Monsignor Francesco Montenegro sarà creato cardinale

IN PRIMO PIANO
 

  • • Monsignor Francesco Montenegro sarà creato cardinale

NOVITÀ DIOCESIPA
 

  • • Messa di Capodanno, l’omelia di Romeo: “Palermo deve costruirsi e ricostruirsi”
    • Epifania dei popoli: “Chiesa senza frontiere. Madre di tutti”

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
 

  • • Poteva diventare finanziere ed invece adesso è sacerdote. Frà Piero Buttitta un francescano al servizio dei poveri
    • Festa Multietnica della Befana a Casteldaccia

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
 

  • • Bianco Serpotta, Natale di stucco: Itinerari di musica visibile,arte e racconti
    • Conversazione sulla Stella della
     Natività nella Chiesa dei Tre Re Orientali

IN PRIMO PIANO
1. Monsignor Francesco Montenegro sarà creato cardinale

“La nomina a Cardinale è stata improvvisa e inaspettata. Inizialmente pensavo ad uno scherzo. Non credo sia un titolo onorifico, ma un servizio che mi viene chiesto per il bene della Chiesa”. Ha commentato così a caldo monsignor Francesco Montenegro, la decisione del Santo Padre Francesco di nominarlo cardinale che ha appreso la notizia da un fedele al termine di una celebrazione Eucaristica che aveva presieduto nella chiesa madre di Ribera.
“Sono contento – ha proseguito mons. Montenegro – perché questa nomina riguarda Agrigento, penso sia un riconoscimento per questa terra così provata, ma che merita attenzione. Se il Santo Padre ha pensato ad Agrigento e a Lampedusa nella mia persona questo mi riempie di gioia. Il mio servizio continuerà come prima perché non credo che cambierà nulla nella mia vita”.
Francesco Montenegro, 68 anni, Arcivescovo Metropolita di Agrigento sarà creato cardinale dal Santo Padre Francesco nel Concistoro del prossimo 14 febbraio insieme ad altri 14 porporati che, provenienti da 14 Nazioni di ogni Continente, manifestano l’inscindibile legame fra la Chiesa di Roma e le Chiese particolari presenti nel mondo. É stato lo stesso Pontefice ad annunciarlo ai fedeli durante l'Angelus di domenica scorsa. Un riconoscimento importante per il Presule peloritano che Papa Bergoglio volle accanto a sé, nella prima visita del suo pontificato, a Lampedusa, nel luglio 2013 e che si è contraddistinto per il suo impegno pastorale e caritativo.

NOVITÀ DIOCESIPA
1. Messa di Capodanno, l’omelia di Romeo: “Palermo deve costruirsi e ricostruirsi”

“Nel discorso pronunciato a Strasburgo nel novembre scorso il Santo Padre Papa Francesco con un accorato appello così si esprimeva: Europa dov’è il tuo vigore”. Ascoltando queste parole vibranti oggi potremmo rivolgerci alla nostra amata Palermo parafrasando così: “Palermo dov’è il tuo vigore, il tuo coraggio nel reagire al male alla crisi dilagante che attanaglia tante famiglie. Cosa hai fatto del tuo battesimo del tuo valore che ti hanno consegnato i nostri padri”. Lo ha detto il cardinale Paolo Romeo nel corso dell’omelia della messa a palazzo stamani a Palazzo delle Aquile durante la messa di Capodanno.
Nell'omelia il Presule ha evocato la capacità dei palermitani nelle fasi di emergenza umanitaria ma ha anche invocato un maggiore sforzo della città di essere accogliente anche nella quotidianità. Alla celebrazione Eucaristica ha preso parte anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando assieme ad alcuni assessori della giunta, il prefetto Francesca Cannizzo.
“Credo che tutti quanti – ha aggiunto il cardinale – istituzioni, autorità civili e religiosi, ognuno secondo il suo specifico ruolo debba riflettere sull’immenso patrimonio umano, artistico politico e sociale per ridare un volto umano alla nostra società che sempre più spesso sembra essere caduta nella globalizzazione dell’indifferenza. La nostra città in molte occasioni ha dimostrato di sapere accogliere. Come dimenticare la prima accoglienza ai tanti immigrati che arrivano ogni giorni nelle nostre coste. Se nella situazione di emergenza e di straordinarietà la nostra città ha risposto in modo esemplare mi auguro che lo stesso possa verificarsi anche nell’ordinarietà degli venti per risvegliarsi e rifiorire. Tutte le istituzioni devono fare la loro parte affinchè la nostra città possa costruirsi e ricostruirsi. Come fece il nostro beato Don Pino Puglisi che pagò con il sangue la sua voglia di fare qualcosa per Brancaccio. Certo ancora il percorso per quel quartiere è ancora lungo, ma Brancaccio non è più lo stesso di prima”.
Partecipando alla celebrazione il sindaco Leoluca Orlando, nel ringraziare per la presenza, l'attenzione e le parole rivolte dal Cardinale Paolo Romeo, ha affermato che vi è da parte di tutti l'impegno perché il 2015 sia anno in cui si presti sempre maggiore attenzione a chi ha di meno e meno attenzione a chi ha di più. “Credo che la città di Palermo sia sul giusto cammino dell'uscita dal tunnel. Un cammino ancora lungo ma certamente avviato nella giusta direzione della salvaguardia dei conti, che permette di poter dar vita a servizi necessari per i più deboli, che permette di uscire dall'indifferenza verso i più deboli. Il 2015 sarà un anno di sempre maggiore armonia del mosaico che è Palermo, una armonia che non può essere altro se non il sempre maggiore rispetto dei diritti di tutti a partire da chi ha di meno”.

