Pasqua detenuti: “Freddo inverno non può bloccare primavera”

Anche quest’anno l’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice ha voluto iniziare la sua giornata di Pasqua con i detenuti della Casa di reclusione “Calogero Di Bona” – Ucciardone. Sono stati attimi di grande emozione, sia per i detenuti, sia per don Corrado il quale ha rivolto la sua parola di vicinanza e conforto. “Desidero farvi giungere come dono il profumo della zagara che esplode a primavera nei giardini della nostra meravigliosa isola, così da sentire insieme, quasi come un’unica e ininterrotta effusione, il profumo di quella primavera di quasi 2000 anni fa quando nel giardino del Golgota, dove era stato scavato il sepolcro che aveva rinchiuso il corpo spento di Gesù, è esploso l’Amore crocifisso che ancor oggi vivifica e profuma il mondo”.

Al termine è stato salutato da un fratello detenuto con queste parole: “Preghiera dei detenuti C.R. Ucciardone per il nostro fratello Corrado. Sua eminenza oggi con la tua presenza ci porti un po’ di serenità e amore attraverso Dio. Tu che con le opere hai dimostrato la tua grande carità, rivolgi gli occhi verso di noi detenuti sofferenti, mostra a tutti noi la via della salvezza e fa che la fiamma dell’amore che ti ha affidato il Signore Gesù ci pose nel petto arda e si diffonda su di noi recando ovunque fratellanza pace, e soprattutto salvezza, con la tua potente intercessione attraverso il nostro Signore la Beata Vergine Maria e il nostro Papa mandaci la tua grazia che tanto desideriamo a noi e tutti i nostri cari.

Tu fratello Corrado l’unico che ascolta i nostri lamenti, le nostre suppliche. Siamo i tuoi fratelli detenuti peccatori, lo sono anche coloro che ci giudicano tuoi fratelli, perché anche loro nostri fratelli ricevono lo stesso amore del nostro Padre “Dio” il quale ci ama tutti. Oggi l’angoscia ci invade nella nostra restrizione, osserviamo, ascoltiamo, pensiamo, ma siamo inermi. Il pensiero va ai nostri affetti in mezzo ad una peste che opprime.

Lo stimolo che “Dio” si trasmette per vivere con Fede e speranza, anche l’esperienza, amara di questa detenzione in questo momento di emergenza virus che sta dilaniando la vita di tanti fratelli. Fratello Corrado nell’attuale complessa situazione internazionale l’umanità e chiamata a mobilitare le sue migliori energie, perché l’amore prevalga sull’odio, la pace sulla guerra, la verità sulla menzogna, il perdono sulla vendetta. Noi auspichiamo che questa Pasqua non abbia più precedenti giornata immemorabile per tutta la comunità cristiana non si possa ripetere mai più. Fratello Corrado fai tu questa meravigliosa preghiera del cuore e diffondila con grande generosità d’animo per tutti i poveri, gli ammalati, carcerati, disoccupati, e tutti coloro che soffrono come noi. Acquisterai una grande serenità, sentirai sempre l’amore la presenza di Gesù che vivrà in te sarai su apostolo e aiuterai tanti tuoi fratelli come noi, ti chiediamo in questa Pasqua triste e desolata di pregare per noi per tutti quelli che ci circondano e per le nostre famiglie, affidaci al nostro Signore Gesù il quale ci trasmette quell’amore che tiene vive le nostre speranze”.