Educare i giovani alla Giustizia e alla Pace, un comune impegno

L’OPINIONE DI… Giovanni Perrone

  • Educare i giovani alla Giustizia e alla Pace, un comune impegno

IN PRIMO PIANO

  • Epifania, Festa dei popoli

NOVITÀ DIOCESIPA

  • Percorso di formazione al Ministero della Carità 2011/2012
  • L’Arcivescovo incontra gli amministratori della Provincia e comunali
  • Mons. Raffaele Mangano, Amministratore della Parrocchia S. Ferdinando Re in Ustica

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

  • Presepe vivente a Termini Imerese
  • Nella Parrocchia Mater Misericordiae incontro per persone in situazione di separazione, divorzio e nuova unione
  • Convegno Regionale CISM – USMI – CIIS

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

  • L’Epifania dei poveri all’Antica Focacceria San Francesco 

NOTIZIE DALLA CHIESA

  • Il Papa annuncia la nomina di 22 nuovi cardinali: tra loro anche l’Arcivescovo di Firenze Betori

L’OPINIONE DI… Giovanni Perrone
1. Educare i giovani alla Giustizia e alla Pace, un comune impegno

Il messaggio di Benedetto XVI in occasione dalla XVI Giornata Mondiale per la Pace, celebratasi, come tradizione, il primo gennaio, ha una chiara prospettiva educativa. Coinvolge tutti, ma in particolare, coloro che in vario modo, hanno responsabilità nell’ambito educativo.   E’ un messaggio che manifesta  profonda fiducia nei giovani “nella convinzione che essi, con il loro entusiasmo e la loro spinta ideale, possono offrire una nuova speranza al mondo” e, pertanto, richiama l’esigenza di prestare adeguata attenzione alla realtà giovanile: “Essere attenti al mondo giovanile, saperlo ascoltare e valorizzare, non è solamente un’opportunità, ma un dovere primario di tutta la società, per la costruzione di un futuro di giustizia e di pace”. Si tratta, infatti “di comunicare ai giovani l’apprezzamento per il valore positivo della vita, suscitando in essi il desiderio di spenderla al servizio del Bene. E’un compito questo, in cui tutti siamo impegnati in prima persona”.
Non intendo riassumere il documento, che è ricco anche di stimoli operativi, ma evidenziare alcuni aspetti che potranno essere opportunamente approfonditi grazie ad un’attenta lettura del Messaggio, da svolgere in particolare nei luoghi istituzionalmente chiamati ad educare (famiglia, scuola, parrocchia, associazioni ecc.) per trarne spunti di discussione e riflessione e strategie progettuali. 
Il processo educativo viene visto come “l’avventura più affascinante e difficile della vita”. Perciò, “sono necessari autentici testimoni, e non meri dispensatori di regole e informazioni, testimoni che sappiano vedere più lontano degli altri, perché la loro vita abbraccia spazi più ampi”. E’ bella questa visione degli educatori come persone autentiche, dinamiche, lungimiranti, aperte alla vita e al mondo!
È richiamata la responsabilità della famiglia, “prima scuola ove si viene educati alla giustizia e alla pace”, comunità ove “i figli apprendono i valori  umani e cristiani  che consentono una convivenza costruttiva e pacifica, ove essi imparano la solidarietà tra le generazioni, il rispetto delle regole, il perdono e l’accoglienza dell’altro”.
Per quanto riguarda i responsabili delle istituzioni educative, il Papa li invita ad essere vigili: “veglino con grande senso di responsabilità affinché la dignità di ogni persona sia rispettata e valorizzata in ogni circostanza. Abbiano cura che ogni giovane possa scoprire la propria vocazione, accompagnandolo nel far fruttificare i doni che il Signore gli ha accordato”. Vigilanza, orientamento, accompagnamento e promozione sono aspetti essenziali del cammino educativo! E’ quanto mai opportuno ed attuale evidenziare questa profonda interrelazione tra la dignità umana,  l’impegno per la piena realizzazione della persona e la giustizia e la pace. 
Particolare attenzione è richiesta anche ai luoghi dell’educazione, spazi vivi e vivificanti ove ogni giovane possa maturare pienamente: “luogo di apertura al trascendente e agli altri, luogo di dialogo, di coesione e di ascolto, in cui il giovane si senta valorizzato nelle proprie potenzialità e ricchezze interiori, e impari ad apprezzare i fratelli”. Un ambiente che “insegni a gustare la gioia che scaturisce dal vivere giorno per giorno la carità e la compassione verso il prossimo e del partecipare attivamente alla costruzione di una società più umana e fraterna”. Ai politici viene richiesto di “aiutare concretamente le famiglie e le istituzioni educative ad esercitare il loro diritto-dovere di educare”. Anche i mezzi di comunicazione sono richiamati al senso di responsabilità perché sia valorizzata la dimensione educativa della loro attività. 
Non viene sottaciuto il protagonismo dei giovani, invitati alla coerenza, per “avere il coraggio di vivere prima di tutto essi stessi ciò che chiedono a coloro che li circondano” e “la forza di fare un uso buono e consapevole della libertà”. 
Benedetto XVI mette in risalto alcuni aspetti e percorsi specifici dell’educazione alla giustizia e alla pace. Anzitutto la centralità del retto uso della libertà nella promozione della giustizia e della pace “che richiedono il rispetto per se stessi e per l’altro, anche se lontano dal proprio modo di essere e di vivere. Da tale atteggiamento scaturiscono gli elementi senza i quali pace e giustizia rimangono parole prive di contenuto: la fiducia reciproca, la capacità di tessere un dialogo costruttivo, la possibilità del perdono, la carità reciproca, come pure la disponibilità al sacrificio”.
Per quanto riguarda la specifica educazione alla giustizia, il Papa sostiene la necessità di non separare il concetto di giustizia dalle sue radici trascendenti. Essa, infatti, è strettamente connessa alla visione integrale dell’uomo ed interagisce con la solidarietà e l’amore. “La città dell’uomo non è promossa solo da rapporti di diritti e di doveri, ma ancor più e ancor prima da relazioni di gratuità, di misericordia e di comunione”.
Frutto della giustizia ed effetto della carità è la pace. Essa è anzitutto dono di Dio, ma va costruita nella quotidianità; è una meta alla quale tutti e ciascuno dobbiamo aspirare. A proposito, i giovani vengono invitati a praticare assiduamente la fratellanza e “ad avere la pazienza e la tenacia di ricercare la giustizia e la pace, di coltivare il gusto per ciò che è giusto e vero, anche quando ciò può comportare sacrificio e andare controcorrente”. In tal senso gli adulti debbono saper essere testimoni veri testimoni di dialogo e cooperazione.
Infine, il pressante invito ad alzare gli occhi a Dio: “Non sono le ideologie che salvano il mondo, ma soltanto il volgersi al Dio vivente, garante della nostra libertà e di ciò che è veramente buono e vero”.
Il messaggio pontificio chiude con un appello ai giovani, “dono prezioso per la società” perché non si scoraggino e non si abbandonino a facili soluzioni, perché non abbiano timore “di impegnarsi, di affrontare la fatica e il sacrificio, di scegliere le vie che richiedono fedeltà e costanza, umiltà e dedizione. Vivete con fiducia la vostra giovinezza – afferma il Papa – Vivete quei profondi desideri che provate di felicità, di verità, di bellezza e di amore vero! Vivete intensamente questa stagione della vita così ricca e piena di entusiasmo”. Nel contempo gli adulti siamo chiamati a cooperare, con fiducia vero il futuro e verso le giovani generazioni, “per dare al nostro mondo un volto più umano e fraterno”, responsabilmente uniti nell’educare  i giovani alla giustizia e alla pace”.

