Il Clero diocesano si interroga sul tema della “Nuova evangelizzazione”

L’OPINIONE DI … MONS. DOMENICO POMPILI*

  • “La scuola può vincere il tecno-nichilismo”

IN PRIMO PIANO

  • Il Clero diocesano si interroga sul tema della “Nuova evangelizzazione”

NOVITÀ DIOCESIPA

  • Solennità del Corpus Domini, le celebrazioni a Palermo e nei paesi
  • Don Todaro e don Stabile commentano il Vangelo domenicale su Tele scout Europa e Tele One
  • Si parla dei riti della riconciliazione al corso di Storia dell’Arte Medievale promosso da SiciliAntica
  • Incontro della Commissione di Pastorale Familiare

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

  • A Palermo la mostra itinerante sull’Eucaristia “Oggi devo fermarmi a casa tua”
  • Celebrazioni nel 60° anniversario della Parrocchia San Girolamo in Mondello
  • Solidarietà internazionale. Progetto ARGO III Palermo – Georgia
  • A Termini Imerese dell’itinerario mensile di preghiera e spiritualità francescana clariana
  • Al Museo diocesano di Monreale “Sicilia ritrovata arti decorative dai musei vaticani e dalla santa casa di Loreto”

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

  • A San Martino delle Scale corso di Canto Gregoriano
  • Mostra dell'artigianato occasionale
  • A Caccamo giornate di lettura e di studio della Scrittura, di confronto fraterno, di contemplazione della natura

L’OPINIONE DI … MONS. DOMENICO POMPILI*
1. “La scuola può vincere il tecno-nichilismo”

Il “caso serio” della scuola oggi, segnata dalla nobiltà di un compito e dalla svalutazione di un ruolo, è quello di un sapere che appare talvolta “impersonale, agnostico, ragionevole”, come scriveva un giovane docente, prematuramente scomparso, Sergio Onofri. Nel suo libretto autobiografico “Registro di classe”, Onofri che pure era un insegnante seguito ed amato, si lamenta di dover interpretare un ruolo che si vorrebbe neutrale pena la sua scarsa scientificità. Questa riserva produce di riflesso una scuola priva di mordente, al contrario di quella – originale quanto si vuole e certamente singolare – di Barbiana, solo per fare un esempio. La situazione spesso evoca una incapacità diffusa di trasmettere un sapere che è frutto di esperienza con la conseguenza di rinvenire un vissuto giovanile problematico (cfr. U. Galimberti). Comprendere cosa è esperienza resta la questione da affrontare, in modo  da superare da un lato un sapere asettico e dall’altra un emozionalismo inconcludente. Tale sembra essere – sin dal mondo antico greco e romano – la sapienza per vivere la quale occorre una nuova paideia. 
Se formazione viene da phòrein, che significa portare, tenere, sostenere, allora non si tratta semplicemente di immettere conoscenze e competenze tecniche (che oggi peraltro diventano obsolete il giorno dopo se non il giorno stesso), ma si richiede un’azione di accompagnamento sollecito, un sostenere che somiglia a quello della madre che tiene per mano il bambino finchè non impara a camminare da solo. Una educazione, nel senso più profondo del termine, che ha a che fare con l’uscita da una situazione di stagnazione umanamente limitante (e-ducere), con il sostenere la fiducia in se stessi, nel proprio valore, nel valore insostituibile di umanità che ciascuno è chiamato a portare, con l’essere rivolta alla totalità della persona e con l’insegnare non tanto delle ‘cose’, quanto un metodo che dia la capacità di leggere le situazioni e di rispondere nel modo insieme più creativo e più appropriato (quell’imparare ad apprendere che Bateson chiamava “deuteroapprendimento”). 
