Dacci oggi il nostro amore quotidiano

Lettera dei Vescovi siciliani alle famiglie in occasione dell’anno speciale “Famiglia Amoris Laetitia” e dell’anno speciale dedicato a San Giuseppe

Care famiglie di Sicilia, cari papà e mamme, figli e figlie, nonni e nonne. Uniti a tutti i Vescovi del mondo con gioia inauguriamo questo anno speciale che inizia. Il 19 marzo, ricordiamo il quinto anniversario della pubblicazione dell’esortazione Amoris Laetitia e il 150° della proclamazione di San Giuseppe patrono della Chiesa universale. Felice concomitanza che ci riporta alle nostre tradizioni popolari di devozione a San Giuseppe, che i nostri padri amavano festeggiare in un contesto familiare.

Da sempre il popolo siciliano ha vissuto la devozione a San Giuseppe come una manifestazione della famiglia che si apre a chi è nel bisogno. Le tavolate, ricche di primizie, di dolci, di piatti tradizionali da offrire a chi è nel bisogno, la minestra cucinata da molti e consumata nella condivisione, il pane, prodotto con il grano e la farina donati dalle famiglie, distribuito ai poveri a conclusione della celebrazione eucaristica sono l’espressione più bella di un popolo che vuole vivere il Vangelo dell’amore. Tutta la tradizione siciliana legata alla festa di San Giuseppe parla di condivisione e di fraternità. E anche la consuetudine della recita del Padre nostro, nella festa di San Giuseppe, riporta alla consapevolezza di essere figli tutti dello stesso Padre. Ancora oggi ci troviamo a recitare questa preghiera e a chiedere: Dacci il nostro pane quotidiano.

Ci stanno a cuore le necessità quotidiane, specie in questo tempo di pandemia: il pane, il lavoro, il perdono, il coraggio, l’amore. E in questo anno che si apre, le famiglie siciliane di una volta, quelle abituate alla povertà, ci ricordano che è possibile aprirsi a chi è nel bisogno, certi che la Provvidenza di Dio ci sarà sempre.

Come Vescovi di Sicilia chiediamo i doni che il Padre celeste non mancherà di concederci. Gli chiediamo: “dacci oggi il nostro amore quotidiano”. Lo chiediamo per e con tutte le famiglie di Sicilia e del mondo, invocando con papa Francesco l’intercessione paterna di san Giuseppe, patrono della Chiesa universale.

Mettere insieme e condividere è la caratteristica della festa di San Giuseppe in Sicilia, ed è la caratteristica della famiglia.

Mettere insieme e condividere è la caratteristica della famiglia soggetto dell’azione pastorale, famiglia che sostiene tutto l’edificio della Chiesa: in essa, in questo tempo travagliato della pandemia, abbiamo riscoperto la gioia e la responsabilità della preghiera domestica e della trasmissione della fede, e la necessità della solidarietà con i vicini e gli anziani, i disabili e i migranti. Il vero antidoto alla solitudine siete voi, famiglie illuminate dalla speranza e dalla carità cristiana.

Mettere insieme e condividere è ciò che ha mosso l’idea del “Laboratorio di Pastorale Familiare” a cui diverse famiglie di Sicilia impegnate nella pastorale hanno aderito. Il laboratorio è un inno all’Amoris Laetitia perché da essa trae ispirazione, sforzandosi di scrivere con la vita la grandezza del Vangelo della Famiglia che da Gesù trae insegnamento.

Nella lettera del Papa troverete una porta aperta sul futuro, nella verità e nella misericordia insegnate da papa Francesco. Insieme vogliamo accogliere con tenerezza tutte le famiglie del nostro territorio, cammineremo in fraternità, ci sosterremo reciprocamente e impareremo la disponibilità e la condivisione verso i fratelli più fragili e più bisognosi.

Vi accompagni la nostra benedizione, mentre insieme invochiamo la Madre del Signore, Maria, che, nella forza dello Spirito Santo, ci indica Gesù, Via della nostra gioia quotidiana.