Il deposito arricchisce il fondo “Parrocchie Storiche”. Si tratta, infatti, dell’archivio della parrocchia di San Nicolò da Tolentino, già San Giovanni dei Tartari, che figura fra le più antiche parrocchie della città, essendo stata fondata anteriormente al 1410.
L’iniziativa s’inserisce in un piano di recupero degli archivi delle antiche istituzioni diocesane, che nell’ultimo quinquennio ha affrontato altre significative accessioni con l’obiettivo di salvaguardare e facilitare la consultazione di documenti storico-ecclesiastici.
L’archivio storico della parrocchia di San Nicolò da Tolentino consta di 60 metri lineari di documentazione e di quasi 1.000 pezzi, che coprono un grande arco temporale che va dalla fine del ‘400 sino alla seconda metà del ‘900.
In esso la sezione di maggior rilievo è quella dell’anagrafe canonica, dove sono presenti registri di battesimo, matrimoni, morti, cresime e numerazione d’anime a cominicare dal 1492. Questi documenti costituiscono fonte d’informazione imprescindibile e fondamentale per ricerche genealogiche e demografiche.
Si aggiunge la sezione “amministrazione” dove sono le carte relative alla gestione patrimoniale della stessa parrocchia e delle eredità Ferro, Arceri, Bissana e di altri legati e fedecommissarie (1483-1959).
Infine è una sezione con gli archivi di alcune compagnie, congregazioni e associazioni: congregazione dei Barbieri (1543-1679), congregazione di Gesù e Maria (1586-1957), compagnia di Maria Santissima dell’Itria al Giardinaccio (1708-1914), congregazione di Maria Santissima di tutte le Grazie sotto titolo del Sabato e aggregata all’opera dei Corpi Decollati (1726-1928), congregazione di Maria Santissima del Fervore sotto titolo dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (1800-1945), congregazione di Maria Santissima della Cintura (1908-1961), congregazione Maria Santissima de la Salette (1922-1979); associazione delle Anime Purganti (1929-1951), congregazione del Santissimo Sacramento e Azione Cattolica (1935-1958).
Il fondo archivistico è da oggi disponibile alla consultazione degli studiosi presso l’Archivio Storico Diocesano.