“Per crescere bisogna creare sinodalità, il forte individualismo, rischia infatti di vanificare il cammino di tutti”

L’OPINIONE DI… Giuseppe Savagnone*

  • “Per crescere bisogna creare sinodalità, il forte individualismo, rischia infatti di vanificare il cammino di tutti”

IN PRIMO PIANO

  • Convegno pastorale diocesano

NOVITÀ DIOCESIPA

  • Solenne apertura dell’Anno Catechistico Diocesano
  • L’ora Eucaristica “Universitari x Universitari”

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

  • Suor Palmina Borzellino eletta la superiora generale delle Serve dei Poveri
  • Giornata del Movimento Presenza del Vangelo 

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

  • Nella Chiesa di Santa Maria della Catena si parla della crisi dell’uomo Contemporaneo
  • “L’Autonomia siciliana oggi: strumento per lo sviluppo?”

L’OPINIONE DI… Giuseppe Savagnone*
“Perché il Convegno diocesano non resti un episodio isolato è necessario impegnarci per il rinnovamento a tutti i livelli, creando sinodalità”

“Avverto nelle relazioni di tutti i laboratori una paura che aleggia, e cioè che i lavori di questo convegno si riducano a un semplice rito, che occorre comunque celebrare ogni anno. Il vero problema non sono allora i discorsi, ma che, a partire da domani, ognuno compia, nel suo ruolo e nel suo ambiente, atti concreti con quello che si è detto qui, per evitare che l’anno prossimo ci ritroviamo  a ripetere le stesse cose di adesso”. Lo ha detto ieri sera il professore Giuseppe Savagnone, direttore dell’Ufficio per la pastorale della cultura, riprendendo nella sua sintesi finale le conclusioni dei laboratori in cui si è articolato il Convegno diocesano.
“Ma perché ciò accada – ha aggiunto – bisogna che il Convegno non rimanga un episodio isolato. Un laboratorio è tale se è permanente. Da tutte le relazioni, del resto, emerge chiaramente il forte desiderio dei partecipanti di continuare a incontrarsi, coinvolgendo anche altri in questo cammino. L’importante è camminare insieme, in ogni vicariato, nella diocesi, superando gli individualismi che portano ogni singolo, ogni parrocchia, ogni zona pastorale, ogni vicariato, a lavorare per proprio conto. Come dice una vecchia canzone di Giorgio Gaber: “Libertà non è stare sopra un albero – il volo di un calabrone. La libertà è partecipazione”. Senza sinodalità la comunione resta uno slogan vuoto e non si cresce. È chiaro che il Vescovo e gli organi pastorali diocesani hanno una precisa responsabilità nel coordinare questi sforzi, ma ciò suppone che a partire dalla base ognuno si chieda cosa è in suo potere fare e lo faccia. Perché questo impegno sia efficace, però, è indispensabile un minimo di progettualità, decidere insieme, cioè che cosa si vuole e come ci si vuole arrivare, facendo periodicamente delle verifiche. Senza verifiche non si possono correggere gli errori e non si cresce.
Savagnone ha poi osservato che, se è vero, come si dice in tutti le relazioni dei laboratori, che il problema oggi non sono i giovani, ma gli adulti, la prima cosa da fare è di realizzare nelle parrocchie processi di formazione permanente, soprattutto per gli educatori (in particolare per i genitori). Ma, ha continuato, “è tutto lo stile ecclesiale che deve cambiare. Manca spesso l’ascolto, manca il rapporto personale, di cui invece i giovani sono assetati. All’antica direzione spirituale, pur con i suoi limiti, si è sostituita una frenetica attività organizzativa da cui nascono grandi eventi mediatici, ma che  lascia i singoli alle prese con i loro problemi. È necessario, però, parlare ai giovani col loro linguaggio. Certe omelie sono per loro incomprensibili, oltre a risultare tremendamente noiose. E non è solo questione di termini, ma di impostazione di fondo: troppe volte ancora i giovani percepiscono il cristianesimo come una morale, invece che come una prospettiva di senso e di pienezza per la loro vita (da cui la morale è solo la conseguenza). Infine, va ricordato che i giovani bisogna cercarli là dove sono, uscendo fuori dal tempio, perché la parrocchia non è la chiesa materiale, ma il territorio, la gente che vi abita. Da qui l’urgenza, ricordata in diverse relazioni, di una “pastorale di strada”, senza dimenticare che oggi anche la scuola è “strada” e che dovremmo forse mettere meglio a frutto le risorse costituite dagli insegnanti, sia di religione che di altre discipline”.
*Direttore Ufficio pastorale per la Cultura

