(La Repubblica / Giada Lo Porto) Don Pino Puglisi ritratto nella sua Brancaccio, in piazza Anita Garibaldi: là dove sorge la casa museo dedicata al sacerdote ucciso dalla mafia e adesso beato, Igor Scalisi Palminteri dipinge la sua figura.
“Quando fai don Pino alto nove piani, stai dicendo che hai spento una vita e hai acceso un incendio”, dice Alessandro De Lisi che cura il progetto della Fondazione Falcone e del ministero dell’Istruzione “Spazi Capaci/Comunità Capaci” per il ventinovesimo anniversario della strage.
Don Pino rappresenta il fuoco eterno della vampa del coraggio. Da oggi eccolo nei luoghi dove quel prete col sorriso sempre stampato sulle labbra voleva togliere i ragazzi dalla strada. “Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”, diceva don Pino, camminando per le strade della sua Brancaccio.
La settimana scorsa Giovanni Falcone che veglia su Palermo è stato invece dipinto da Andrea Buglisi su un edificio di undici piani in via Duca della Verdura.