Nello storico quartiere palermitano della Kalsa è nato “Oratorio vivo”, un centro di ascolto per i giovani sulle orme dei Santi Filippo Neri e Giovanni Bosco. L’inaugurazione è avvenuta giovedì 15 febbraio al termine di una Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice nel santuario di Santa Teresa alla Kalsa. Inaugurata anche una mostra fotografica dei “Ragazzi della Kalsa”, con diverse foto che testimoniano come il giudice Giovanni Falcone, insieme ad altri giovani coinvolti nel cammino formativo e ludico, negli anni ’50, frequentava l’oratorio del suo quartiere d’origine. Verrà quindi aperto l’”Oratorio vivo” che sarà innanzitutto un centro di ascolto per i giovani della Kalsa.
L’oratorio sarà animato da diversi ragazzi impegnati attivamente nel quartiere.
Per l’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice, «La sfida in questo momento è quella di stare accanto ai giovani perché se c’è fragilità è perché forse noi adulti abbiamo lasciato il campo. In questo luogo pensiamo a Giovanni Falcone, a Paolo Borsellino, ad una chiesa che sta accanto e propone. Non dobbiamo avere paura della fragilità, delle domande e dei linguaggi inediti dei nostri giovani. Molte volte il loro disagio è un grido e noi scappiamo».
Don Giuseppe Di Giovanni, parroco di Santa Maria della Pietà e rettore del santuario di Santa Teresa è il promotore dell’oratorio che nasce sotto l’ispirazione della storica esperienza dei Santi Filippo Neri e Giovanni Bosco, che hanno dedicato la loro vita alla crescita spirituale dei giovani: “È un sogno che diventa realtà”, afferma don Giuseppe. “Alla Kalsa nasce un nuovo oratorio che sarà uno spazio giovani e spero che diventi un luogo di aggregazione per la formazione integrale della persona. Sarà un vero e proprio centro culturale per la crescita umana e spirituale delle nuove generazioni, con la pedagogia della grazia dei santi educatori Filippo Neri e Giovanni Bosco. Vogliamo riproporre questo modello pastorale oratoriano ai giovani di oggi Il nostro ‘Oratorio vivo’ avrà come missione quella di ascoltare e accogliere i giovani con la gioia del Vangelo e aiutarli a uscire dal tunnel del nichilismo, della noia esistenziale e ridare speranza alla loro vita spesso e volentieri appesantita e disturbata dai trafficanti di violenza e dall’illegalità”.
(foto: ANSA)