IN PRIMO PIANO
1. Convegno pastorale diocesano

“Non sono i giovani ad essere insipidi, ma gli adulti che con la loro mancata testimonianza risultano insignificanti. Gli adulti debbono ascoltare i giovani che altrimenti si sentono esclusi dalla vita ecclesiale. I giovani vogliono essere consultati quando si progetta in ambito ecclesiale ed occorre dare loro fiducia, attivando canali di partecipazione attiva. Fondamentale il ruolo educativo della famiglia che deve essere sostenuta perché educhi alla libertà e all’amore. Fondamentale usare il linguaggio dei giovani e sapere usare i New media per dialogare efficacemente. Ed ancora, occorre dare un seguito alle iniziative parrocchiali e diocesane, privilegiando quelle positive già realizzate”.
E’ quanto emerso ieri sera in Cattedrale, in occasione della riflessione effettuata dalla comunità diocesana nell’ambito dei laboratori che si sono svolti nei sei vicariati di zona su quanto illustrato da mons. Enrico Solmi, vescovo di Parma e presidente della Commissione Episcopale per la Famiglia e la vita che ha svolto una relazione su: “Educare i giovani alla Fede”.
“Quello che è emerso questa sera lo consegno a tutta la diocesi perché il cammino lo facciamo insieme – ha detto il cardinale Paolo Romeo – l’educare i giovani alla Fede è una scelta della Chiesa universale. Occorre diversificare la pastorale che tenga conto delle diverse realtà come quelle associative e dei movimenti e lasciarsi interpellare dallo Spirito. Inoltre, dobbiamo creare occasioni di incontro e di ascolto come sta organizzando il Seminario quest’anno che aprirà a tutti i giovani. Per quanto riguarda le parrocchie, esse debbono essere aperte alle necessità dei giovani e farsi ponte con il mondo della scuola. In tutto questo, i sacerdoti debbono essere sempre pronti all’ascolto”. Quindi l’Arcivescovo ha citato la figura di padre Pino Puglisi come modello di educatore che ha incarnato i tratti del padre, ha avuto un legame nel territorio lavorando nella parrocchia e nella missione con i giovani, credendo nella coralità dell’educazione che viene data dalla Comunità e dalla testimonianza dei suoi membri.
Il convegno diocesano si è concluso con la liturgia della Parola e la scopertura di una lapide commemorativa a ricordo della visita che il Santo Padre Benedetto XVI ha effettuato a Palermo l’anno scorso. “Ancora oggi sono convinto che il 3 ottobre dello scorso anno è stato un giorno di grazia – afferma il cardinale Romeo – nel corso del quale il Papa ci ha dato indicazioni che noi abbiamo il dovere di portare avanti”.
Al termine della serata, un albero di ulivo è stato donato simbolicamente al Cardinale Romeo da parte di alcuni giovani guidati da don Rosario Francolino, direttore dell’Ufficio di Pastorale giovanile che sarà piantumato presso l’oasi “Padre Puglisi” di Giacalone a ricordo della visita del Santo Padre.

NOVITÀ DIOCESIPA
1. Solenne apertura dell’Anno Catechistico Diocesano

Domenica 23 ottobre 2011, alle ore 16.30 nella Chiesa del Santissimo Salvatore in Corso V. Emanuele a Palermo, si inaugura l’anno catechistico 2011/2012. Pronuncerà la prolusione su “Rilanciare la Catechesi degli adulti” e “Prestare Specifica attenzione ai giovani”, il direttore dell’ufficio Catechistico diocesano don Felice Lupo, presiede il card. Paolo Romeo.
“Come da tradizione collaudata già da molti anni, nel mese di ottobre, dopo l’Assemblea Pastorale Diocesana, ha luogo la Solenne apertura dell’Anno Catechistico Diocesano – spiega il direttore – mi permetto sottolineare l’opportunità della positiva accoglienza da parte di tutti ricordando che si tratta di un importante appuntamento atteso dai Catechisti dell’Arcidiocesi, sia per incontrare ed essere incoraggiati dal proprio Pastore, sia per ricevere alcune indicazioni di carattere contenutistico e metodologico – pastorale utili a tutti gli Operatori Pastorali che svolgono un servizio di Catechesi nella nostra Arcidiocesi”.
Sempre in quella circostanza saranno distribuiti a tutti i catechisti convenuti, sia il calendario delle attività e degli incontri Diocesani relativamente al loro ministero, sia il calendario delle lezioni della Scuola Diocesana di Ministero per Catechista.
Nell’occasione si potrà già depositare la domanda di iscrizione alla Scuola Diocesana di Ministero per Catechista accompagnata dal biglietto di presentazione del proprio Parroco. Sarà, altresì consegnato l’Attestato ai Catechisti che nell’anno 2010/2011 hanno concluso la loro frequenza alla sopraddetta Scuola con la presentazione e discussione in gruppo della tesina prescelta.

