Vicinanza, sostegno e affetto nei confronti della Comunità dei Padri Passionisti e della Parrocchia di Santa Cristina

IN PRIMO PIANO

  • Vicinanza, sostegno e affetto nei confronti della Comunità dei Padri Passionisti e della Parrocchia di Santa Cristina

NOVITÀ DIOCESIPA

  • I diaconi una carismatica e pluriforme ricchezza per le Chiese di Sicilia
  • Don Lillo D'Ugo, consegue il dottorato in “Teologia” con specializzazione in “Dottrina sociale della Chiesa”
  • Le ultime nomine dell’Arcivescovo

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

  • I proventi della vendita del volume “Beato tra i mafiosi” per la biblioteca di Caccamo
  • Donati dipinti dei beati padre Puglisi e fra Allegra
  • Veglia di preghiera per i migranti morti nei viaggi verso l'Europa
  • Concerto di Musica Sacra in occasione del 389° festino di Santa Rosalia

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

  • Palermo e il MuDiPa presenti a Rio alla mostra “Sulle orme del Signore: Capolavori d’arte dal Vaticano e dai Musei Italiani”
  • A Giurisprudenza si presenta il volume “Rosalia Dè Sinibaldi”
  • Nel Tgweb si parla della visita del Papa a Lampedusa

NOTIZIE DALLA CHIESA

  • Il Papa a Lampedusa: No alla globalizzazione dell’indifferenza, della crudeltà e della disumanità

IN PRIMO PIANO 
1. Vicinanza, sostegno e affetto nei confronti della Comunità dei Padri Passionisti e della Parrocchia di Santa Cristina

A poche settimane dalla Beatificazione di don Giuseppe Puglisi, martire della fede, si verifica nella nostra Città, e in particolare in uno dei suoi più popolosi quartieri, quello di Borgo Nuovo, un gravissimo episodio intimidatorio a danno della Comunità dei Padri Passionisti che operano al servizio della parrocchia di Santa Cristina. Le due autovetture dei tre sacerdoti, p. Gianni Trumello, p. Rosario Fontana e p. Firmus Firman Rii, sono state date alle fiamme proprio all’interno del recinto parrocchiale, e nella zona antistante la casa canonica dei Padri. Tale episodio è avvenuto ieri sera, al termine di una veglia di preghiera che aveva riunito insieme, così come in altre occasioni, centinaia di fedeli delle parrocchie di Santa Cristina, di San Paolo e di San Giovanni Apostolo.
I fatti, così come si presentano, appaiono ancora più gravi perché chiaramente rivolti contro i Padri Passionisti che, insieme alla Comunità delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto, quotidianamente si trovano impegnati in una capillare azione di evangelizzazione e promozione umana tesa al risveglio spirituale e morale dell'intero territorio.
Esprimiamo vicinanza, sostegno e affetto nei confronti della Comunità dei Padri Passionisti e dell’intera Parrocchia di Santa Cristina. Al contempo non possiamo non condannare tali ignobili episodi intimidatori che generano sospetto, alimentano violenza e che, oltre a sfigurare il volto di un quartiere e della Città tutta, minacciano la diffusione del bene e – come afferma il Santo Padre Francesco – rubano la speranza alle nuove generazioni. Facciamo appello a tutti i fedeli del quartiere a rimanere uniti in questo momento di prova e a non lasciarsi scoraggiare nel fare il bene (cf. 2Ts 3,13). Riponiamo altresì piena fiducia nel lavoro delle Forze dell’Ordine impegnate nelle indagini per l’accertamento delle responsabilità e per far luce sui fatti.

NOVITÀ DIOCESIPA
1. I diaconi una carismatica e pluriforme ricchezza per le Chiese di Sicilia

