Un incontro che genera la voglia di un cammino condiviso da realizzare per tappe, quattro tappe lungo i luoghi di Brancaccio sino alla parrocchia di San Gaetano; un itinerario di impegno e di riflessione, nel tempo dell’Avvento, che coinvolge i giovani spinti e sorretti dall’Invito del vicario don Giuseppe Sunseri (che ha chiesto di vivere questo particolarissimo tempo di attesa per andare incontro al Signore lungo le strade di Brancaccio percorse anche da don Pino Puglisi).
Venerdì 16 dicembre i giovani hanno così percorso il quartiere di Palermo attraverso i luoghi e i segni lasciati dal parroco ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993; e il volto sorridente di 3P ha preso forma tappa dopo tappa, come nella scuola a lui intitolata e dove i giovani, riproponendo simbolicamente quanto fatto tre decenni prima da don Puglisi, hanno “rotto le scatole”, riproponendo la necessità di vivere ogni singolo territorio per servirlo, chiedendo ciò che manca, adoperandosi affinché tutti siano coinvolti. Poi la tappa nella chiesa del Ss. Salvatore e poi ancora in piazzale Anita Garibaldi, dove don Puglisi abitava e dove venne ucciso; ed è proprio in questa piazza che il grande puzzle con il sorriso di don Puglisi si è composto offrendosi come segno per tutti i ragazzi presenti.