2. Epifania dei popoli: “Chiesa senza frontiere. Madre di tutti”
Quest’anno la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato ha per tema: Chiesa senza frontiere, madre di tutti. In effetti – afferma Papa Francesco nel suo messaggio – “la Chiesa allarga le sue braccia per accogliere tutti i popoli, senza distinzioni e senza confini e per annunciare a tutti che «Dio è amore» (1 Gv 4,8.16). Dopo la sua morte e risurrezione, Gesù ha affidato ai discepoli la missione di essere suoi testimoni e di proclamare il Vangelo della gioia e della misericordia. Nel giorno di Pentecoste, con coraggio ed entusiasmo, essi sono usciti dal Cenacolo; la forza dello Spirito Santo ha prevalso su dubbi e incertezze e ha fatto sì che ciascuno comprendesse il loro annuncio nella propria lingua; così fin dall’inizio la Chiesa è madre dal cuore aperto sul mondo intero, senza frontiere. I Padri conciliari hanno parlato di Ecclesia mater per spiegarne la natura. Essa infatti genera figli e figlie e «li incorpora e li avvolge con il proprio amore e con le proprie cure» (Lumen gentium, 14).
La Chiesa senza frontiere, madre di tutti, diffonde nel mondo la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, secondo la quale nessuno va considerato inutile, fuori posto o da scartare. Se vive effettivamente la sua maternità, la comunità cristiana nutre, orienta e indica la strada, accompagna con pazienza, si fa vicina nella preghiera e nelle opere di misericordia.
“Sono più di 30.000 migranti residenti nella nostra città – spiega p. Sergio Natoli omi dell’Ufficio Migrantes – e di questi, circa 13.000 sono cattolici. Essi, in modo e forme diverse, convivono con tutti gli altri cittadini nello stesso territorio. I cattolici, sono membra vive dell'unico polo di Dio, della medesima Chiesa particolare di Palermo che vive e celebra l'Epifania del Signore a tutte le genti”.
Il 6 Gennaio alle ore 11, in Cattedrale, ci sarà la grande celebrazione per tutti i popoli presieduta dal Card. Paolo Romeo che in quel giorno celebra il suo 31° anniversario di ordinazione episcopale.
La diversità di appartenenze culturali sarà espresso da uomini e donne dei 5 continenti da famiglie, con bambini e giovani, da un gruppo di religiose espressione di tutte le persone consacrate presenti nella nostra città. Ciascun gruppo porterà al Bambino Gesù una lampada per esprimere la volontà di voler essere “la luce del mondo”.
Una nutrita e colorata corale interculturale animerà la liturgia con canti eseguiti nella lingue veicolari (italiano, inglese, francese e spagnolo) ed in altre lingue come il twi del Ghana, il tagalog delle Filippine, il Kreol dell'isola Mauritius ed anche il siciliano.
Tutti i popoli andranno ad adorare il bambino Gesù, Colui che ci ama e dà senso al pellegrinaggio della vita.

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. Poteva diventare finanziere ed invece adesso è sacerdote. Frà Piero Buttitta un francescano al servizio dei poveri