“Il diacono non è servo ma amico che collabora nell'azione ministeriale della chiesa. Il punto d'approdo è l'affermazione di un ruolo relazionale efficace in collaborazione con il vescovo per una attenzione agli ultimi. Questo rende credibile ed autentica l'eucaristia del vescovo”. Lo ha affermato don Giuseppe Bellia, direttore della rivista “Il diaconato in Italia” nel corso del Fir, la Festa annuale dei diaconi insieme alle famiglie, svoltasi domenica scorsa a Cefalù, il quale ha svolto una lettura biblico teologica della diaconia oggi. Dalla relazione di Bellia è emerso anche come negli ultimi 40 anni in Italia il diaconato ha avuto una certa evoluzione a partire da Napoli, Torino e Reggio Emilia tra le persone che avevano una certa attitudine nel servizio caritativo in una visione prevalentemente pastorale. 
La giornata si era aperta con l’introduzione del direttore del Centro “Madre del Buon Pastore”, don Calogero Cerami che ha organizzato l’evento. Nel suo intervento, il Vescovo della diocesi normanna, mons. Vincenzo Manzella ha così esordito: “Sentitevi accolti e amati dallo sguardo amorevole del Cristo pantocratore scelto dal santo padre Benedetto XVI, come icona dell’anno della Fede come servitori della Chiesa di Dio. Noi ci incontriamo nel segno della gioia e della festa che oggi si fa più piena e carica di significato perché mons. Cuttitta celebra il sesto anniversario di ordinazione episcopale”. Quindi mons. Cuttitta ha ricordato come questo incontro si colloca nell'anno della fede e nel contesto delle chiese di Sicilia che hanno fatto esperienza del diaconato. “Sono convinto – ha detto – che l'esperienza del ministero va trovando la sua vera identità per un efficace servizio nella Chiesa”.
È seguita una relazione del vice Preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia fra Salvatore Vacca che ha fatto una lettura storica del diaconato in Sicilia, dagli anni 70 ad oggi come forma di ministerialità. “L'esperienza ha provocato delle difficoltà con palesi luci ed ombre nella vita delle chiese locali. I vescovi hanno considerato una doverosa risposta allo Spirito Santo nel ripristinare il diaconato”. Nella relazione è emerso che il primo diacono di Sicilia fu ordinato nel 1981 nella diocesi di Trapani, il sacrista Antonio Lusualdi.  Nel pomeriggio don Salvatore Panzarella, direttore dell’Ufficio Arte per la Liturgia della Diocesi di Cefalù ha illustrato ai diaconi il Chiostro Canonicale e i mosaici della Basilica Cattedrale. La giornata si è conclusa con una solenne concelebrazione Eucaristica nella Basilica Cattedrale, presieduta da mons. Carmelo Cuttitta, nel VI° anniversario della sua Ordinazione Episcopale. I diaconi di Sicilia si ritroveranno insieme per gli Esercizi spirituali che si svolgeranno dal 25 al 28 agosto.

2. Don Lillo D'Ugo, consegue il dottorato in “Teologia” con specializzazione in “Dottrina sociale della Chiesa”
Con la votazione finale “summa cum laude” e la pubblicare integrale del lavoro, don Lillo D'Ugo, parroco della parrocchia del Santissimo Crocifisso di Belmonte Mezzagno ha conseguito il dottorato in “Teologia” con specializzazione in “Dottrina sociale della Chiesa” è stato conseguito da presso l'Istituto pastorale Redemptor hominis dell'Università lateranense. Il titolo della tesi “Luigi Sturzo e le sue opere socio-politiche. Per una prassi storica ispirata dalla Dottrina sociale della Chiesa”. A don D’Ugo i complimenti della comunità diocesana di Palermo.

3. Le ultime nomine dell’Arcivescovo
Il Card. Paolo Romeo ha provveduto ad alcune nomine di parroci e Vicari parrocchiali con decorrenza dal decreto.
▪ il Rev.do Sac. Francesco Calvaruso, Parroco della Parrocchia SS. Crocifisso, Roccapalumba Scalo F.S. e della Parrocchia Maria SS. del Rosario, Regalgioffoli (11.04.2013);
▪ il Rev.do Sac. Michele Giuffrida, Parroco della Parrocchia Maria SS. Stella Maris (03.06.2013); lo stesso presbitero è stato pure nominato Cappellano dell’Opera dell’Apostolato del Mare (11.06.2013);
▪ il Rev.do Sac. Salvatore Alfredo Biancorrosso, Vicario Parrocchiale della Parrocchia S. Giuseppe Cafasso (21.04.2013);
▪ il Rev.do Sac. Leonardo Caputo, Vicario Parrocchiale della Parrocchia Santo Sepolcro, Bagheria (21.04.2013);
▪ il Rev.do Sac. Mario Consiglio, Vicario Parrocchiale della Parrocchia Maria SS. Madre della Misericordia in Palermo (21.04.2013);
▪ il Rev.do Sac. Alessandro Sardina, Vicario Parrocchiale della Parrocchia Maria SS. Addolorata, Aspra (21.04.2013).

