(di Pino Grasso) Dopo la relazione di ieri del Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, il card. Mario Grech che ha relazionato nel corso dell’assemblea pastorale diocesana oggi è stata la volta della tavola rotonda coordinata dal direttore dell’Ufficio pastorale, don Giuseppe Vagnarelli e dalla prof. Adele Di Trapani.
Protagonisti della tavola rotonda la famiglia dei coniugi Giusy e Paolo Di Girolamo che hanno approfittato del lockdwn per educare i figli alla lettura del Vangelo. Suor Maria Ausilia Maniscalco, responsabile regionale dell’Unione superiori maggiori d’Italia ha auspicato chiese aperte a tutti “Non dobbiamo accontentarci di coloro che vengono a messa rispetto alla totalità delle persone del territorio che debbono essere incontrate”.
Successivamente gli interventi dei partecipanti. Don Giacomo Ribaudo parroco della Parrocchia Decollati ha chiesto un maggiore impegno sociale, per don Cosimo Scordato occorre riscoprire la gioia dell’Eucarestia e attuare una reale sinodalità a tutti i livelli, mentre don Antonio Garau ha lanciato un accorato appello perché “la Chiesa torni viva, non apatica, don Rosario Francolino ha evidenziato la necessità di una maggiore continuità pastorale e di una maggiore conoscenza del territorio. Il vicedirettore della Caritas don Sergio Ciresi ha detto che il tempo del Covid è come tempo di “opportunità” alla luce del lavoro svolto dalla Caritas e da altre realtà nell’aiuto alle famiglie. Per Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro di Brancaccio: “Il fare, se non è guidato dall’ascolto, non serve a niente, dobbiamo ascoltare cosa il Signore vuole da noi e metterlo in pratica nelle nostre comunità incontrando il Cristo nelle persone più in difficoltà”.
L’Arcivescovo don Corrado Lorefice ha rimarcato che “Dobbiamo ascoltarci senza precomprensioni – ha detto – anche coloro che sono ai margini della Chiesa ed avere la consapevolezza di chiedere perdono al Signore se non abbiano accolto chi non la pensa come noi. Nell’Eucaristia c’è tutta l’essenza della Chiesa viviamola con amore reciproco. Il Sinodo è un evento che rigenera tutta la Chiesa che come dice il Papa bisogna custodire il fuoco dello Spirito e non le ceneri. Sono certo che ognuno di noi ce la metterà tutta con convinzione in questo cammino insieme”.
Il prossimo appuntamento è per domenica 17 ottobre alle 18 per l’apertura ufficiale del Sinodo in tutte le diocesi del mondo.
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