“Chiesa sinodale, missionaria, serva dell’Evangelo di Gesù Cristo in questo nostro tempo” è stato il tema che ha caratterizzato l’Assemblea Pastorale Diocesana della Chiesa di Palermo. I lavori sono stati ospitati, il 10 e 11 ottobre scorsi, dalla Parrocchia di Santa Caterina da Siena, nel quartiere palermitano di Bonagia.
Accompagnare le parrocchie nel nuovo progetto catechistico, rilanciare la pastorale giovanile, organizzare la sinodalità, attuare una pastorale integrata e una ministerialità organica. Senza dimenticare il dialogo con le istituzioni culturali e le altre religioni. Sono questi gli “obiettivi pastorali prioritari” contenuti nelle nuove linee guida per la Chiesa di Palermo, consegnate all’Assemblea, dopo un attento e ampio lavoro dalle commissioni chiamate ad elaborarle, dall’arcivescovo monsignor Corrado Lorefice. I lavori sono stati arricchiti da numerosi interventi da parte di presbiteri, diaconi, religiosi, laiche e laici chiamati a riflettere su una Chiesa sinodale missionaria, definita “serva del Vangelo in questo nostro tempo”.
Gli obiettivi
Il documento fornisce degli obiettivi e per ognuno degli orientamenti. Il primo obiettivo è accompagnare le parrocchie nel nuovo progetto catechistico, avviando équipe intergenerazionali, creando centri di formazione zonali, pubblicando guide a fascicoli e monitorando l’attuazione del percorso.
Il secondo obiettivo riguarda i giovani con l’indicazione di creare o rilanciare gruppi giovanili in ogni parrocchia, con un maggior coordinamento in zone e vicariati, la revisione della équipe diocesana e della consulta, la formazione degli educatori, la collaborazione con scuole e università.
Il terzo investe la sinodalità con l’invito a fare di ogni parrocchia un luogo di ascolto e partecipazione e l’impegno a organizzare tavoli e assemblee sinodali in diocesi e nelle parrocchie. Previste anche una riorganizzazione di zone e vicariati e incontri per le diaconie pastorali.
Il dialogo
Il documento indica poi la necessità di una pastorale integrata con un maggiore coinvolgimento della vita religiosa e delle aggregazioni laicali e il coordinamento degli uffici diocesani.
E ancora una ministerialità organica che passa da una revisione dei percorsi di discernimento vocazionale e da una riflessione sulla specificità dei ministeri ordinati, istituiti e di fatto. La diocesi è invitata a una programmazione fatta anche di verifiche con un convegno diocesano finale e a un maggior dialogo con le altre confessioni.
Previsti anche incontri pubblici su temi etici e sociali in collaborazione con la facoltà teologica, l’università, la scuola teologica di base e il centro Arrupe; un tavolo ecumenico, un consiglio delle chiese cristiane in città, eventi culturali condivisi con filosofi e intellettuali e la valorizzazione dei social diocesani e della rivista.
Per approfondire: Porta di Servizio / Roberto Immesi) https://www.portadiservizio.it/2025/10/10/catechesi-e-giovani-ecco-le-nuove-linee-pastorali-per-palermo/?fbclid=IwY2xjawNZf8VleHRuA2FlbQIxMQABHicnRXMklxT85j0zJRC9QrEAOeZsRColAGh6VFypjLZIPl0DWP4plfK9RBM6_aem_b4EGcZMg7QqZix523L8cxA
“Il nuovo anno pastorale – ha voluto sottolineare l’Arcivescovo – si apre in un contesto ricco di significato, come tempo di grazia, di verifica e di prospettive che ci chiedono di mettere con fiducia ancora mano all’aratro: il fruttuoso cammino sinodale, ormai giunto alla sua fase attuativa, la fecondità spirituale del Giubileo del 2025, l’avvio del Progetto Diocesano di Iniziazione Cristiana per i Fanciulli e i Ragazzi, il mio decennio di episcopato a Palermo. Nell’affidarvi le Linee pastorali e gli Orientamenti attuativi che a partire da quest’anno ci guideranno, desidero farlo volgendo lo sguardo della memoria ai due lustri che la misericordia di Dio ci ha dato di trascorrere insieme. Vorrei tenere come sfondo il motto episcopale da me scelto tra le pagine del Vangelo di Giovanni: «Exemplum dedi vobis (Vi ho dato l’esempio)» (Gv 13,15). Ci può aiutare non poco a ‘ri-cordare’, a ‘rimettere nel cuore’, la gioia di essere Chiesa sinodale missionaria, serva dell’Evangelo di Gesù Cristo in questo nostro travagliato ma promettente tempo.
Sono passati dieci anni da quando ero parroco a Modica, una città antica, storicamente prestigiosa, ma pur sempre periferica. Una parrocchia dall’intensa esperienza di comunità, dalla lunga tradizione, in cui mi ero inserito con gratitudine e impegno. All’improvviso lì, nel centro della mia esistenza, è arrivata la chiamata di Papa Francesco. E quando il Nunzio mi disse che ero stato scelto come Arcivescovo di Palermo mi mancò il respiro, le gambe mi tremarono. Sentii tutta la mia fragilità, la mia impreparazione interiore: da parroco di una cittadina ad Arcivescovo metropolita della Diocesi siciliana pastoralmente e socialmente più impegnativa! Una Diocesi con una lunga storia, una complessità, una vivacità che sentivo sovrastanti, impossibili da sostenere con le mie sole forze. Nella sintonia orante con il Signore, capii che forse ero stato scelto proprio perché non avevo mai pensato di poter abbracciare un servizio così delicato e complesso; perché nella mia debolezza si manifestasse la grandezza di Dio, la sua misericordia. Dovevo fidarmi di Lui. E così sono venuto a voi e mi sono consegnato. Ho consegnato nelle vostre mani tutta la mia vita. Ho ‘sposato’ la Chiesa di Palermo, la Città di Palermo e gli altri Comuni della nostra Arcidiocesi. Non avevo né oro né argento da portarvi, non avevo ricchezze né materiali né spirituali. Avevo con me l’unico tesoro che è stato trasmesso a tutti noi dalla Chiesa: il Vangelo di Gesù Cristo, da predicare e testimoniare”.
IN ALLEGATO:
Mons. Corrado Lorefice, “Servitori della corsa dell’Evangelo”, 10.10.25
Mons. Corrado Lorefice, introduzione ai lavori assembleari, 11.10.25
Linee Pastorali e Orientamenti attuativi 2025-2026
Linee Pastorali 2020-2022
Le linee Pastorali per il prossimo anno affondano le loro radici nel lavoro e nel cammino della Chiesa di Palermo espresso nelle precedenti Linee Pastorali 2020-2022.
L’immagine simbolo delle nuove linee guida è la “Lavanda dei piedi” di Sieger Köder, presbitero tedesco e artista. “Un gesto che narra non solo quello che Gesù ha fatto ma ciò che Dio è – ha detto l’Arcivescovo -. Gesù non ci ha consegnato un gesto rituale bensì il memoriale di un amore più grande”. Per riascoltare il commento e la meditazione sulla “Lavanda dei piedi” di Sieger Köder offerti da Don Leoluca Pasqua (Direttore spirituale del Seminario di Palermo), ecco il link dei lavori assembleari del pomeriggio del 10 ottobre.
https://youtube.com/live/v5nfwu4U26Q?feature=share