La Festa di San Francesco di Sales, Patrono dei Giornalisti, in vista della 56a Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali sul tema “Ascoltate”

Il contributo del Diacono Pino Grasso, Assistente Ecclesiastico dell'Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali: "“La ricerca della verità – scrive il Santo Padre – comincia dall’ascolto. E così anche la testimonianza attraverso i mezzi della comunicazione sociale. Ogni dialogo, ogni relazione comincia dall’ascolto"

La pandemia ancora in corso dopo due anni di privazioni, sofferenze e lutti, non permette di organizzare iniziative e incontri in presenza in occasione della Festa di San Francesco di Sales, come si faceva in precedenza, quando l’Arcivescovo incontrava i giornalisti, ma non si può certo dire che si è spento l’entusiasmo degli operatori delle Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi che vogliono continuare a mettere la passione e l’amore per la Chiesa e comunicare la “Buona notizia”.

Oggi in occasione della festa del patrono dei giornalisti, l’Arcidiocesi di Palermo ha scelto di presentare alla platea diocesana il nuovo sito Internet, più dinamico, intuitivo e ricco di informazioni, fruibile da tutti e per approfondire insieme al mondo della comunicazione il tema: “Ascoltate”, scelto dal Santo Padre Francesco per la 56.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si terrà come ormai consuetudine la domenica dell’Ascensione il prossimo 29 maggio 2022. Da oltre undici lustri, la Chiesa Cattolica, accogliendo l’impulso del Concilio Vaticano II, celebra la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali per riflettere sull’importanza della Comunicazione che deve essere corretta e soprattutto rispettosa dell’uomo.

Nel suo nuovo Messaggio per la Giornata Mondiale del 2022, Papa Francesco chiede al mondo della comunicazione di reimparare ad ascoltare, soprattutto coloro che sono stati colpiti e feriti perché dall’ascolto si può essere accolti e confortati. L’ascolto è fondamentale anche per una buona informazione. Del resto anche le assemblee del popolo ebraico si aprivano con lo “Shemà Israel”. Ma è lo stesso Gesù stesso che ci chiede di fare attenzione a come ascoltiamo (cf Lc 8,18). Per poter veramente ascoltare ci vuole coraggio, ci vuole un cuore libero e aperto, senza pregiudizi.

“La ricerca della verità – scrive il Santo Padre – comincia infatti, dall’ascolto. E così anche la testimonianza attraverso i mezzi della comunicazione sociale. Ogni dialogo, ogni relazione comincia dall’ascolto. Per questo, per poter crescere, anche professionalmente, come comunicatori, bisogna reimparare ad ascoltare tanto. Gesù stesso ci chiede di fare attenzione a come ascoltiamo (cf Lc 8,18). Per poter veramente ascoltare ci vuole coraggio, ci vuole un cuore libero e aperto, senza pregiudizi. In questo tempo nel quale la Chiesa tutta è invitata a mettersi in ascolto per imparare ad essere una Chiesa sinodale, tutti siamo invitati a riscoprire l’ascolto come essenziale per una buona comunicazione”.

A tutti è chiesto di mettersi in stato di ascolto sinodale – ha detto l’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice in occasione dell’apertura solenne del Sinodo – inserendosi concretamente in questo cammino “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”, che si è già avviato da qualche mese anche nella nostra Arcidiocesi con la celebrazione della fase diocesana il 17 ottobre scorso in Cattedrale. “Nel presbiterio, nel diaconio, nelle nostre comunità parrocchiali e religiose, negli organismi di partecipazione, nelle aggregazioni laicali, apriamoci e predisponiamoci alla fecondità della sinodalità, ai riverberi dell’energia dello Spirito che fa convergere i diversi, genera il consenso anche quando si hanno posizioni e sensibilità differenti, suscita vita comune e sinergie pastorali. Da questo – solo da questo – ci riconosceranno che siamo discepoli di Cristo (cfr Gv 13,35), la Chiesa di Cristo”.