L’adorazione Eucaristica, i corsi di catechesi per adulti, gli incontri delle associazioni ecclesiali in piccoli gruppi possono ricominciare “in presenza”, ma niente catechismo per i bambini o prime comunioni che sono rinviate al prossimo anno pastorale. Non si terranno nemmeno le processioni per i santi patroni perché non ci sono ancora le condizioni per considerare la pandemia da Coronavirus completamente debellata. Lo dispone una nota a firma del vicario generale, monsignor Giuseppe Oliveri, con la quale si comunicano le nuove indicazioni dell’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice per tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi di Palermo, per graduale ritorno alla normalità delle attività parrocchiali.
“Sebbene non si possa ancora consentire il pieno svolgimento di tutte le attività – scrive mons. Oliveri – il nostro Arcivescovo, attento a quanto gli è stato chiesto da più parti e dopo essersi opportunamente consultato, è giunto alle determinazioni che di seguito vengono elencate e che da subito possono essere attuate:
- È consentita nelle chiese parrocchiali l’Adorazione Eucaristica con l’esposizione del SS. Sacramento da limitarsi, però, al tempo di un’ora e possibilmente, anche se liturgicamente non appropriato, in orario diverso dalla Messa. Non è, invece, ancora consentita l’esposizione perpetua o prolungata.
- È ugualmente consentito celebrare in chiesa con i fedeli le Lodi e i Vespri purché in forma semplice.
- Laddove era in uso, può essere ripresa, qualora si ritenga utile, la formazione (catechesi) degli adulti, come pure la lectio divina. Si suggerisce di tenere tali incontri nell’aula ecclesiale già predisposta per le distanze interpersonali.
- Potranno anche essere ripresi gli incontri delle associazioni, ma in piccoli gruppi.
Rimane in ogni caso l’obbligo tassativo di evitare ogni forma di assembramento e di rispettare le disposizioni sanitarie più volte ribadite, ossia: l’obbligo di indossare la mascherina, l’igienizzazione delle mani, il distanziamento interpersonale di almeno un metro, l’igienizzazione e l’aerazione degli ambienti.
Infine, circa il catechismo dei bambini, le Prime Comunioni e le Cresime si riafferma quanto già scritto nelle disposizioni emanate l’11 maggio scorso e cioè che “sono rinviate al nuovo anno pastorale secondo le modalità che verranno comunicate in base all’evolversi dell’emergenza epidemiologica”. Non è pertanto opportuno stabilire e comunicare fin da ora date e tempi che potrebbero non essere rispettati.