La chiesa di San Giuseppe dei Teatini ospiterà le giornate tematiche del Triduo che condurrà alla Festa di San Giuseppe, il prossimo venerdì 19 marzo.
- Martedì 16 marzo sarà la “Giornata per tutte le persone il cui nome è Giuseppe e Giuseppina: alle 8:00 e alle 10:00 le SS: Messe, alle 19:30 la S. Messa solenne per coloro che festeggiano l’onomastico presieduta da Mons. Giuseppe Bucaro.
- Mercoledì 17 marzo, “Giornata per le vocazioni teatine”: alle 8:00 e alle 10:00 le SS. Messe, alle 19:30 la S. Messa solenne per le vocazioni presieduta da Mons. Giuseppe Bucaro.
- Giovedì 18 marzo, “Giornata per le famiglie”. Alle 8:00 e alle 10:00 le SS. Messe, alle 19:30 la S. Messa solenne per le famiglie presieduta da Mons. Giuseppe Bucaro.
Venerdì 19 marzo, Festa di San Giuseppe, “Giornata dei lavoratori”: dopo le SS. Messe delle 8:00 e delle 10:00, alle 11.30 la solenne concelebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice. La liturgia sarà animata dal coro della Chiesa di S, Giuseppe dei Teatini. Alle 17:30 la S. Messa presieduta da P. Carmine Mazza CR, Preposito Provinciale dei Padri Teatini; alle 19:30 la S. Messa solenne presieduta da P. Salvador Rodea Gonzalez CR, Preposito Generale dei Padri Teatini
Durante ogni celebrazione sarà benedetto il pane di San Giuseppe. L’itinerario di quest’anno è organizzato con il contributo dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro, della CNA, della Casartigiani di Palermo, di Confartigianato Imprese, del CLAAI e del Progetto Policoro.
“La Chiesa assume le gioie e le speranze, le difficoltà e i bisogni del territorio in cui opera, le fragilità che lo attraversano, le incertezze e le ferite dei volti che lo abitano. Nella luce del Vangelo accoglie le sfide sociali del tempo che stiamo attraversando e quelle che ci attendono. Il Vangelo annunciato ai poveri rende discepoli di Gesù tutti noi compagni di strada nel vivere le fatiche e le risorse della vita. (…) Un monito che ci riporta ad arginare il rischio di una capillare penetrazione del fenomeno mafioso nella nostra società: il ripresentarsi improvviso di questo allarme tra le conseguenze della pandemia, ci ha chiarito ancora una volta come la strada a questo pericolo venga aperta puntualmente dal degrado sociale e dal disagio economico, dalla difficoltà per i giovani di trovare un lavoro e di immaginare un futuro. Tutte circostanze dinanzi alle quali è necessario uno sforzo collettivo di solidarietà, che si richiami a quel desiderio di dignità e di giustizia che tutto il territorio della Diocesi di Palermo ha ben maturato e ben conosce”. (dalla lettera del Consiglio Pastorale Diocesano alla Chiesa di Palermo)