Nella Giornata Internazionale della Donna, che si è celebrata ieri, 8 marzo, come non ricordare le 35 donne morte davanti alle coste di Cutro, in Calabria, lo scorso 26 febbraio, dopo la lunga traversata nel Mediterraneo. Erano madri, figlie, mogli provenienti dalla Siria, donne segnate da anni di guerra, profughe; dall’Afghanistan, in fuga dopo una guerra e un governo talebano che limita le libertà; dall’Iran, alla ricerca di una tutela della loro dignità; dall’Iraq, Paese segnato da disastri ambientali, dal Bangladesh e dal Pakistan, madri di diversi figli.
Donne che hanno avuto il coraggio di cercare per sé e per i propri figli un futuro diverso, di libertà, di sicurezza: donne che hanno cercato di tutelare la vita.
A queste donne va, in particolare, il pensiero e la stima della Fondazione Migrantes, unite alla nostra preghiera in questa Giornata in cui ricordiamo tutte le donne e tra esse le donne migranti.
Foto Vatican News