Sorelle e fratelli, amiche e amici di Palermo, oggi è il giorno della gioia e della speranza. Della gioia, perché festeggiamo la Santuzza, colei che nel 1625 ha liberato Palermo dalla peste e che continua ad assisterla e a proteggerla con la sua presenza silenziosa. E’ anche il giorno della speranza: ne abbiamo “disperato” bisogno. Sì, perché è come se fossimo assediati dalla disperazione, come se la disperazione abitasse nelle nostre case, nella nostra vita. È la stessa disperazione dei Palermitani oppressi dalla peste in quei giorni del 1624. È la disperazione che portiamo in questo monte, a questa festa di Rosalia, 401 anni dopo, proprio nell’Anno Giubilare dedicato alla speranza, «Sentinella, quanto resta della notte?» (Is 21,11).
(Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo)
OMELIA 4 SETTEMBRE ARCIVESCOVO DI PALERMO MONS. CORRADO LOREFICE
«Una voce! L’amato! Eccolo, viene saltando per i monti […]. “Alzati, amica mia, mia bella, e vieni presto! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso”» (Ct 2,8.13-14).
Queste parole del Cantico dei Cantici danno voce al desiderio dell’amata e dell’amato, alla ricerca spasmodica e all’incontro dell’amata con «l’amato del cuore». Parole poetiche ispirate da Dio. L’amore umano, vero, forte come la morte, immagine e sacramento dell’amore di Dio. Questo canto narra ciò che muove ogni ricercatore di Dio, ed è, pertanto, l’ermeneutica, la narrazione della motivazione della scelta di vita di Rosalia: il desiderio di Dio, dell’Amato. Essere abitati dall’Amore, collocarsi nell’Amore, appartenere a Dio e non separarsi mai da lui: «Lo strinsi fortemente e non lo lascerò» (Ct 3,4).
Rosalia è la colomba che in questa fenditura della roccia di Monte Pellegrino ha deciso di farsi amare dall’Amore, di donarsi totalmente a Cristo, all’Amato del cuore. Valgono anche per lei le parole autobiografiche dell’Apostolo Paolo ai Filippesi: «Per la sublimità della conoscenza di Cristo Gesù […]. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose» (Fil 3,8.9). Spesso, nell’ebraico biblico, il verbo “conoscere” è usato per esprimere l’idea di una relazione personale non solo tra esseri umani, ma anche con Dio. Quando la Bibbia afferma che Dio “conosce” le persone, si intende che Egli le ha scelte e si prende cura di loro in modo speciale. Il verbo yada, conoscere, utilizzato anche nel Cantico dei Cantici in riferimento ad una relazione umana – «fammi conoscere il tuo viso» (Ct 2,14) – si connota di significato di intimità profonda, compresa la relazione massima della comunione sponsale dei corpi. Ricordate: Maria A Nazareth all’angelo che annuncia la sua incomprensibile gravidanza risponde: «Come è possibile? Non conosco uomo» (Lc 1,34). Conoscere Dio, essere in lui, stare con Dio. Amare Dio. Camminare nel suo Volere. Avere una vita arricchita, fecondata e motivata dall’Amore di Dio.
Ma noi abbiamo il desiderio di Dio? E come avere il desiderio di Dio se stiamo scegliendo di vivere senza Dio? Anche noi che professiamo la fede, spesso viviamo senza Dio. Sempre più marginale e sconosciuto, veniamo travolti da una mentalità e da una cultura sostanzialmente indifferente nei confronti di Dio. Eppure, questo tempo, quanti idoli conosce. Quanta schiavitù idolatrica. L’idolo dell’orgoglio, dell’apparire, del possedere, dell’accumulare, del potere, della forza. L’idolo che ci bramare ma non desiderare. Gli idoli che portano il nome di ‘profitto’ e ‘potere’ raggelano e pietrificano il cuore; generano scarti umani, indifferenza e concorrenza spietata; fomentano guerre sempre più devastanti e disumane come sta accadendo a Gaza e in tante altre regioni della Terra; seminano false illusioni e violenza tra i nostri giovani sempre più in balia di alcol e droghe devastanti; seminano nelle famiglie disgregazione e nella città illegalità, ingiustizie, connivenze perniciose.