Si tratta, insomma, di ricomporre il binario scienza-etica e sapienza, superando l’annosa scomposizione tra ragione ed affetti. Tra le qualità di cui si ha bisogno lo stupore e il timore restano fondamentali. L’I e FP sembra corrispondere più da vicino a queste istanze attraverso il suo metodo di lavoro e soprattutto attraverso la prova di tanti ragazzi che avrebbero aumentato il numero della “dispersione scolastica” se non si fossero imbattuti in questa singolare proposta formativa.
Dinanzi al progressivo declassamento della scuola rispetto al suo mandato educativo, il danno per la vita sociale è ingente. E si aggrava per la condizione di aumentata complessità culturale in cui ci si trova a vivere. In una società multiculturale il problema di elaborare una identità dialogica che rifugga gli estremismi del fondamentalismo e del relativismo per aprire la strada ad un confronto responsabile è centrale. La scuola può essere candidata a divenire uno di quei ‘contro-ambienti’ (insieme alla religione e alla natura) che da un lato si distanziano dall’ondata tecno nichilista e dall’altro insegnano un metodo per la convivenza nella diversità.
La concezione dell’educazione è molto diversa se si parte dall’idea di persona o da quella di individuo. La scuola se ripensata come un ponte, una passerella, e non come un centro di addestramento aiuta a superare l’impoverimento della perdita del proprio radicamento culturale (cfr. M. Magatti, La grande contrazione, 323-328). 
La massiccia presenza cattolica nell’ambito della formazione professionale (in particolare di quella iniziale tra i 14 e i 18 anni) costituisce per lo Stato un risparmio annuo significativo. Secondo i dati forniti dalla Confap e relativi a gennaio 2012 il costo medio annuo di un allievo di un Istituto professionale di Stato è di euro 8.108,00 e di un coetaneo di un’Istituzione formativa accreditata è di euro 5.032, 71. Per ogni allievo dei centri di formazione professionale dunque lo Stato risparmia euro 3075,29. Calcolando in circa 120mila gli allievi di tali centri, il risparmio per lo Stato di aggira dunque intorno ai 370 milioni di euro l’anno.
Visto che faccio il portavoce di mestiere chiudo con una significativa citazione del Card. Bagnasco che intende rivolgersi direttamente ai protagonisti della scuola: “Cari giovani, non troverete probabilmente molti disposti a dirvelo, noi però avvertiamo la responsabilità di farlo: stiamo andando verso una società nella quale sempre di più conterà la formazione completa, e non solo dunque scolastica e professionale, la formazione cioè della vostra umanità; conterà l’esercizio ripetuto di determinate scelte, la rifinitura delle stesse, fino a quando, ad un certo momento, diventeranno habitus personale, disposizioni stabili, qualità o virtù che dir si voglia. Si tratta di elementi che solitamente non figurano nei curricula cartacei, e tuttavia emergono abbastanza presto, perché con la vita non si può barare: vale assai più lo sforzo che il successo, conta più l’abitudine alla fatica che la rifinitura estetica. E comunque i veri vittoriosi sono i galantuomini, non i vincenti con l’imbroglio (Card. Angelo Bagnasco, Prolusione al Consiglio permanente della CEI, 26.3.2012).
* Sottosegretario della CEI e Direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali
 
