All’età di 74 anni è tornato alla Casa del Padre p. Sergio Natoli, OMI; conviveva con un tumore da diverso tempo ma la malattia non aveva rallentato il suo servizio di Consigliere Ecclesiastico dell’Ufficio Diocesano MIgrantes.Era nato a Patti (ME) il 6.10.1949 ed era stato ordinato Presbitero il 22 aprile 1978.
P. Sergio Natoli sarà vegliato, sino alla sera di giovedì 25 maggio, presso la chiesa di Santa Maria dei Miracoli – di cui era rettore – a Piazza Marina. I funerali avranno luogo venerdì 26 maggio alle ore 10.30 presso la chiesa Cattedrale.
L’intera comunità ecclesiale di Palermo ricorda con gratitudine p. Sergio Natoli che nel corso dell’ultima Messa dei Popoli, per la solennità dell’Epifania del Signore, aveva sottolineato come il confronto con chi è apparentemente lontano da noi è sempre un arricchimento: «Il nostro ritrovarci in Cattedrale per celebrare l’Epifania vuole essere una preghiera che si innalza a Dio con la voce di tutti i popoli presenti nella nostra città, perché quanti sono costretti a fuggire dalla loro patria, dai Paesi asiatici, africani e dell’America latina a causa di piccole e grandi guerre, a causa delle discriminazioni economiche e degli effetti devastanti del clima, possano avere una casa, un lavoro e la possibilità di vivere un’esistenza dignitosa e pacifica. Interessarci dei migranti è interessarci di noi stessi perché viviamo tutti sulla medesima terra, siamo parte della medesima “famiglia umana”. Papa Francesco ci ricorda che “I fedeli cattolici sono chiamati a impegnarsi, ciascuno a partire dalla comunità in cui vive, affinché la Chiesa diventi sempre più inclusiva”. La presenza dei migranti e dei rifugiati nella nostra terra è un invito a recuperare alcune dimensioni essenziali della nostra esistenza cristiana e della nostra umanità senza contrapporre i migranti agli italiani. Non è in gioco solo la causa dei migranti; non è solo di loro che si tratta, ma di tutti noi, del presente e del futuro della famiglia umana».
L’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice, a Roma per i lavori dell’Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, ha inviato un messaggio a p. Adriano Titone OMI: “Sono unito a voi. Porto ancora nel cuore l’unzione dell’incontro del 18 maggio con p. Sergio e il balsamo della benedizione che mi ha dato. La Chiesa di Palermo è ricca della sua testimonianza e della sua gioia e passione missionaria. Stamattina ho celebrato l’Eucaristia per lui. Ho ringraziato il Signore per il dono che è per la chiesa e per l’OMI”.