Custodire e tramandare la memoria della Shoah per ripetere “mai più!”

L'Arcivescovo di Palermo invita alla preghiera e alla riflessione in questa Giornata della Memoria

«In questa giornata nella quale si celebra il ricordo della liberazione degli ebrei prigionieri nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, si rinnova anche l’impegno – per l’intera umanità – a non rivivere la tragedia che portò alla Shoah».

Con queste parole l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice invita tutti quanti a vivere in questa giornata un momento di raccoglimento e di preghiera per i milioni di morti della follia nazista e per ripetere “mai più!”.

«Quando il 27 gennaio del 1945 vennero aperti i cancelli dei campi di concentramento nazisti – prosegue Mons. Lorefice – il mondo iniziò a capire che ciò che era accaduto non riguardava solamente il popolo ebraico, non riguardava soltanto uomini e donne, vecchi, giovani e bambini privati della loro vita, della loro identità, della loro dignità di esseri umani, “condannati” e deportati per la loro fede: ciò che era accaduto – e che mai più dovrà ripetersi  – riguardava e continua a riguardare tutti quanti, tutti noi; e noi oggi abbiamo non soltanto il dovere di custodire la memoria dei milioni di morti di quel periodo ma anche di coltivarla: studiando la storia, demolendo le residue teorie negazioniste, testimoniando, come ha recentemente ricordato Papa Francesco, che “siamo tutti sulla stessa barca”, impegnandoci a costruire il dialogo con chi ci appare distante. Non possiamo restare indifferenti dinanzi alla più grande tragedia nella storia dell’umanità, non dobbiamo».