IN PRIMO PIANO
1. Il Clero diocesano si interroga sul tema della Nuova evangelizzazione

“La nuova evangelizzazione rappresenta un impegno urgente per le nostre chiese italiane, nel trasmettere la fede per educare l’uomo. Oggi più che mai è importante declinare nella realtà il concetto di testimonianza da dove passa la credibilità stessa della Chiesa”. Lo ha affermato don Luca Bressan, docente di “Teologia pastorale” presso il seminario Arcivescovile di Milano, durante il primo giorno di riflessione dell’incontro residenziale di formazione permanente del Clero dell’Arcidiocesi di Palermo, svoltosi all’Hotel Tonnara di Trabia sul tema: “La nuova evangelizzazione”. All’incontro hanno partecipato l’Arcivescovo, il cardinale Paolo Romeo, il vescovo ausiliare mons. Carmelo Cuttitta, una settantina di presbiteri e una decina di diaconi.
L’orizzonte della riflessione del presbitero meneghino si è dispiegato attraverso l’Assemblea sinodale sulla Nuova evangelizzazione che verrà celebrata il prossimo mese di ottobre.  
“La nuova evangelizzazione stimola, rilegge e rilancia l’identità fondamentale della Chiesa, la sua missione nel mondo, il suo ruolo di annuncio, di evangelizzazione e di trasmissione della fede – ha aggiunto – in un altro momento la nuova evangelizzazione interroga da vicino le pratiche attraverso le quali trasmette la fede e quindi anche la catechesi. Lo scenario ovviamente di farà sempre più locale e nostro, ovvero italiano”. Per Bressan inoltre, l’iniziazione cristiana è un processo di evangelizzazione e l’universo familiare deve essere luogo privilegiato e promettente di Educazione e di Evangelizzazione”.
Nella seconda giornata sono stati organizzati quattro laboratori di studio sui seguenti temi:
1. “Nuova evangelizzazione e comunità cristiana”. E’ emersa la necessità di una formazione permanente da parte del Clero e di tutta la comunità per potere più efficacemente proporre una catechesi che si incarni nella realtà. L’esperienza personale di Dio deve essere liberante, tale che liberi il cristiano da certi climi di paura. La pastorale deve essere cristocentrica tendente all’essenziale. Al centro deve sempre esserci la Parola.
2. “Nuova evangelizzazione e iniziazione cristiana”. Occorre un serio discernimento e proporre con coraggio una efficace pastorale dei sacramenti. Coinvolgere le famiglie nel percorso catechetico e della fede della comunità.
3. “Nuova evangelizzazione e catechesi”. Da un dato statistico è emerso che la formazione catechistica dal percorso di preparazione ai sacramenti di Iniziazione cristiana, diminuisce via, via che viene proposta agli adulti. Il messaggio da proporre deve passare attraverso diverse categorie e principalmente attraverso il linguaggio dell’amore e delle nuove tecnologie.
4. “Nuova evangelizzazione come primo annuncio”. Si deve sapere cosa annunciare e avere l’umiltà nel proporre un messaggio evangelico che parta da Cristo, eliminando categorie superate. Si deve agire sia nei confronti dei non battezzanti, sia di quelli che hanno una fede sopita. Importante l’esperienza dei giovani che in diocesi evangelizzano il sabato sera. La chiesa deve liberarsi di certi orpelli che ne frenano la sua azione.
5. “Nuova evangelizzazione e compito educativo”. Il soggetto parrocchia ha capacità di presenziare ad eventi anche civili e scolastiche, tuttavia risulta introversa, in posizioni difensive e frammentarie. Occorre valorizzare l’esperienza dell’insegnamento della Religione cattolica e non disgiungere la proposta antropologica. I nodi problematici sono la crisi di paternità in una società liquida che non educa. I ragazzi sono bombardati da un mondo virtuale e da famiglie che non educano. Tra le opportunità in questa emergenza educativa trovare persone più docili che possano proporre il Vangelo dell’amore.
Nell’ultima sessione, don Bressan ha focalizzato la sua riflessione sul tema: “Nuova Evangelizzazione e riforma della Chiesa. Quale forma ecclesiae per quale annuncio del Vangelo”. “È molto interessante mettere in relazione questa osservazione di Papa Benedetto XVI con testi quali LG 8 e DV 7 ha riferito – La Chiesa scopre la capacità operazionistica delle sue strutture e nello stesso momento ne inibisce il funzionamento? Papa Benedetto XVI definisce così l’auto-secolarizzazione della Chiesa: è la Chiesa stessa ad auto-inibire i propri processi di trasmissione della fede, proprio in seguito al venire meno di una sua concreta esperienza, a fronte dell’impressione che gli strumenti linguistici e culturali attraverso i quali la viviamo e la celebriamo non funzionano più, vengono ritenuti obsoleti e inefficaci in rapporto al fine loro assegnato. In questo quadro assume nuova luce anche il tema della prossima Assemblea Sinodale: un Sinodo immaginato per la riforma della Chiesa, una riforma strutturale perché anzitutto spirituale? Lapidarie al riguardo sono le parole del card. Kasper: “può evangelizzare solo una Chiesa che è evangelizzata, una Chiesa che si preoccupa di rinnovarsi spiritualmente all’interno e all’esterno. […] Non si tratta di introdurre nuove organizzazioni e istitu-zioni, elaborare nuovi piani, accordare nuovi finanziamenti, convocare nuove assemblee e simposi, organizzare nuove iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Sono tutte cose che abbiamo già in abbondanza. […] La nuova evangelizzazione è soprattutto un compito e una sfida spirituale; è un compito di cristiani che perseguono la santità. Le ricette liberali sono controproducenti » (W. KASPER, « Tornare al primo annuncio”, Il Regno. Documenti (54) 2009 336-343).
Intervista a don Luca Bressan

NOVITÀ DIOCESIPA
1. Solennità del Corpus Domini, le celebrazioni a Palermo e nei paesi

