Laurea cum laude per Yodit, giovane eritrea rifugiata in Etiopia e arrivata a Palermo attraverso il Progetto UNICORE della Caritas Diocesana

Laureata in Mediterranean Food Science and Technology presso la Facoltà di Agraria di Palermo, Yodit ha ottenuto il visto d’ingresso in Italia per motivi di studio: quando i “corridoi universitari” sono un modello di cooperazione, accoglienza e promozione umana

Dal settembre del 2021 la Caritas Diocesana di Palermo accoglie presso le proprie strutture diversi studenti universitari provenienti da Paesi in via di sviluppo, promuovendo così il prezioso diritto allo studio e all’istruzione superiore di tanti giovani. Si tratta del progetto UNICORE, cioè Corridoi Universitari, che consiste nel rilascio di visti di ingresso per motivi di studio per studenti che siano titolari di protezione internazionale nei diversi Paesi in via di sviluppo, individuati ogni anno secondo accordi internazionali. Il progetto prende avvio a livello nazionale nel 2019 dalla collaborazione tra UNHCR, Caritas Italiana, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione e la Diaconia Valdese.

E’ proprio grazie al progetto UNICORE che Yodit, giovane eritrea rifugiata in Etiopia, il 24 luglio di quest’anno ha concluso il ciclo di studi universitari laureandosi – con la votazione di 110/100 cum Laude – in Mediterranean Food Science and Technology presso la Facoltà di Agraria di Palermo.

Per don Sergio Ciresi, Vicedirettore della Caritas Diocesana di Palermo, “Il ruolo della nostra realtà all’interno del progetto UNICORE è stato quello di sapere accompagnare Yodit, un ruolo estremamente delicato. Abbiamo vissuto la bellezza dell’incontro e dell’accoglienza; stare accanto a Yodit, ascoltare e cogliere quelli che sono stati i suoi bisogni, trovare insieme a lei le risposte più adeguate, cercando soprattutto di metterla nelle condizioni di scegliere in modo consapevole, è la più grande soddisfazione, per essere sempre più strumenti per i nostri fratelli rifugiati dove studiare è un diritto per tutti. La grande sfida di oggi è quella che l’accoglienza possa avvenire tramite la cultura: scommettendo su quest’ultima scommettiamo sul loro futuro personale, su quello del loro paese e allo stesso tempo sul nostro futuro. La Caritas Diocesana di Palermo – prosegue don Sergio Ciresi – crede fortemente nell’internazionalizzazione, intesa come processo di sviluppo e consolidamento delle relazioni internazionali, ed è suo intendimento procedere al rafforzamento delle occasioni di scambio culturale ed al sostegno a studenti internazionali. Per tale ragione nel 2021 si è fatta promotrice presso l’Università degli Studi di Palermo dell’opportunità di portare anche nel nostro territorio questa esperienza, che è per noi espressione di accoglienza, di condivisione e di speranza. È nato così un tavolo locale fatto da diversi attori, Centro Diaconale Istituto Valdese, Centro Astalli, Confindustria Sicilia, con competenze e ruoli diversi dentro un unico obiettivo, la promozione umana. I Corridoi Universitari sono una via di accesso legale e sicura che il nostro Paese dovrebbe sempre di più sostenere, garantire ed esportare anche negli altri Paesi europei. È un reale strumento che può evitare il traffico di esseri umani, la speculazione sulla vita delle persone, le morti nel Mediterraneo”.

Per Anna Cullotta, Referente Area Promozione Umana della Caritas Diocesana di Palermo, “Lo studio, la formazione, la cultura sono armi preziose di libertà. L’esperienza di Yodit è l’esperienza di tanti giovani che hanno scelto di migrare per trovare l’opportunità di studiare e, attraverso lo studio, ottenere riscatto e raggiungere una sana realizzazione. In questo quattrocentesimo anniversario di celebrazione della nostra Santa Patrona, Yodit rappresenta per noi una “Rosalia del Mediterraneo”, una giovane, tenace e caparbia, che grazie alla sua volontà e al suo amore per lo studio e per la vita, porta avanti un sogno realizzabile”.