Finito il tempo del “fai da te” per gli esorcisti. Adesso nell’azione liturgica, quanti svolgono questo delicato e prezioso ministero, a seguito dell’emanazione delle “Linee guida per il ministero dell’esorcismo, alla luce del rituale vigente”, debbono uniformarsi alle nuove direttive internazionali. Se è parlato nel corso di formazione annuale per gli esorcisti di Sicilia organizzato dal Centro regionale “Giovanni Paolo II” e svoltosi a Poggio San Francesco.
“Non si tratta di una summa di tutto il sapere relativo al nostro ministero di esorcisti – afferma fra Benigno – i singoli punti trattati non si pretende che siano esposti esaurientemente, ma, si spera, solo sufficiente. Intanto sono uno strumento idoneo affinché i sacerdoti esorcisti, nell’esercizio del loro munus, evitino prassi o metodi non corrispondenti alle norme con le quali la Chiesa regola il ministero dell’esorcista dato. L’esorcista non può procedere a proprio arbitrio, dal momento che opera nel quadro di una missione ufficiale che lo rende in qualche modo rappresentante di Cristo e della Chiesa”.
Le linee guida redatte dall’associazione internazionale esorcisti e pubblicate dalle Edizioni Messaggero di Padova, sono state sottoposte all’analisi dottrinale della Congregazione per il clero e, tramite essa, della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti e della Congregazione per la Dottrina della fede. Ed hanno l’imprimatur del vicariato di Roma.
“Il testo è un punto di riferimento ben preciso a chi esercita il ministero – aggiunge fra Benigno Palilla – come anche a chi è chiamato a fare discernimento prima di indirizzare, se necessario, una persona da un esorcista”.