Domenica 10 giugno 2012, per la Città di Palermo la Solennità del Corpus Domini si svolgerà nella Chiesa di San Domenico. Il solenne Pontificale sarà presieduto dall’Arcivescovo, il cardinale Paolo Romeo alle ore 11. Nel pomeriggio alle ore 19.30 la celebrazione dei Secondi Vespri e a seguire la Processione Eucaristica che dalla Chiesa di San Domenico muoverà per via Roma, corso Vittorio Emanuele e il Piano della Cattedrale dove il Cardinale pronuncerà il suo discorso alla Città.
Nel pomeriggio, per consentire ai fedeli di partecipare alla solenne processione, nelle parrocchie non saranno celebrate sante Messe. Nei giorni che hanno preceduto la solennità del Corpus Domini, i parroci hanno organizzato diversi momenti di preghiera nei territori parrocchiali. E’ il caso di Bagheria, Villabate, Ficarazzi, Marineo, Ventimiglia di Sicilia, Misilmeri, dove si sono tenute celebrazioni e processioni Eucaristiche molto partecipate da parte dei fedeli.

2. Don Todaro e don Stabile commentano il Vangelo domenicale su Tele scout Europa e Tele One
“La Parola alla Parola” è il titolo della trasmissione televisiva in onda sull’emittente diocesana Tele Scout Europa” tenuta da don Antonio Todaro, vicario Episcopale del VI Vicariato che si avvale della collaborazione di Mario Sedia. La trasmissione va in onda il sabato alle ore 16 e la domenica alle ore 10.30 e può essere scaricata in podcast dal sito www.tsetv.it
Don Francesco Stabile conduce una trasmissione televisiva settimanale analoga su Tele One: “Vangelo per noi” che va in onda il sabato alle 14, alle 20.30 e alle 23 e la domenica alle 14.

3. Si parla dei riti della riconciliazione al corso di Storia dell’Arte Medievale promosso da SiciliAntica
Nuova lezione del Corso di Storia dell’Arte Medievale organizzato dall’Associazione SiciliAntica in collaborazione con la Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo. L’incontro, che si terrà venerdì 8 giugno 2012 alle ore 16,30 presso il Centro Scolastico Altavilla in via Principe di Belmonte, 105 a Palermo, affronterà il tema I riti della riconciliazione in età medievale e sarà tenuto da Pietro Sorci  o.f.m.,  Docente  di Liturgia presso la Facoltà Teologica “S. Giovanni Evangelista” di Palermo. A coordinare l’incontro Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale di SiciliAntica. Domenica 10 giugno è prevista invece la visita al castello di Mussomeli e a Castronovo di Sicilia.
Il corso di storia dell’arte nell’età medievale in Sicilia organizzato da SiciliAntica si inserisce in uno scenario storico caratterizzato innanzitutto dalla presenza dei dinasti normanni. Dopo le conquiste realizzate nelle regioni  dell’Italia meridionale i Normanni infatti procedono alla conquista della Sicilia dando un’impronta particolare  ad  una serie di situazioni   frammentate e culturalmente molto variegate. In questa realtà molto varia  spiccano  la forte tradizione bizantina  e la presenza islamica. Il compito di Ruggero prima e  successivamente di Guglielmo I e di Guglielmo II è quello di provvedere alla progressiva e completa riconfigurazione in senso latino dell’organizzazione ecclesiastica. Con Enrico VI di Svevia e soprattutto poi con Federico II si assiste  una grande fioritura artistica, all’espansione di una importante stagione  di grande respiro e di notevole qualità. Alla fine del Corso verrà rilasciato agli iscritti un attestato di partecipazione. Per informazioni: Tel. 346.8241076. Email: palermo@siciliantica.it

4. Incontro della Commissione di Pastorale Familiare
Sabato 9  giugno 2012, alle ore 16.30, presso il salone parrocchiale della chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù in via Filippo Parlatore a Palermo, avrà luogo un incontro della Commissione di Pastorale Familiare per programmare le attività del prossimo anno 2012/2013. nel corso dell’incontro sarà affrontato anche il tema della Pastorale diocesana dei separati e  divorziati, gli incontri – Assemblee nei vicariati per preparare il calendario degli itinerari di preparazione alle nozze e gli incontri di formazione in collaborazione con la Pastorale della Salute e con la Pastorale del lavoro.

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. A Palermo la mostra itinerante sull’Eucaristia “Oggi devo fermarmi a casa tua” 

A Palazzo Bonocore, in piazza Pretoria, fino al 17 giugno 2012, la mostra itinerante “Oggi devo fermarmi a casa tua. L’Eucaristia, la grazia di un incontro imprevedibile”.
La mostra – ideata e prodotta da Itaca con il sostegno del Gruppo bancario Credito Valtellinese – illustra in 36 pannelli, corredati di testi e di un ricco apparato iconografico, l’importanza del mistero eucaristico per la storia, la vita e la fede dell’uomo.
Il percorso della mostra è articolato in quattro sezioni attraverso le quali si rivela la radicale necessità che l’uomo ha dell’Eucaristia. Alla fame e alle sete dell’uomo, che non si esaurisce nel cibo, cui pure Dio provvede prima con la manna poi con i pani e i pesci, Dio risponde con il dono di sé stesso: «Io sono il pane della vita». Dono che esalta la libertà dell’uomo che è messo di fronte ad una alternativa radicale: seguire sé stesso accontentandosi dei pani e dei pesci, oppure accettare di nutrirsi del Suo corpo e del Suo sangue, come sorgente di una vita nuova. L’ultima sezione sottolinea il permanere di Gesù nella Chiesa e nel segno dell’Eucaristia, che è l’invito che in ogni tempo Gesù continua a ripetere ad ogni uomo: “Oggi devo venire a casa tua”. Un invito che in tempi di confusione e di smarrimento risuona particolarmente attuale.
Palazzo Bonocore sarà aperto nei giorni feriali dalle ore 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 20; nei festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 22. L’ingresso è libero.
Le visite guidate sono gratuite e prenotabili ai seguenti recapiti: tel. 327/3579237 Email: mostra.eucarestiapa@gmail.com – www.ilsentieropa.it

2. Celebrazioni nel 60° anniversario della Parrocchia San Girolamo in Mondello
Tante iniziative sono state realizzate in occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario della Parrocchia San Girolamo in Mondello. Nel programma catechesi sulla Dedicazione dell’Altare e della Chiesa a cura di don Giosuè Lo Bue, la solenne celebrazione Eucaristica di ringraziamento e del 5° anniversario sacerdotale di don Antonino Bruno, durante la quale sono state esposte le reliquie del Beato Francesco Spoto e di Santa Rosalia che sabato scorso, nel giorno della Dedicazione dell’Altare e della Chiesa, sono state poste sotto l’altare. E poi la Mostra fotografica sulla Parrocchia e l’esposizione di disegni realizzati dai bambini della scuola elementare Francesco Riso di Mondello (Presso il Baglio Pedone).
Oggi, giovedì 7 giugno il programma prevede alle 11 un incontro sulla storia della Parrocchia con i bambini della Scuola Francesco Riso e la visita della Mostra fotografica. Alle 19 la Santa Messa presieduta da mons. Filippo Sarullo che presenterà la figura di Santa Rosalia. Domani venerdì 8 giugno alle 18 l’Adorazione Eucaristica, alle 19 la celebrazione Eucaristica di ringraziamento nel 10° anniversario sacerdotale di don Giuseppe Li Calsi e sabato 9 giugno alle 18.30 la solenne celebrazione di Dedicazione dell’Altare e della Chiesa parrocchiale presieduta dal Card. Paolo Romeo. Quindi presso il Baglio Pedone dalle ore 17.30 alle 22 la Mostra fotografica sulla Parrocchia ed esposizione di disegni realizzati dai bambini della scuola  elementare Francesco Riso di Mondello.

3. Solidarietà internazionale. Progetto ARGO III Palermo – Georgia
Il Ministero degli Esteri italiano ha finanziato un progetto di accoglienza che permetterà di accogliere in Sicilia questa estate per il periodo di un mese, dal 10 luglio all’11 agosto 2012, un gruppo di circa 20-30 bambini tra i 10 e i 14 anni provenienti da famiglie di sfollati a causa del conflitto russo-georgiano dell’agosto 2008.
L’iniziativa, che prende il nome di “Argo III”, mira a ripetere in piccolo la straordinaria storia di accoglienza delle centinaia di ragazzi sfollati dall’Abkhazia in Georgia che, a partire dagli anni ’90, sono stati accolti per ripetuti soggiorni estivi da famiglie siciliane. In moltissimi casi l’esperienza siciliana rappresentò per quei ragazzi un’opportunità unica per sollevarsi dal difficile contesto del dopoguerra, imparare una nuova lingua e sviluppare legami affettivi che durano ancora oggi. Il “Laboratorio per l’Innovazione di Palermo”, responsabile dell’attuazione del progetto, si sta occupando in questi giorni di organizzare i soggiorni e individuare le famiglie siciliane di accoglienza. Il progetto coprirà le spese di viaggio, assicurazione, accompagnamento mentre le famiglie ospitanti daranno vitto e alloggio.
Per chi altri volesse aderire all’iniziativa dando ospitalità è possibile segnalare la propria disponibilità contattando il Laboratorio per l’Innovazione allo 091/225971 o visitando il sito web www.progettoargo.com

4. A Termini Imerese dell’itinerario mensile di preghiera e spiritualità francescana clariana
Giovedì 14 giugno 2012, nell’ambito dell’itinerario mensile di preghiera e spiritualità francescana clariana “Per conoscere Chiara” che si svolge presso il monastero di Termini Imerese alle ore 17 si svolgerà l’Adorazione Eucaristica e a seguire il Vespro. Alle ore 18 fra Tonino Bono ofm, Assistente Federale delle Clarisse di Sicilia terrà una conferenza sul tema: “Dentro il mistero d’Amore: Chiara donna eucaristica”.

5. Al Museo diocesano di Monreale “Sicilia ritrovata arti decorative dai musei vaticani e dalla santa casa di Loreto”
La Mostra “Sicilia ritrovata. Arti decorative dai Musei Vaticani e dalla Santa Casa di Loreto” 7 Giugno – 7 Settembre 2012, curata da Antonio Paolucci e da Maria Concetta di Natale, prevede l’esposizione, nella Cappella di San Placido, all’interno del Museo Diocesano di Monreale, delle opere d’oreficeria siciliana presenti nelle collezioni dei Musei Vaticani e del Museo della Santa Casa di Loreto. Si tratta di un’occasione di grande rilievo e prestigio. I manufatti da esporre – autentici capi d’opera prodotti dalle migliori botteghe dell’isola nel corso dei secoli – non sono mai stati visti in Sicilia. L’iniziativa nasce da una collaborazione fra i Musei Vaticani, la Santa Casa di Loreto e il Museo Diocesano di Monreale, sostenuta e condivisa dall’Assessorato regionale dei Beni culturali, Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, e dall’Università di Palermo, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Studi culturali Arti Storia e Comunicazioni e l'Osservatorio per le Arti decorative in Italia “Maria Accascina”. Nella attività scientifica e organizzativa l’Amministrazione regionale è rappresentata dal Soprintendente di Palermo, Gaetano Gullo.
La mostra Sicilia Ritrovata. Arti decorative dai Musei Vaticani e dalla Santa Casa di Loreto, espone per la prima volta in Sicilia opere d’arte presenti nelle collezioni dei Musei Vaticani realizzate da maestranze siciliane. Due sono gli importanti raggruppamenti stilistici corrispondenti ad altrettanti momenti dell’oreficeria siciliana: un nucleo medievale, espressivo della ricchezza culturale normanna, e un nucleo “moderno”, esplicativo della ricchezza formale delle arti per la liturgia nel barocco isolano. Tale scelta è il risultato di un lavoro congiunto tra la Direzione del Museo Diocesano di Monreale e quella dei Musei Vaticani, unitamente ai suoi Reparti di Arti decorative e di Antichità cristiane, rispettivamente curati da Guido Cornini e Umberto Utro.
La mostra è anche occasione per presentare al pubblico il pregiato corredo d’altare della Santa Casa di Loreto, il cui Museo è diretto da Sr. Luigia Busàni, recentemente oggetto di accurato restauro presso i Laboratori dei Musei Vaticani, gentilmente concesso in esclusiva al Museo Diocesano di Monreale per la fruizione delle preziose suppellettili in corallo e rame dorato realizzate dalle abili maestranze trapanesi del Seicento. 
Le opere d’arte raccontano le storie delle maestranze che le hanno realizzate, facendo rivivere il contesto storico-artistico in cui sono nate e offrendo un’interessante sintesi di alcuni momenti socio-culturali che nei secoli hanno investito l’isola. 
L’esposizione intende costituire un ulteriore momento di valorizzazione del Museo Diocesano di Monreale, inaugurato il 13 aprile 2011, grazie alla fattiva collaborazione tra l'Arcidiocesi di Monreale e la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Palermo, nella felice circostanza del 75° genetliaco di Mons. Salvatore Di Cristina, Arcivescovo di Monreale, che ha fortemente sostenuto l’apertura al pubblico del Museo Diocesano.

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. A San Martino delle Scale corso di Canto Gregoriano

E’ giunto alla VIII Edizione il corso di Canto Gregoriano che si svolge dal 18 al 22 luglio 2012 nell’Abbazia Benedettina, San Martino delle Scale (PA).
L’Abbazia di San Martino delle Scale e l’Associazione Musicale Coro Cum Iubilo, organizzano dalle ore 9 di mercoledì 18 alle ore 13 di domenica 22 luglio 2012 l’ottavo Corso di canto gregoriano che si terrà presso i locali dell'Abbazia, Piazza Platani, 3 – San Martino delle Scale, Monreale (PA) e che sarà tenuto dai docenti Alberto Turco, Letizia Butterin, Giovanni Scalici, Valeria Trapani.
Il corso base è essenzialmente una iniziazione allo studio del canto gregoriano. Di esso verranno offerti gli elementi fondamentali di lettura (testo e melodia) e di interpretazione ritmica. Non è richiesta pertanto una specifica preparazione di base. Il corso avanzato ed il corso di perfezionamento prevedono conoscenze di base già acquisite (vedi i programmi dei relativi corsi) e approfondiscono l'interpretazione dei neumi plurisonici. Tutti i livelli sono rivolti a direttori di coro, animatori liturgici, cantanti, coristi, organisti, appassionati di canto gregoriano e a tutti coloro che vogliono approfondire le conoscenze sull'argomento.
Il corso, che prevede trentadue ore di lezione, può essere riconosciuto in crediti formativi presso le Istituzioni di Alta Cultura (trienni e bienni specialistici) come attività a libera scelta dello studente (Seminariale o di Stage). 
Disponibilità di vitto e/o alloggio presso l'Abbazia. In convenzione: La locanda del graal, ristorante, pizzeria, bed & breakfast, hotel, pensione. Via Cardinale Dusmet, 9 – 90046 San Martino delle Scale, Monreale (PA). 
I partecipanti al corso sono invitati a provvedere alla propria sistemazione telefonando a Giovanni Scalici – Cell. 328 8871225.
Pieghevole e scheda iscrizione: http://www.corocumiubilo.it/public/news/2822012174637a.pdf
Info: Giovanni Scalici – Cell. 328/8871225 – Email: giovanniscalici@inwind.it – Ass. Mus. Coro Cum Iubilo – Tel. 091 430302 www.corocumiubilo.it – Email: info@corocumiubilo.it –http://www.facebook.com/pages/Coro-CumIubilo/141957602497

2. Mostra dell'artigianato occasionale
Domenica 10 giugno, dalle ore 10 alle ore 20 presso il Punto Incontro Giovani nel complesso di Padre Messina al Foro Italico mostra “dell'artigianato occasionale”. L’iniziativa è stata organzzata per consentire ad alcuni creativi di farsi conoscere. Per conoscere le modalità di partecipazione contattare: Ass. di Promozione sociale ASPERA Alessia Rotolo 320/9716758 – Rosita Marchese 388/1149057.

3. A Caccamo giornate di lettura e di studio della Scrittura, di confronto fraterno, di contemplazione della natura
Dal 22 al 27 agosto, a Caccamo, giovani e meno giovani, famiglie e single, potranno condividere giornate di lettura e di studio della Scrittura, di confronto fraterno, di contemplazione della natura, di riposo ma, anche, di sano divertimento.
“Se non sei interessato, ti chiedo di accompagnare la nostra esperienza con la preghiera – spiega l’organizzatore Andrea Sannasardo, docente presso la Scuola teologica di base – se, invece, sei interessato o pensi che qualcuno di tua conoscenza possa essere interessato, fammi sapere (possibilmente entro il 15 giugno). Puoi contattarmi via mail o anche al cellulare 327/0009489”.