Un “sostegno nella preghiera unito all’impegno a scuotere le coscienze di tutte le parti in causa affinché si giunga a una soluzione che rispetti la dignità di ogni persona attraverso la certezza del mantenimento del proprio posto di lavoro”: così l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice alla delegazione di dipendenti del punto vendita del gruppo Rinascente di Palermo che, in mancanza di soluzioni, rischiano di perdere il proprio posto di lavoro alla fine del prossimo mese di ottobre; i lavoratori (circa duecento tra addetti alla vendita, amministrativi e operatori dell’indotto) avevano chiesto, attraverso una lettera, di essere ricevuti per esporre le loro preoccupazioni. L’azienda, come è noto, ha comunicato la chiusura della sede di via Roma non potendo più sostenere i costi dell’affitto dell’immobile (circa 2,4 milioni di euro all’anno) chiesto da Fabbrica Immobiliare che gestisce la struttura per conto del proprietario Inarcassa.
“In un momento di grande incertezza come questo, caratterizzato dalla necessità di stringerci gli uni con gli altri – ha proseguito l’Arcivescovo – non posso non prestare attenzione al grido dei duecento lavoratori alle prese con lo spettro di un licenziamento che avrebbe pesantissime ripercussioni su altrettante famiglie, oltre che sull’economia cittadina già segnata dall’emergenza Covid-19”.
L’Arcivescovo seguirà con costante attenzione i passi che le istituzioni locali e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno intrapreso per tentare di giungere a un’intesa che consenta di proseguire l’attività lavorativa nel punto vendita di Palermo.