XXXII anniversario della strage mafiosa di via D’Amelio: 18 luglio, ore 20.30, la Veglia e la S. Messa dell’AGESCI

A conclusione del Cantiere “RyS-Veglia-ti, sentinelle di memoria operante”

Il  23 maggio e il 19 luglio 1992 la mafia, prima a Capaci e poi a Palermo in via D’Amelio, uccideva i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina: un attacco frontale alle istituzioni dello Stato, una sfida educativa per chi, come l’AGESCI, era da sempre a fianco dei giovani attraverso l’educazione alla legalità, all’accoglienza, al confronto.

L’AGESCI, a trentadue anni da quelle stragi, continuando a interpretare la volontà della mamma del giudice Paolo Borsellino (fu lei a chiedere agli Scout di organizzare un momento spirituale e di preghiera che attraversasse la notte verso l’alba, prima delle celebrazioni istituzionali ufficiali; Maria Pia Lepanto chiese anche che nel luogo dell’esplosione dell’autobomba non si erigesse una statua per suo figlio  ma che trovasse posto  un ulivo proveniente dalla Terra Santa, simbolo di vita e resurrezione, con i nomi di tutti i componenti della scorta), organizza

alle ore 20.30, davanti all’ulivo di via D’Amelio, una Veglia seguita dalla celebrazione della Santa Messa per continuare vivere la comunione attiva con Paolo e la scorta.

I ragazzi scout che animeranno la Veglia provengono da varie parti della Sicilia e da una settimana stanno vivendo un percorso di formazione alla Legalità confrontandosi con diversi testimoni del periodo delle stragi o di impegno civico, oltre ad un un percorso di meditazione e confronto; ospiti della Base Agesci Volpe Astuta (https://www.facebook.com/p/Base-Scout-Volpe-Astuta-100064615514790/) nel quartiere palermitano di Altarello di Baida, bene confiscato alla mafia.

L’esperienza si intitola: “RyS-Veglia-ti, sentinelle di memoria operante proprio perché vuole sottolineare il valore di attualizzazione della memoria ed impegno concreto per il futuro che i ragazzi che hanno partecipato si assumono e vogliono testimoniare e trasmettere.