Per la prima volta istituite a Palermo 8 lettrici e 4 accolite

L'Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice: “Questi ministeri non sono onorificenze ma servizio alla comunità"

Da sabato scorso a Palermo le prime lettrici e accolite istituite. È stato l’Arcivescovo, monsignore Corrado Lorefice che in Cattedrale ha istituito 8 lettori donne che adesso sono abilitate a leggere ufficialmente la Sacra scrittura, durante la celebrazione Eucaristica (mentre prima lo svolgevano solo di fatto) e 4 accoliti che aiuteranno i diaconi e i presbiteri nella preparazione della mensa e distribuiranno la comunione ai fedeli. “Questi ministeri non sono onorificenze – afferma l’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice – ma servizio alla comunità. Tali ministeri conferiti alle donne non sono una concessione, ma come una rinnovata consapevolezza di appartenere all’unico corpo di Cristo come unico popolo di Dio”. In totale sono stati 11 i nuovi lettori (Rosalia Costa, parrocchia Santa Margherita, Carmela Dandò, parrocchia Sacra Famiglia, Francesca Paola Di Giovanni, parrocchia San Giuseppe Cafasso, Lucia Di Salvo, parrocchia Sant’Atanasio Ficarazzi, Patrizia Inzerillo, parrocchia Mater Dei, Roberto Impeduglia, parrocchia Sant’Oliva vergine e martire, Vincenza Maria Grazia Lo Coco, parrocchia Sant’Ambrogio, Elisabetta Marcianò, parrocchia San Giovanni Battista Baida, Giovanni Prestigiacomo, parrocchia Beata Vergine Maria Bagheria, Francesca Sarro, parrocchia Maria Santissima della misericordia, Domenico Scianna parrocchia San Francesco d’Assisi Misilmeri) e 5 gli accoliti (Rosellina Criscuoli, parrocchia Sant’Espedito, Liliana Cucina parrocchia Santo Stefano protomartire, Antonina Cusimano Sant’Alberto Magno, Salvatore Mineo, parrocchia San Vincenzo dè Paoli Concetta Scaccia parrocchia Sant’Anna Santa Flavia).

“È una svolta epocale nella Chiesa – dichiara don Piero Magro, parroco della parrocchia, già segretario del cardinale Salvatore Pappalardo che ha interpretato molto bene la riforma conciliare – sono certo che la presenza del ministero al femminile sarà di stimolo ad avviare nuovi e significativi passi pastorali nella Chiesa”. Una dei nuovi accoliti appartiene proprio alla parrocchia di don Magro, Rosellina Criscuoli, di professione avvocato, sposata da 32 anni con Roberto Tristano e ha una figlia Rosamaria anche lei avvocato. Rosellina ha studiato alle Ancelle del Sacro Cuore e frequenta la parrocchia fin da quando era bambina. “Nel 2009 don Piero Magro mi chiese di aiutarlo nel catechismo per preparare i bambini alla prima comunione – racconta – e da lì ebbe inizio il mio cammino. Con il ministero dell’accolitato ho rafforzato il servizio e l’impegno delle donne nella Chiesa. Per me essere accolito significa essere testimone e strumento di Cristo al servizio della Diocesi degli ultimi, degli invisibili. Sabato scorso ero emozionantissima a ricevere la patena con le ostie, avevo il cuore a mille e non finirò di quanti mi hanno incoraggiato a partire dalla mia famiglia e dal parroco”. L’apertura al ministero alle donne grazie al motu proprio “Spiritus Domini” del 10 gennaio 2021 di Papa Francesco il quale ha autorizzato il conferimento di tali ministeri che in precedenza erano riservati soltanto agli uomini.