“I Giovani e la ricerca della propria identità religiosa nella società odierna”

L’87,3 dice di avere ricevuto un’educazione religiosa, il 53 si dichiara cattolico, il 15,6 cristiano, ma solo il 23,5 va a messa va ogni settimana o ogni mese, e ci sono pure coloro che dopo avere ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana si professano atei. Sono alcuni dati emersi dalla ricerca “I Giovani e la ricerca della propria identità religiosa nella società odierna”, condotta dal Gris, il Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa su 2.503 studenti delle superiori che è stata presentata sabato scorso nell’aula Magna della Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”. L’evento è stato organizzato in occasione del 25° anniversario di presenza del Gris nella diocesi di Palermo.

Dopo il saluto del prof. Paolo Inzerillo, segretario del Gris, sono intervenuti il prof. Tullio Di Fiore, presidente regionale del Gris, il prof. Pino Lucà Trombetta, sociologo dell’Università di Bologna, il prof. Vito Impellizzeri, direttore dell’Istituto di Scienze religiose della Facoltà teologica di Sicilia e il prof. Marcello Di Tora, in videoconferenza da Catania. Ha concluso l’Arcivescovo di Palermo mons. Corrado Lorefice. I lavori sono stati moderati dal diacono Pino Grasso, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Palermo.

“Possiamo parlare di quella che il sociologo Garelli chiama “secolarizzazione dolce” – spiega il professore Trombetta – sia come credenza che come pratica religiosa notiamo un allontanamento dalla Chiesa. Da questi dati prevale una religione di sottofondo, un rapporto disimpegnato. Non si contesta la Chiesa, ma neppure si partecipa. Emergono posizioni contraddittorie, perché risulta comunque un interesse per il trascendente. Possiamo dire che si tende a costruirsi una spiritualità fai da te”.

Molti dei giovani sono interessati al mondo dell’esoterismo. È possibile compiere magie per il 43,7 per cento; il segno zodiacale influenza la vita secondo il 42,8 per cento; è utile consultare astrologi per il 24,7; esiste il malocchio per il 46,6 per cento; i morti possono comunicare con i vivi per il 60,4 per cento (sì o forse sì); è possibile cercare il contatto con i morti per il 47,2 per cento. Dicono di avere avuto esperienze di miracoli e apparizioni il 29,5 per cento, con fenomeni magici il 14,2 per cento, col malocchio il 7,7 per cento. La stragrande maggioranza legge l’oroscopo (70 per cento), vede film o serie tv a carattere magico-esoterico (82,7 per cento), film satanici (oltre 60 per cento). Compie gli scongiuri il 66,6 per cento, compra un portafortuna il 38,3 per cento.

“In generale possiamo dire che emerge un grande bisogno di spiritualità, anche se ci troviamo davanti a una generazione di ragazzi che vivono il cristianesimo in maniera solo nominale – aggiunge Tullio Di Fiore – Ma altrettanto alto mi sembra il dato dell’indifferenza religiosa. Credo che a partire da questo quadro, da parte della Chiesa è necessario fare autocritica. Lo scopo del Gris era avere dati locali su cui lavorare, capire come vivono i nostri giovani e cosa chiedono, affinché possiamo rispondere a questi bisogni”.

Il convegno inoltre, ha dato inizio al Corso di formazione sui nuovi movimenti religiosi che si svolgerà in due anni con incontri in presenza e lezioni online fruibili dai partecipanti secondo le proprie esigenze personali.

2. Incontro catechisti dei catecumeni in Curia

Venerdì 6 dicembre 2019, ore 16,30, nel salone card. “Luigi Lavitrano” della Curia arcivescovile in via Bonello, 2 a Palermo, si svolgerà un incontro dei catechisti che si occupano della preparazione dei Catecumeni. L’appuntamento è stato organizzato dal Servizio Catecumenale Diocesano, diretto dal diacono Giovanni Di Simone.