(di Serena Termini / Redattore Sociale) Quattro incontri con confronti aperti in presenza per stimolare la cittadinanza palermitana a una maggiore attenzione sociale e politica su tanti temi che interessano la città ma anche tutto il nostro Paese. A promuoverli il Punto Pace di Pax Christi , il MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione) Palermo e Consulta per la Pace con un incontro al mese alle ore 19 nella chiesa di Santa Lucia, a due passi dal Borgo Vecchio e di fronte al carcere Ucciardone. L’incontro verrà reso successivamente fruibile dagli interessati anche nella pagina facebook di Pax Christi Palermo. Dopo la prima conversazione su “Un’altra politica è davvero possibile?” insieme a padre Gianni Notari, direttore dell’istituto Pedro Arrupe e la paolina suor Fernanda Di Monte, il prossimo 11 marzo si parlerà di “Nuovi stili di vita” con fra’ Mauro Billetta della fattoria sociale di Danisinni e Adriana Salafia di Pax Christi.
L’8 aprile al centro della conversazione ci sarà “Giustizia pace integrità del creato” a cura di fra’ Graziano e della suora assistente sociale missionaria Anna Alonzo fondatrice del Centro arcobaleno 3P. Infine, il 13 maggio a parlare su “I cristiami e la mafia” saranno il padre alfonsiano Nino Fasullo direttore della rivista Segno e il pastore valdese Bruno Gabrielli.
“L’intenzione è quella di stimolare la società civile a riflettere su certi argomenti che riteniamo particolarmente importanti e significativi non soltanto per la nostra città ma per tutto il Paese – dice Francesco Lo Cascio referente del Punto Pace di Pax Christi e presidente del MIR Palermo -. Distanti, in questo momento, da eventi strettamente politici che interessano le prossime scadenze elettorali, vorremmo soltanto stimolare i partecipanti all’analisi di temi che occorre fare propri in una prospettiva costruttiva e propositiva per tutti. Ci chiediamo, per esempio, se sia ancora possibile percorrere nuove strade per essere sempre di più cittadini consapevoli e partecipativi. In politica purtroppo, assistiamo sempre di più alla mancanza di una formazione adeguata dei diversi rappresentanti per fronteggiare i diversi problemi di una città complessa come Palermo. Su altri versanti, inoltre, siamo davanti ad un cambiamento culturale ed epocale di sistema su cui ognuno, sarà chiamato a fare necessariamente la sua parte se pensiamo a temi importanti come la cura dell’ambiente e ai nuovi stili di vita”.