“In ascolto della sofferenza, testimoni della cura”

Prende il via il progetto 2025-2026 dell'Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute. Coinvolte tutte le realtà dei diversi Vicariati dell'Arcidiocesi

UFFICIO DIOCESANO PER PASTORALE DELLA SALUTE

Anno pastorale 2025/2026

Progetto pastorale  “In ascolto della sofferenza, testimoni della cura” 

 

 

Premessa 

La pastorale della salute, guidata dalla luce della vita e dagli insegnamenti di Gesù Cristo, è quell’agire ecclesiale che abita i luoghi della sofferenza per stare accanto ai malati e ai curanti, ovunque essi siano. Essa tende e tiene la mano a tutti i sofferenti, ai loro familiari e di chi se ne prende cura, perché nessuno si trovi nella condizione di abbandono e sia spinto a rinunciare alla Speranza.

Svolge il suo servizio di accompagnamento nei luoghi dove è presente la sofferenza umana, nelle sue varie espressioni mentale, fisica e spirituale, domicili, ospedali, strutture sanitarie e sociosanitarie.

Introduzione 

La complessità e le diversificate problematiche del mondo della salute, oggi, interpellano più che mai la Chiesa e la pastorale della salute nel fornire risposte concrete di accompagnamento e vicinanza, non parziali, frammentate e disomogenee attraverso anche percorsi formativi di aiuto condivisi nelle comunità parrocchiali al fine di proporre un comune agire pastorale, intriso di ascolto, di relazioni, di compassione, di rispetto di ogni vita, dal concepimento fino alla sua fine.

Il progetto formativo, proposto durante l’anno pastorale 2025/26, dal titolo “In ascolto della sofferenza, testimoni della cura”, prevede la sensibilizzazione, il coinvolgimento e la collaborazione delle comunità parrocchiali, ricadenti nei sei vicariati della Diocesi, sul tema proposto.

 Obiettivi specifici:

  1. Visitare le comunità parrocchiali nella varietà e ricchezza dei loro carismi, riconoscere e valorizzare sensibilità di aiuto e di cura per infondere suscitare “bene che genera cura”, interesse e impegno nei confronti dei sofferenti e dei loro familiari dei caregivers.
  2. Promuovere nelle comunità illuminate dalla Parola azioni comuni e condivise anche nell’ambito della pastorale della salute, caratterizzate da presenza e partecipazione ai percorsi di cura, vere relazioni di aiuto, reti di fraternità e prossimità.
  3. Coinvolgere e incrementare la collaborazione tra i presbiteri, i laici, i volontari, i ministri straordinari della Comunione, i Cappellani e le Cappellanie Ospedaliere, le diverse Associazioni di ispirazione cristiana, (impegnate nel variegato mondo della salute) il bene che genera cura;
  4. Far conoscere i servizi e le reti di prossimità assistenziale (vedi ambulatori solidali, non sussidiari del SSN), presenti e operanti nel territorio, il servizio e il ruolo degli assistenti spirituali nelle strutture sanitarie (Cappellani e Cappellanie), per favorire la realizzazione di una pastorale sanitaria integrata tra ospedale e territorio, in collegamento con le altre pastorali diocesane.
  5. Promozione di saperi e competenze nell’ambito specifico della tematica scelta, delle diverse dimensioni dell’ascolto del sofferente, componente fondamentale della cura, ritenuto essenziale per la realizzazione di una autentica ospitalità, fatta di silenzio, rispetto ed accendere luci capaci di rischiarare mente, cuore e anima.
  6. Riconoscere, sostenere e valorizzare il ruolo dei familiari, che assistono e accompagnano e curano i malati nei domicili, nelle realtà socio-sanitarie, nelle case di riposo dove si sperimentano quotidiane solitudini.
  7. Sostegno alla missionarietà delle comunità parrocchiali, chiamate ad essere realtà creative e generative, aperte all’incontro e alla prossimità, allo “stare con” l’uomo che soffre e la sua famiglia.
  8. Interessare i gruppi giovanili presenti nelle comunità attraverso la condivisione di belle e positive esperienze di vita e di servizio sulla “sanità della porta accanto “.
  9. Avviare la creazione in ogni parrocchia di un volontariato di laici, formati, competenti e motivati in pastorale della salute, commissioni e referenti da inserire a pieno titolo nei consigli pastorali parrocchiali.
  10. Creare opportune e necessarie sinergie tra i due Uffici diocesani liturgico e pastorale della salute per la formazione dei Ministri straordinari della Comunione.

Soggetti coinvolti: 

  • Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute
  • Servizio Pastorale persone con disabilità
  • Servizio Liturgico Diocesano
  • Vicari Episcopali, Presbiteri e Parroci coordinatori delle zone pastorali di ogni Vicariato
  • Ministri Straordinari della Comunione
  • Comunità Parrocchiali, rappresentanti dei Consigli Pastorali Parrocchiali
  • Cappellani e cappellanie ospedaliere territoriali
  • Operatori sanitari, socio-sanitari, volontari delle diverse associazioni cristiane e non che operano nel variegato mondo della salute presenti nel territorio;
  • Religiosi/religiose delle diverse congregazioni che svolgono servizi assistenziali e di cura nel territorio (case di riposo e di cura, ecc.)

Azioni e metodologia: 

Prima fase: riunioni preliminari con i sei referenti per la pastorale della salute, dei sei Vicariati per condivisione del progetto / Programmazione incontri con i Vicari Episcopali, con i parroci coordinatori delle zone pastorali dei singoli Vicariati per illustrazione del progetto.

Seconda fase: realizzazione degli incontri formativi nelle date e luoghi concordati;

Terza fase: monitoraggio e valutazione delle Indagini conoscitive effettuate in itinere attraverso la distribuzione di questionari ad hoc predisposti / analisi dei riscontri e delle indicazioni pervenute anche dalla somministrazione di una scheda anonima di valutazione complessiva del percorso formativo.

A breve verranno comunicati orai e sedi degli incontri nei sei Vicariati 

Il Direttore Dr. Angelo Vecchio

Il Vice Direttore Dr. G. Di Paola