La vita cristiana è una vita abitata da Dio e dal suo amore che si riversa in ogni relazione, in ogni scelta, che impronta e dà una direzione e un fine all’intera vita umana. È desiderio, attesa e conoscenza di Cristo, dello Sposo, dell’Amato. Vegliare, attendere, custodire il desiderio dell’Amato, perché altro o altri non lo estromettano dai nostri cuori assopiti, appesantiti e illusi: «Arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa» (Lc 25,10).
Senza desiderio di Dio si spegne l’amore. Perdiamo la direzione. Ci disperiamo. Ci confondiamo. Senza conoscenza di Dio, sopraggiunge l’idolatria devastante. Narcisismo, egoismo, indifferenza.
Scrive l’Apostolo Giovanni: «Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui» (1Gv 4,7-9). In ogni vero gesto d’amore e di bene si rende presente l’amore di Dio. Quando gli uomini e le donne amano, quando scelgono di rinnegare l’egoismo e il proprio interesse, di donarsi facendo spazio gratuitamente agli altri, è l’Amore stesso di Dio che continua a fecondare la vita degli uomini, il travaglio della storia umana.
La missione di Rosalia a Palermo è questa: aiutarci a custodire il desiderio di Dio perché la nostra vita personale, familiare, civile, ecclesiale, politica sia mossa dall’amore. Senza amore non si mette su casa. Senza amore vicendevole non c’è comunità cristiana, tuttalpiù una stazione di servizi religiosi. Senza amore la città diventa una Babele. Senza amore non si sconfigge la mafia, non si afferma una cultura della legalità, della giustizia e della solidarietà. Senza amore non si riconosce la dignità inviolabile della persona umana e specialmente i piccoli e i fragili sono predati e scartati. Senza amore avanzano egoismo e odio. Regna la perniciosa peste del profitto, che devasta e sfrutta la Terra e le sue risorse, incurante delle future generazioni. La Casa comune, il mondo, si trasforma in campo di battaglia, la guerra l’unica via da percorrere, la pace una chimera per illusi.
Rosalia rendici capaci di rinnegare i falsi idoli che ci tentano e ci schiavizzano ogni giorno. Aiutaci a custodire in noi il desiderio di Dio e la fede in Gesù Cristo suo Figlio unigenito fattosi uomo come noi, morto e risorto per darci vita in abbondanza; a custodire l’amore di Dio effuso nei nostri cuori per mezzo dello spirito Santo nella nostra rinascita battesimale; ad essere sentinelle di speranza come te nella nostra Palermo e nel mondo che, particolarmente in questo tempo, ne ha un disperato bisogno. Continua a camminare con noi e per noi.
E’ stato il Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile ad animare la tradizionale “acchianata” notturna lungo la Strada vecchia di Monte Pellegrino sino al Santuario di Santa Rosalia in occasione della memoria liturgica della Patrona di Palermo: mercoledì 3 settembre, dalle Falde di Monte Pellegrino, alle 20.30 è iniziato il percorso insieme all’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice che ha presieduto alle 23.00 la S. Messa nella tenda del Santuario.
PHOTOGALLERY “ACCHIANATA”
Giovedì 4 settembre, memoria liturgica di Santa Rosalia, l’Arcivescovo presiederà la S. Messa nella tenda bianca del Santuario alle ore 10.30. Sul sito del Santuario di Santa Rosalia il programma completo per il mese di settembre. Di seguito, un estratto:
MERCOLEDI’ 3 SETTEMBRE, vigilia della festa
ore 18.00 S. Messa
ore 19.00 Primi Vespri solenni
ore 21.00 “Acchianata”: appuntamento alle falde di Monte Pellegrino (inizio Scala Vecchia), preghiera guidata dai giovani dell’Arcidiocesi insieme all’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice (IN ALLEGATO, LA TRACCIA DI PREGHIERA IN PDF SCARICABILE)
ore 23.30, S. Messa al Santuario
Il Santuario rimane aperto tutta la notte
GIOVEDI’ 4 SETTEMBRE, Solennità di Santa Rosalia
S. Messe nella Grotta:
