del Giovedì Santo che per me diventa quotidiano come servizio per gli alti fratelli, per tutta la comunità. Un servizio costante, lo abbiamo sempre fatto, ma in questo modo si rende visibile anche con il saio verde. Biagio decise di indossare il saio verde dopo un lungo periodo vicino alla natura trascorso all’Oasi della speranza: era lì in un boschetto che meditava nel silenzio e nella preghiera e ricavò quella sorta di grotta dove digiunò per l’ultima volta prima di scoprire che era ammalato. Fu sua madre a cucire il primo saio verde come la natura che l’aveva conquistato fin dai tempi di Raddusa, dove visse giovanissimo da pastore scoprendo la sua nuova vita”.
C’è sempre fratello Biagio accanto a lui: “Non se ne è mai andato, è accanto a me – dice don Pino – Ci ha insegnato che ognuno di noi ha una missione da compiere”.