2. L’ora Eucaristica “Universitari x Universitari”
“Considerando le richieste di molti di voi – afferma l’assistente spirituale degli universitari, P. Alberto Avi, L.C. – ho deciso di spostare l’orario di inizio dell’ora Eucaristica “Universitari x Universitari” alle ore 18.30. L’ora Eucaristica avrà quindi luogo il giovedì dalle 18.30 alle 19.30 nella cappella universitaria presso la facoltà di Giurisprudenza in via Maqueda a Palermo. I ritardatari potranno accedere alla cappella solo fino alle 19 (ora di chiusura della facoltà).
“Al di là di questa vita oscura, io ti propongo l’unica grande cosa da amare sulla terra: il Santissimo Sacramento” (J.R.R. Tolkien). Un’ora in adorazione di Gesù, un omaggio di fede e amore a Gesù realmente presente nell’Eucaristia. Un momento prolungato di intimità, amicizia e preghiera con Gesù. Un momento in cui universitari di Palermo adorano e pregano Gesù in particolare per gli universitari di Palermo.
Per stare con Gesù. Per riempirci dell’amore di Gesù per poi trasmetterlo ai fratelli, in particolare a quelli della comunità universitaria. Per avere un dialogo personale e cordiale con Gesù. Per conoscere ed amare sempre più Gesù. Per riparare per i propri peccati e per quelli degli uomini, in particolare di quelli degli universitari di Palermo. Per ringraziare Gesù. Per esaminarci sulla nostra imitazione e trasformazione in Cristo in pensieri, volontà ed azioni. Per confessarci, se ne sentiamo il bisogno. Per intercedere in particolare per le necessità della comunità universitaria di Palermo.

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. Suor Palmina Borzellino eletta la superiora generale delle Serve dei Poveri

Nel corso del XVIII Capitolo generale della Congregazione delle Serve dei poveri, svoltosi a Roma lo scorso 12 settembre 2011 Madre Palmina Borzellino è stata eletta superiora generale, per il prossimo sessennio. La madre generale è nata a Delia (CL) il 3 ottobre 1937 ed ha professato tra le Serve dei Poveri il 19 marzo 1955.
Nel corso dell’assise sono stati eletti anche i membri del Consiglio generale: suor Pina Tesse, vicaria ed incaricata del settore Assistenza sociale, suor Maria Teresa Falzone, incaricata del settore Formazione e Spiritualità cusmaniana, suor Inés Quintana (messicana), incaricata delle missioni, suor Caterina Micali, segretaria, suor Maria Teresa Florendo (filippina), maestra delle Novizie e delle Juniores, economa, suor M. Francisca Beristain (messicana).
La nuova Superiora generale, con il suo Consiglio, si propone di portare ad attuazione quanto lo stesso Capitolo ha deliberato in ordine alle finalità per cui è stato convocato: fare sì che la Congregazione intraprenda quella “Vita nuova” tanto inculcata dal Fondatore, il Beato Giacomo Cusmano, attraverso i suoi scritti e la sua stessa vita. La Congregazione pertanto, soffermandosi a riflettere sull'istanza giovannea del “nascere dall'alto”, segnalandone anche i modi alla luce dell'esperienza paolina, ha evidenziato il bisogno di una ripresa a tutti i livelli per recuperare l'identità della Serva dei Poveri. A tal fine ha riflettuto lungamente per tutto il periodo del Capitolo ed ha stilato un documento finale, che contiene le linee programmatiche del percorso da fare per tutto il sessennio che verrà. Si comincerà questo primo anno con rendere edotta tutta la Congregazione degli esiti capitolari, con convegni ed opportuni mezzi, per poi proseguire negli altri cinque anni con l'attuazione pratica di quanto stabilito, secondo modalità che verranno di volta in volta individuate.