Poteva diventare un finanziere, aveva fatto pure il concorso per entrare in accademia ed invece è diventato presbitero, il primo della storia della parrocchia di Sant'Antonio. Domnaica scorsa ha presieduto per la prima volta l'Eucaristia nella chiesa che da bambino frequentava insieme alla sua famiglia con papà Francesco, la mamma Elisabetta e l'amata ed anche speciale sorella Anna, che lo ha sempre accompagnato nella sua vita. Frá Pietro Buttitta, 32 anni, dei frati minori di Sicilia, in Cattedrale é stato ordinato dal cardinale Paolo Romeo insieme ad un altro giovane, il frate domenicano Giovanni Tisti che ha ricevuto l'ordine sacro del diaconato. Fra Pietro, dopo avere frequentato l’Istituto tecnico commerciale “Don Luigi Sturzo” ha pensato di intraprendere la carriera militare, ma ad un certo punto ha avvertito forte la chiamata di Dio che già si era manifestato quando accudiva gli anziani e gli ammalati dell'infermeria del convento di Sant'Antonio. Quindi sorretto dai frati del convento ha iniziato gli studi teologici che ha concluso all'istituto San Tommaso di Messina. “La testimonianza dei miei genitori e la pratica presso l'infermeria del convento di Sant'Antonio – afferma il novello presbitero – sono stati i due grandi pilastri della mia vocazione. L'esperienza in infermeria mi ha fatto scoprire giorno per giorno che il Signore mi chiamava a fare altro”. Fondamentale per la sua vocazione é stato l'incontro con padre Agostino Pipitone che ha avuto il merito di portare l'infermeria da Palermo a Bagheria. “Ringrazio la mia famiglia, mia sorella, i miei nipotini Filippo e Francesco e tutta la comunità parrocchiale che ha hanno sostenuto con l'incessante preghiera – aggiunge il presbitero – spero che continueranno a farlo con il giovane postulante Angelo Fricano che si sta preparando per il ministero”. Frá Buttitta prima dell'ordinazione si é recato in terra di missione in Madagascar e dall'Africa non ha interrotto i contatti con i giovani della Gifra, del quale ricopre l'incarico di assistente regionale e della comunità del santuario della Madonna Assunta di Ravanusa dove ha svolto la sua prima esperienza pastorale dopo l'ordinazione diaconale. “Tutte queste esperienze mi saranno utili per il ministero presbiterale – conclude Frá Pietro – che intendo svolgere donandomi tutto me stesso”.

2. Festa Multietnica della Befana a Casteldaccia
Martedì 6 gennaio 2015, “Festa Multietnica della Befana”, presso la Cittadella dell’Immacolata fondata dal missionario laico Pino Lo Giudice.
“Sarà un’occasione – dichiara il presidente dell’associazione Gruppo di Preghiera Maria Immacolata Francesco Paolo Argo – per condividere un’esperienza particolare donando un sorriso ai bambini ospiti della festa. Oltre i volontari della nostra associazione, la sorveglianza e la sicurezza sarà curata, così come l’anno passato, dai volontari dell’Associazione Nazionale di Protezione Civile “Le Aquile” della sede di Palermo”.
La giornata prevede, l’arrivo degli ospiti fin dalle ore 15, presso la sede dell’associazione in contrada Cavallaro a Casteldaccia, sia quelli trasportati in autopullman provenienti da case di accoglienza, centri specializzati ed istituti religioso di Palermo e provincia, accompagnati da propri volontari, che quelli che giungeranno con mezzi propri accompagnati dai propri genitori. Alle ore 16 inizierà la festa consistente in rappresentazioni varie (scenette, canti, recite), giochi, inframmezzata dalla distribuzione della merenda e dei dolci. È prevista la partecipazione di un attore comico. L’evento terminerà alle ore 19.30 circa con la distribuzione dei pacchi dono ad ogni bimbo e la sistemazione dei piccoli ospiti nei rispettivi pullman, per la partenza verso le  proprie destinazioni.

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. Bianco Serpotta, Natale di stucco: Itinerari di musica visibile,arte e racconti

Un progetto per la promozione del patrimonio monumentale della città di Palermo tra aperture, racconti, storia, arte e musica intorno all’opera ed ai capolavori di Giacomo Serpotta. Oratorio S. Lorenzo, Oratorio Del Santissimo Rosario in Santa Cita, Oratorio di San Mercurio, Oratorio di S. Domenico.
Un progetto di Amici dei Musei Siciliani e Zl con il sostegno del Comune di Palermo scritto da Bernardo Tortorici di Raffadali (itinerari artistici ricerca e narrazione, visite) e Francesco Calabria (consulenza artistica e organizzazione). Le narrazioni i racconti e gli aneddoti sui luoghi del Serpotta sono curati da Pierfrancesco Palazzotto e da Gaetano Basile in apertura a tutte le serate a partire dalle 21.15.
Lunedi 5 Gennaio 2015 all’Oratorio di San Lorenzo, Daniele Tesauro presenta Makarna HAVASI, Daniele Tesauro fisarmonicista polistrumentista si è formato a palermo con il conosciuto gruppo Matrimia ma ha collaborato con moltissimi musicisti e progetti internazionali di musica balcanica e klezmer.

2. Conversazione sulla Stella della Natività nella Chiesa dei Tre Re Orientali
Nell'ambito delle iniziative per l'apertura natalizia della Chiesa dei Tre Re Orientali, Archikromie e l'INAF Osservatorio Astronomico di Palermo organizzano una conversazione sulla Stella della Natività con l'astronomo Antonio Maggio e la divulgatrice Barbara Truden. L’iniziativa avrà luogo sabato 10 gennaio 2015, alle 16.30, nella Chiesa dei Tre Re Orientali in via Celso, angolo via Montevergini a Palermo Conversazione sulla Stella della Natività. A conclusione, degustazione di prodotti della cucina siciliana.