ore 6.00 Don Giuseppe Di Giovanni, Parroco Santuario di S. Teresa alla Kalsa
ore 7.00 Don Santino Scileppi, Parroco di Geraci Siculo e Ass. Spir. Diocesi di Cefalù
ore 8.00 Don Domenico Crucitti, Direttore del Don Orione di Palermo
Sante Messe nella Tenda:
ore 9.00, Don Ugo Rega, Consigliere Provinciale Orionino d’Italia
ore 10.30 Pontificale presieduto dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice. Partecipano il Sindaco di Palermo, le Autorità civili e militari, il Clero e il Seminario arcivescovile. Anima la Corale della Polizia Municipale di Palermo
ore 17.00, P. Giovanni Calcara, Predicatore domenicano
ore 18.00, Don Giovanni Carollo, Direttore Provinciale Don Orione in Italia. Al termine della celebrazione la Benedizione del pane
ore 19.00, Don Natale Fiorentino, Reggente del Santuario
Adorazione eucaristica, dalle ore 23 alle ore 24 (nella sacra Grotta)
Il Santuario, il 4 settembre, rimane aperto fino alle ore 24
NOVENA A SANTA ROSALIA (“La speranza non delude” Rm 5,5)
Dal 26 agosto alle ore 8.00 con la preghiera delle Lodi Mattutine. Cappellina di Santa Rosalia, a metà salita della strada di Monte Pellegrino (con partenza anche a piedi per chi desidera alle ore 7.30 dalle falde del Monte)
S. Messa alle ore 11.00 e alle ore 18.00 Canto e preghiera della Novena alla Santuzza alle ore 17.30. Adorazione eucaristica, giovedì 28 agosto dalle 19.00 alle 20.00
Le S. Messe delle ore 18.00 saranno presiedute:
26 agosto Don Silvio Sgrò, IV Vicariato
27 agosto Fra Gaetano Morreale OFM, Vicariato Vita Consacrata
28 agosto Don Marco Lupo, Parrocchia S. Petronilla di Trabia
29 agosto Don Giuseppe Vagnarelli, III Vicariato
30 agosto Don Filippo Custode VI Vicariato
31 agosto Don Privat, Parrocchia S. Rosalia
1 settembre Don S. Ciresi, Direttore Caritas Diocesana
2 settembre Don Fabrizio Moscato, V Vicariato
3 settembre Don Giuseppe Sunseri I Vicariato
DOMENICA 31 AGOSTO 2025, Tempo del Creato (dal 1° settembre al 4 ottobre) “Semi di Pace e di Speranza”: S. Rosalia e il Creato
ore 11.00, S. Messa presieduta da don Natale Fiorentino, Reggente del Santuario di Santa Rosalia. Benedizione delle donne in attesa di un bambino e mamme con bambini piccoli
ore 12.00, “Il Gorgo di Santa Rosalia e la Biodiversità”
LUNEDI’ 1° SETTEMBRE, “Giornata per la Custodia del Creato 2025”
ore 18.00, S. Messa e benedizione delle rose e dei gigli, di fiori e piantine portati dai fedeli
DOMENICA 7 SETTEMBRE, Giornata dei Movimenti e delle Associazioni
La S. Messa delle ore 11.00 è presieduta da Mons. Giuseppe Oliveri, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Palermo
La S. Messa delle ore 18.00 è presieduta da Don Lorenzo Tripoli, Parrocchia Maria Santissima del Perpetuo Soccorso
Processione breve con la Statua e le Reliquie di Santa Rosalia
DOMENICA 14 SETTEMBRE, “Santa Rosalia e la Croce gloriosa”: Giornata degli Ammalati e degli Operatori sanitari
La S. Messa delle ore 11.00 è presieduta dal R.mo P. D. Vittorio Rizzone, Abate dell’Abazia di San Martino delle Scale
DOMENICA 21 SETTEMBRE, Giornata degli Sportivi
La S. Messa delle ore 11.00 è presieduta da Mons. Filippo Sarullo, Parroco della Chiesa Cattedrale di Palermo
DOMENICA 28 SETTEMBRE, Giornata delle Famiglie
La S. Messa delle ore 11.00 è presieduta da Mons. Domenico Mogavero, Vescovo emerito di Mazara del Vallo
DOMENICA 5 OTTOBRE, “Santa Rosalia, S. Francesco e S. Luigi Orione”:
Giornata delle Associazioni di Volontariato e dei Donatori di sangue
La S. Messa delle ore 11.00 è presieduta da Fra Vincenzo Bruccoleri, Superiore del Convento dei Frati Minori di S. Maria di Gesù – San Benedetto il Moro
DOMENICA 12 OTTOBRE, Messa di Ringraziamento a chiusura dei Festeggiamenti in onore di Santa Rosalia
La S. Messa delle ore 11.00 è presieduta da Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù