“Il luogo del festino è nel cuore e se lo celebriamo bene, abbatte ogni barriera, come Rosalia che ha vinto ogni distanza anche dello spazio e continua ad essere presente nella sua città scendendo da monte Pellegrino per aprire all’amore dell’altro”. Lo ha dichiarato stamani, l’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice, in sala Filangeri, in occasione della presentazione del programma del 396° Festino in onore di Santa Rosalia.
Presenti all’annuale appuntamento anche il Vicario generale, mons. Giuseppe Oliveri, il Parroco della Cattedrale, mons. Filippo Sarullo, sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’Assessore alle Culture, Adham Darawhsa, nonché i partner istituzionali e tecnici coinvolti nelle iniziative.
Il Festino anche quest’anno ci sarà, manca soltanto la processione dell’Urna argentea contenente i resti della “Santuzza” per le imposizioni dovute all’emergenza sanitaria e sarà un Festino sospeso.
Il Festino di quest’anno – ha aggiunto Lorefice – sarà cioè il più spirituale che abbia mai vissuto la città. L’augurio è che non sia un momento di alienazione, ma un’occasione di incontro, dove si abbattono le barriere”.
La sera del 14 luglio, alle 22 andrà in onda contemporaneamente su diverse emittenti televisive locali e nazionali un film “Palermo Sospesa – il Festino che non c’è” la cui realizzazione è stata affidata alla sezione siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia, la cui direttrice artistica Costanza Quatriglio curerà la regia.
Le manifestazioni religiose, illustrate dal Parroco della Cattedrale, mons. Filippo Sarullo, sono caratterizzate dall’assenza della tradizionale messa a Palazzo di città che sarà sostituita da un momento di “Affidamento della città alla Santa” che si svolgerà nella cappella di Santa Rosalia a Palazzo delle Aquile il 13 luglio alle ore 11 e della processione che sarà sostituita dai Solenni Vespri Pontificali alle ore 19.30 sul sagrato della Cattedrale dall’Arcivescovo che al termine darà l’atteso “Messaggio alla Città”. Il 15 luglio alle ore 19, il solenne pontificale sempre sul sagrato della Cattedrale con Benedizione Papale e annessa Indulgenza plenaria.