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. I proventi della vendita del volume “Beato tra i mafiosi” per la biblioteca di Caccamo

La figura di Pino Puglisi al centro del libro “Beato tra i mafiosi” presentato nella chiesa di San Giorgio a Caccamo. Il volume scritto a triplice mano da Francesco Palazzo, Rosaria Cascio e Augusto Cavadi, narra la storia di Don Pino a partire dal suo arrivo nella parrocchia di Brancaccio. Alla manifestazione sono intervenuti i primi due, insieme al sindaco Andrea Garbo, al vicario episcopale mons. Raffaele Mangano e al parroco don Giuseppe Calderone. Ha coordinato il diac. Pino Grasso, direttore dell’Ufficio Stampa dell’Arcidiocesi di Palermo. A fare da splendida scenografia nell’abside, un pannello dipinto dall’artista caccamese Manuela Torso.
“Abbiamo voluto raccontare la storia di don Pino non in modo agiografico ma studiando da vicino le contraddizione di un quartiere, la linea pastorale intrapresa dal sacerdote e descrivere, soprattutto, il contesto in cui si è trovato ad operare. – ha raccontato Francesco Palazzo – Una storia che si può leggere tramite tanti punti di vista e che vuole educare le nuove generazioni a seguire la via della grettezza proprio tramite testimonianze così importanti”.
Parte del ricavato della vendita del volume è stato destinato alla costituenda biblioteca parrocchiale, intitolata al Beato che già si avvale di oltre 2.000 donazioni pervenute da ogni parte d’Italia.

2. Donati dipinti dei beati padre Puglisi e fra Allegra
Tre opere realizzate con la tecnica dei colori acrilici, raffiguranti gli ultimi due beati siciliani fra Gabriele Maria Allegra beatificato ad Acireale il 12 settembre 2012 e di padre Puglisi beatificato il 25 maggio scorso, sono state realizzate dall’artista Giovanni Campo. Un soggetto di fra Gabriele Maria Allegra e di padre Puglisi che indossa la stola verde sono stati donati alla chiesa di Sant’Antonino e sono stati ubicati nella cappella del santo, mentre un’altro raffigurante sempre padre Puglisi a mezzo busto è stato donato a mons. Gioacchino Gammino, parroco della parrocchia di Santa Maria di Monserrato a Palermo.

3. Veglia di preghiera per i migranti morti nei viaggi verso l'Europa
“Morire di speranza” è il tema della veglia di preghiera che si svolgerà nella parrocchia di Maria Santissima della Lettera, diretta da don Marco Lupo, di piazza Acquasanta, 22 a Palermo, venerdì 12 luglio 2013, alle ore 19.30. L’iniziativa della Comunità di Sant'Egidio e dei “Giovani per la pace” in memoria di quanti perdono la vita nei viaggi verso l'Europa.

4. Concerto di Musica Sacra in occasione del 389° festino di Santa Rosalia
In occasione del 389° festino di Santa Rosalia, giovedì 11 luglio, alle ore 21, in Cattedrale si svolgerà un Concerto di Musica Sacra. Si esibiranno Massimiliano Nobile, tenore, i Cori della Cattedrale di Palermo, quello di “Sancte Joseph” e di “Sant’Ignazio di Loyola”. All’organo Vincenzo Tarantino, direttore Mauro Visconti.

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. Palermo e il MuDiPa presenti a Rio alla mostra “Sulle orme del Signore: Capolavori d’arte dal Vaticano e dai Musei Italiani”
 
Nell’ambito della Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Rio de Janeiro dal 23 al 28 luglio 2013, la Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù del Pontificio Consiglio per i Laici, organizza un’importante esposizione dal titolo “Sulle orme del Signore”. Capolavori d’arte dal Vaticano e dai Musei Italiani: Museu Nacional de Belas Artes di Rio de Janeiro, Brasile, dal 9 luglio al 12 ottobre 2013.
I curatori della mostra hanno selezionato il Reliquiario di Santa Lucia, cesellato nella seconda metà del XVI secolo e facente parte delle collezioni del Museo Diocesano di Palermo, e il Salvator Mundi dipinto da Pietro Novelli (1634 circa) per la chiesa di S. Orsola dei Negri di Palermo. Il reliquario non sarà dunque presente al museo fino al termine della prestigiosa mostra.

