“Non amiamo a parole ma con i fatti” è il tema della Giornata del Padre Nostro che si svolgerà venerdì 26 gennaio 2018, alle ore 18, presso la Parrocchia “Mater ecclesiae” di viale Francia, Palermo, guidata da mons. Raffaele Mangano. La giornata promossa dall’Ufficio Ecumenismo della CEI è organizzata dal Movimento “Presenza del Vangelo” e dall’Ufficio pastorale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.
La giornata del Padre nostro è nata da un desiderio di unità, dalla constatazione che molte cose ci dividono e che qualcuna a volte ci unisce. Ma che cosa di veramente valido e durevole ci unisce? Gli uomini hanno nostalgia della loro fraternità, ma non c’è fraternità senza paternità. Fu proprio nel 1962 che il Movimento “Presenza del Vangelo” (allora Crociata del Vangelo) ha pensato che dire insieme “Padre!” avrebbe potuto unirci. Avremmo trovato il consenso – pensavamo – dei cristiani di qualunque confessione e di tutti coloro che cercano con cuore sincero Dio, che si sentono chiamati dal loro “destino di figli” ad invocare lo stesso Padre e ha farlo con le parole che ci ha affidato Gesù. Da allora, i membri del Movimento hanno cercato di approfondire la preghiera del Signore, e si è celebrata, ogni anno a livello diocesano, e molte volte a livello mondiale la “Giornata del Padre Nostro” in comunione con le Chiese sorelle. Nella persona di Lia Cerrito, appassionata missionaria del “Padre nostro”, ritornata alla casa del Padre il 1 Aprile del 1999, questa iniziativa ha avuto un largo respiro ecumenico, prima di morire ha consegnato nelle mani di San Giovanni Paolo II la richiesta di poter celebrare a livello ecclesiale una giornata mondiale del “Padre Nostro”, affinché tutti gli uomini si uniscano nella conoscenza, nella invocazione, nell’amore del Padre comune e in Lui si riconoscano e si amino come fratelli. Il Movimento cerca, tra tante voci, fra tante proposte, un piccolo spazio, una occasione per ricordare, riscoprire, puntualizzare, proclamare la nostra fede, vivere un momento di comunione, di respiro ecumenico, assumere degli impegni e portarsi tutto questo nella vita di ogni giorno. Il termine “pane quotidiano”, in un pianeta dove milioni di persone soffrono la fame quotidiana, colpisce il cuore. Il pane è la vita dell’uomo, nel suo oggi, nel suo spessore storico, infrastrutturale, biologico, sociale e sempre minacciata. Essa, la vita, non preoccupa soltanto l’uomo, interessa anche e soprattutto Dio, perciò diventa materia di preghiera, di supplica. Si tratta di prendere coscienza che “Dio ha destinato la terra e tutto quello che essa contiene, all’uso di tutti gli uomini e popoli, e pertanto i beni creati debbono, secondo un equo criterio, essere partecipati a tutti” (cf G. et S. 69). Il “pane” è alimento, vestito, casa, cultura, salute, “pane non è per la sopravvivenza, ma per la crescita dell’uomo in tutte le sue dimensioni fisiche, intellettuali, spirituali e morali” (cfr PP. 6). Saziarsi di tutte queste accezioni di pane è poter affermare ed esprimere la propria dignità di persona umana e di figli di Dio.
Dal sito del Movimento e dell’Ufficio Ecumenismo della CEI si può scaricare la liturgia.
Info: Presenza del Vangelo – via Chiarandà, 7 – 90125 Palermo tel. 091/445496 – 336/548935
E-mail: presenzadelvangelo@libero.it – Sito web: www.presenzadelvangelo.it