PINTACUDA E SORGE: Il cammino personale e comune, il confronto è il volume scritto da Pino Toro e Nuccio Vara (Edizioni San Paolo) che sarà presentato domani, 25 novembre alle ore 16.00 presso l’Auditorium Gonzaga campus (via Piersanti Mattarella, 38-42 a Palermo) con interventi di GIANNI NOTARI, S.J. Direttore del Centro Padre Arrupe, ANTONIO SPADARO, S.J. Direttore de La Civiltà Cattolica, MARCO DAMILANO, Direttore de L’Espresso, FERNANDA DI MONTE, Responsabile Eventi Librerie Paoline Palermo, giornalista.
Quasi coetanei entrambi esperti di sociologia, nonché acuti osservatori della situazione politica italiana, padre Enio Pintacuda e padre Bartolomeo Sorge si ritrovano a condividere all’interno del Centro Studi Sociali dei gesuiti di Palermo gli anni cruciali della cosiddetta primavera palermitana (1985-1990). Sorge, che era arrivato a Palermo proprio nel 1985, dopo aver diretto a Roma per dodici anni La Civiltà Cattolica, e Pintacuda fondatore del movimento cattolico di base Una Città per l’Uomo, all’inizio sostennero congiuntamente la giunta di Leoluca Orlando; ma allorquando, conclusasi quella esperienza, Orlando decise, rompendo ogni suo rapporto con la DC, di dare vita a La Rete, le strade dell’uno e dell’altro si divisero traumaticamente. Pintacuda, che della nuova creatura orlandiana fu il principale ispiratore, ne divenne anche uno dei maggiori esponenti; e, a motivo di ciò, in contrasto con Sorge e con i suoi superiori, venne allontanato dal Centro di formazione politica Pedro Arrupe, che nel frattempo era sorto in funzione collaterale al Centro Studi Sociali. Una vicenda dolorosa, che il libro ricostruisce intrecciando le biografie dei due gesuiti, i loro rapporti, non sempre collimanti, con la Chiesa, con il cardinale Salvatore Pappalardo e con le culture politiche prevalenti o soccombenti nell’ Italia della Prima Repubblica