2. A Giurisprudenza si presenta il volume “Rosalia Dè Sinibaldi”
Giovedì 11 luglio 2013, alle ore 17.30, nell'aula magna della facoltà di Giurisprudenza, si presenta il volume di Rosa Mingoia e Vincenzo Marrone “Rosalia Dè Sinibaldi, eremita per amore”, Palermo 2013.
Interverranno Giuseppe Verde, Direttore Dipartimento Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, Antonio Scaglione, Preside Facoltà di Giurisprudenza, Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, don Gaetano Ceravolo, incaricato per il Santuario di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino, Girolamo Mazzola, paleografo. Modererà Mauro Buscemi, direttore Edizioni People & Humanities. Saranno presenti gli autori.

3. Nel Tgweb si parla della visita del Papa a Lampedusa
La visita del Santo Padre a Lampedusa, la Festa annuale dei diaconi di Sicilia e il sesto anniversario di ordinazione Episcopale di mons. Carmelo Cuttitta sono gli argomenti di cui si parla nella puntata settimanale del Tgweb della diocesi. Il magazine, ideato e realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali con la collaborazione dei Servizi informatici si può visionare sul sito dell’Arcidiocesi,come pure le puntate precedenti.
Info: http://www.youtube.com/tgwebdiocesipa

NOTIZIE DALLA CHIESA
1. Il Papa a Lampedusa: No alla globalizzazione dell’indifferenza, della crudeltà e della disumanità

Fiori tra i flutti. Il segno più semplice e universale della pietà per i morti, gettato nelle stesse acque che, nell'indifferenza generale, continuano ad ingoiare vite di disperati. Calice e pastorale di legno, riciclato dai relitti di quei barconi su cui ha viaggiato, e spesso è naufragata, la speranza. Papa Francesco lascia parlare i fatti, perché solo così anche le parole possono trovare asilo nei cuori degli uomini. Ed ecco che dalle altezze della “Lumen fidei” alle profondità di un Mediterraneo tomba di tanti poveri, il passo si fa davvero breve. Il mare, per una volta, non è più ostacolo tra il dire e il fare. Nella limpidezza espressiva dei gesti e delle parole di Papa Francesco il mare diviene epifania del dire e del fare. Semplice ed immediato come una corona di fiori, offerti in memoria di chi è annegato inseguendo un sogno.
La presenza di Papa Francesco a Lampedusa è stato un gesto fortissimo di civiltà e amore che censura gli egoismi di una Europa vittima della idolatria del denaro ed evidenzia l'inadeguatezza della normativa italiana e comunitaria sulla mobilità dei cittadini.
Ad accogliere il pontefice lunedì scorso, l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro e il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. Papa Francesco ha raggiunto Cala Pisana a bordo di una motovedetta della Guarda Costiera e dopo quasi un quarto d’ora di navigazione in mare, affiancato da decine di imbarcazioni private, ha lanciato in mare una corona di crisantemi bianchi e gialli in ricordo di tutti i migranti morti nel Mediterraneo. Quindi è ritornato sulla terraferma e sul molo Favaloro ha salutato una rappresentanza dei migranti.
Papa Bergoglio ha percorso le vie di Lampedusa sull’automobile di uno degli abitanti dell’isola, diretto verso il campo sportivo dove ha celebrato una messa penitenziale indossando i paramenti viola. Nelle prime file i migranti, i bambini, i disabili: insomma i più deboli.
“Le vie del mare anziché una via di speranza sono state una via di morte – ha detto il papa nell’omelia citando un articolo di giornale che lo ha convinto a organizzare la sua visita – Il pensiero mi è tornato come una spina nel cuore, allora ho sentito che dovevo venire qui a pregare, a compiere un gesto di vicinanza e a risvegliare le nostre coscienze. Ciò che è accaduto non si ripeta, per favore. Chi è il responsabile del sangue di questi fratelli e sorelle? Tutti noi rispondiamo: non sono io, saranno altri, non certo io. Dio chiede a ciascuno di noi: dov’è il sangue di tuo fratello che grida fino a me? Abbiamo perso il senso della solidarietà fraterna”.