2. Giornata del Movimento Presenza del Vangelo
Domenica scorsa è stata celebrata la Giornata del Movimento Presenza del Vangelo  riflettendo sul tema “Il Vangelo fonte dell’educazione”, aiutati dalla relazione della prof.ssa Marina Rando, responsabile diocesana di Palermo. Gli interventi che ne sono scaturiti, testimonianza del Vangelo in cammino, hanno arricchito ulteriormente gli amici presenti.
Il Movimento Presenza del Vangelo offre, come di consueto, la meditazione sulla XXX Domenica del Tempo Ordinario a cura di don Carmelo Raspa. Che si può consultare sul sito all’indirizzo:http://www.presenzadelvangelo.org/

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI 
1. Nella Chiesa di Santa Maria della Catena si parla  della crisi dell’uomo Contemporaneo

Giovedì 27 ottobre 2011, Sabino Chialà, monaco di Bose, esperto della spiritualità dei Padri del deserto ed, in particolare dei padri siriaci, terrà una relazione sul tema: “La crisi dell’uomo Contemporaneo”. L’incontro organizzato dalla Comunità Kairòs avrà luogo nella Chiesa di Santa Maria della Catena dalle ore 19 alle 20.30.
Che la cultura contemporanea sia in crisi e non da oggi sembrerebbe essere, a giudizio di molti, l’unica cosa certa. La questione è antica e interessa profondamente il rapporto tra cultura, religione, scienza e tecnologia. Gli attuali strumenti di comunicazione di massa e i social network da una parte esprimono i caratteri culturali del nostro tempo dall’altra parte ne sono causa. Sono in gioco modelli antropologici ed esistenziali del passato e non pare che se ne intravedano di nuovi. Alcuni sostengono che la differenza profonda con le “crisi” del passato non consista in un esito diverso dai modelli culturali della tradizione, ma piuttosto in nessun esito definibile in termini di durevolezza: la nostra sarebbe una cultura del cambiamento per il cambiamento. L’approccio antropologico e spirituale di Sabino Chialà s’inserisce in questo serrato dibattito ermeneutico e offre così il suo specifico contributo.
La Comunità Kairós è sorta a Palermo nel 1994 per iniziativa di don Carmelo Torcivia e di un gruppo di laici accomunati dal desiderio di rifondare il proprio cammino di fede sull'ascolto della Parola di Dio attraverso la lectio divina. Ha sede a Palermo presso la Chiesa di Santa Maria della Catena.
Per informazioni consultare il sito http://www.comunitakairos.com/ o scrivere a ckairos@libero.it

2. “L’Autonomia siciliana oggi: strumento per lo sviluppo?”
“A livello cittadino e anche regionale si stanno delineando candidature, auto-candidature e tante proposte di coinvolgimento in vista delle prossime scadenze elettorali. Noi scegliamo un approccio differente. In linea con il nostro modo di procedere, vi proponiamo infatti, – affermano i responsabili dell’Istituto Arrupe – di ritornare a riflettere e di arrivare questa volta preparati a tali appuntamenti che ci coinvolgono come comunità. Perseguiremo questo fine attraverso una serie di incontri che intendono contribuire a diffondere un’informazione adeguata e così favorire un consapevole orientamento di scelta da parte della cittadinanza”.
La prima di tali iniziative, dal titolo “L’Autonomia siciliana oggi: strumento per lo sviluppo?”, si terrà il 21 ottobre prossimo alle ore 18 presso l’Audiotorium Gonzaga del CEI, via Piersanti Mattarella, 38 Palermo ed è organizzato in collaborazione con altre istituzioni di riferimento della nostra città: Centro Educativo Ignaziano – CEI, l’Associazione Ex Alunni Gonzaga – CEI, la Comunità di Vita Cristiana (CVX) e la Libreria Paoline.
All’incontro interverranno Enrico La Loggia, presidente della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale e Giovanni Barbagallo, membro della Commissione affari istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana. 
I lavori saranno introdotti dal p. Francesco Beneduce S.I., rettore del CEI, e saranno coordinati dal p. Gianfranco Matarazzo S.I., direttore dell’Istituto Arrupe.