Riprendono gli appuntamenti formativi dell’itinerario “La Spiritualità nei luoghi di cura” proposto dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute per l’anno pastorale 2023/24. Si tratta di un percorso rivolto a tutti i religiosi e religiose, operatori, sanitari e non ma anche volontari che svolgono un servizio di assistenza, anche spirituale nei luoghi di cura.
Prossimo appuntamento:
giovedì 11 gennaio 2024, “Gli spazi indicibili. Lo Spirito, l’uomo e l’architettura” a cura di Fra Sergio Catalano
Istituto Suore Cappuccine di Lourdes, Viale Regione Siciliana n. 1701 – Palermo Tel. 091.406007 (subito dopo Villa Eleonora)
Percorsi formativi “Spiritualità nei luoghi di cura”
Tutti gli uomini sperimentano la propria fragilità nell’incontro con la malattia; soprattutto quando al suo avvento non segue la guarigione ed è destinata, nel suo cronicizzarsi, a condizionare la vita intera della persona fino a procurare degrado e svilimento della sua stessa dignità. La persona che soffre assiste al progressivo declino di tutti i fattori che concorrono al suo stesso essere persona, compresi gli aspetti psicologici e spirituali. Prendersi cura della persona che soffre non può, quindi, prescindere dall’osservazione attenta della sua interezza, un “unicum” di corpo e spirito. I valori spirituali, poiché colmano e danno significato alla dimensione umana stessa, ci consentono di collocare la salute e la malattia in un contesto antropologico più vasto che supera un approccio esclusivamente meccanicistico. In particolare, l’attenzione alla componente spirituale e religiosa della persona è un tema sempre più presente nella ricerca scientifica, e il significato e l’importanza della spiritualità nella pratica medica sono oggetto di un significativo numero di pubblicazioni. È stato dimostrato che la capacità di gestire la propria situazione di vita di fronte alla sofferenza fisica e la conseguente accettazione interiore possono aiutare ad affrontare la malattia, influenzandone il decorso.
ITINERARIO ANNO PASTORALE 2023/2024
Spiritualità nella malattia non significa solo preghiera: vuol dire anche umanizzazione delle cure, integrazione tra medicina e psicologia al fianco del paziente. Inoltre, sebbene il Sistema Sanitario Nazionale nella sua legge costitutiva e le successive intese regionali, avessero previsto e delineato la disciplina del servizio di assistenza religiosa, le problematiche aperte rimangono numerose e la sfera spirituale resta ancora sottovalutata. È, dunque, compito anche della pastorale della salute contribuire a focalizzare l’importanza della spiritualità, significati, valori, bisogni, della loro presenza tra le istanze di cura che presenta ogni ammalato, nel rispetto di ogni orientamento individuale, sia esso espresso all’interno di un preciso credo religioso, sia nel caso in cui nessuna posizione di fede risulti riconoscibile, rappresenta un diritto inalienabile di ciascun individuo.
DESTINATARI
Il percorso si rivolge agli animatori della pastorale della salute, operatori sanitari, socio-sanitari, assistenti religiosi e religiose che svolgono un servizio nei luoghi di cura, ospedali, case di cura e di riposo, Rsa, ecc…, cappellani ospedalieri e volontari delle Cappellanie, operatori pastorali, volontari delle diverse associazioni di ispirazione cristiana che svolgono un servizio nel mondo della salute, Ministri straordinari della Comunione.