La scelta di Papa Francesco di indire una Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani si colloca in un tempo segnato dalla pandemia e da quanto la generazione dei più anziani ha sofferto nell’arco degli ultimi anni, in ogni parte del mondo. Anche la Chiesa di Palermo – proseguendo un impegno che dal 1999 vede particolarmente attivo l’Ufficio diocesano per la Pastorale degli Anziani – celebrerà la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani domenica 24 luglio: alle ore 10.30 sarà l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice a presiedere l’Eucaristia presso la parrocchia di Santa Silvia. L’incontro si realizza in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la Pastorale dei Disabili.
Dalle Indicazioni Pastorali a firma del Card. Kevin Farrel, Prefetto del Dicastero per i Laici, la famiglia e la Vita:
“La celebrazione annuale di una Giornata dedicata agli anziani è una modalità per inserire nel tessuto abituale della nostra pastorale l’attenzione agli anziani fragili. Non si può dire che l’attenzione di papa Francesco agli anziani sia una novità. Analoga sollecitudine e parole piene di sapienza e di calore umano hanno avuto gli ultimi pontefici nei confronti degli anziani. Nel caso di Papa Francesco, la grande vicinanza spirituale agli anziani che accompagna tutto il suo Pontificato, va letta alla luce dell’ecclesiologia che lo caratterizza. Al pari di altre categorie di persone che non sempre sono state oggetto di adeguata cura pastorale gli anziani hanno una missione precisa nel seno del santo Popolo fedele di Dio. Papa Francesco la individua nel fare memoria e nel trasmettere la fede alle nuove generazioni, ma l’aspetto più significativo è che li consideri una porzione rilevante del laicato cattolico. Non sono “utenti” della Chiesa, ma compagne e compagni di strada. Per questo motivo, in occasione della Giornata non è stato pubblicato un testo sulla vecchiaia, ma un messaggio indirizzato agli anziani, in cui il Santo Padre chiede loro di essere corresponsabili del cammino della Chiesa di domani e della costruzione del mondo dopo la pandemia”.