“La preghiera del povero sale fino a Dio” (Sir 21,5)
Messaggio dell’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice per l’VIII Giornata Mondiale dei Poveri (domenica 17 novembre 2024, XXXIII Tempo Ordinario)
Carissime, Carissimi,
il tema dell’VIII Giornata Mondiale dei Poveri, La preghiera del povero sale fino a Dio (cfr Siracide 21,5), che celebriamo in questa XXXIII Domenica del Tempo Ordinario (17 novembre 2024) ci porta al cuore delle nostre comunità cristiane. Esse, performate dal Vangelo di Gesù Cristo, sono chiamate ad essere sempre più comunità messianiche, spazi relazionali che esprimono al loro interno e nei vissuti umani gli stessi sentimenti di Dio, come Gesù Cristo ce li ha narrati e ‘ri-presentati’.
«La preghiera dell’umile penetra le nubi, finché non sia arrivata, non si contenta; non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto, rendendo soddisfazione ai giusti e ristabilendo l’equità. Il Signore non tarderà e non si mostrerà indulgente sul loro conto, finché non abbia spezzato le reni agli spietati e si sia vendicato delle nazioni; finché non abbia estirpato la moltitudine dei violenti frantumato lo scettro degli ingiusti» (Sir 35,17-21).
Questo testo del Siracide ci interpella. Non ci rivela solamente l’azione di Dio nei confronti dei poveri, ma soprattutto la sua ‘empatia’, fonte dei suoi interventi salvifici in risposta al grido insistente e provocatorio che da essi sale al suo orecchio. Il povero non si quieta, non desiste, ma “Dio è “impaziente” fino a quando non ha reso loro giustizia” (Francesco, Messaggio per l’VIII Giornata Mondiale dei Poveri, 2024).
La pazienza di Dio che è proverbiale – come ricorda Paolo nella Lettera ai Romani quando annunzia la “ricchezza della sua bontà, della sua tolleranza e della sua pazienza” (Rm 2,4) –, si trasforma in impazienza dinnanzi alla sofferenza dei poveri curvati dall’ingiustizia degli empi e dal peso della precarietà e della malattia.
Nella Chiesa che dedica una Giornata Mondiale per mettere al centro del suo orecchio i poveri e il loro grido riconosciamo una Chiesa “impaziente” come e con Dio.
Il grido dei poveri delle nostre comunità e delle nostre città, della casa comune che pullula di scarti umani prodotti dalla cultura dell’individualismo e dell’indifferenza, dell’idolatria della ricchezza e del potere, attraversi i cuori dei discepoli e delle discepole di Gesù, si procuri brecce tra le mura delle nostre chiese e delle nostre strutture. Vi possa trovare ascolto, sollecitudine, cura; primi posti nelle assemblee e accoglienza nelle nostre case.
Viviamo questa Giornata, Carissime, Carissimi, come opportunità per discernere i sentimenti che albergano nelle nostre comunità, perché esprimano sempre più la bellezza trasfigurante dei sentimenti di Cristo Gesù, Messia povero e dei poveri. Perché siano comunità autenticamente cristiane, messianiche.
A tutti e a tutte giunga il mio abbraccio benedicente
Palermo, 16 novembre 2024
✠ Corrado Lorefice Arcivescovo
VIII Giornata Mondiale dei Poveri, Messaggio di Papa Francesco:
http://www.evangelizatio.va/content/pcpne/it/attivita/gmdp/2024/messaggio-SantoPadre.html