IN PRIMO PIANO
1. Epifania, Festa dei popoli

Un paio di Magi musulmani portano i doni in una Cattedrale stracolma di caftani e acconciature floreali, dove per un giorno le differenze di razza, lingua e religione sembrano diluirsi nella gioia di vivere nella pace. E’ l’incantesimo della festa dei popoli, organizzata dall’Ufficio Migrantes della diocesi diretto da Mario Affronti e celebrata dal cardinale Paolo Romeo, che ha riunito per l’Epifania i rappresentanti dei cinque continenti davanti a Gesù Bambino nel segno della fratellanza. Canti in otto lingue, preghiere in 15 idiomi, abiti di ogni foggia e colore, pastori di varia nazionalità e tra le mani dell’arcivescovo un pastorale donato dai Lions di Termini Imerese e realizzato da Franco Tuccio con il legno di uno dei barcone naufragati a Lampedusa.
C’è la Palermo accogliente e multietnica sotto la volta della Cattedrale gremita di centinaia di immigrati, che hanno scelto il capoluogo siciliano per vivere e lavorare in pace. “Una sola famiglia umana” recita la corona di fiori portata da due giovani, un cingalese e un tamil, rappresentanti di due gruppi etnici che in passato per 34 anni hanno conosciuto la  guerra civile. La corona viene collocata nella cappella di Santa Rosalia per mettere tutti gli immigrati della città sotto la protezione della Santuzza. La corale interculturale “Arcobaleno di popoli”, guidata da padre Sergio Natoli, crea un clima di mondialità, sintetizzato da un mappamondo portato all’altare. Ci sono le ragazze che ondeggiano nella danza della pace, i bambini che distribuiscono fiori di carta, gli agnellini veri che scorrazzano per le navate, le famiglie delle varie etnie che consegnano i doni al cardinale Romeo visibilmente commosso e radioso per quel pezzetto di mondo riunito davanti a lui. Un momento adatto a richiamare tutti alla necessità di guardare al futuro con coraggio: “Alzati Palermo, alzati comunità ecclesiale e rivestiti di luce – afferma Romeo, nel giorno in cui compie 28 anni di episcopato, di cui 23 trascorsi in varie parti del mondo, dove i cristiani vivono condizioni di disagio – ricorda l’ausiliare monsignor Carmelo Cuttitta. “Nell’Epifania – aggiunge Romeo – Gesù si manifesta non solo ai suoi conterranei, ma si apre al mondo. Ci ricorda che la fraternità universale deve animare tutti i membri della comunità ecclesiale”. E guardando il suo nuovo pastorale, nato dal dolore e dalla disperazione di tanti migranti, aggiunge: “Questo ci ricorda che la nostra deve essere una città sempre aperta, un porto dove si viene a cercare e si trova rifugio”. E sembra proprio così osservando i tantissimi ospiti della missione Speranza e carità di Biagio Conte presenti in Cattedrale, i ragazzi dell’associazione Madre Serafina Farolfi che davanti all’ingresso mettono in scena il presepe vivente, cristiani e musulmani insieme. A chiudere il lungo corteo dell’offertorio i tre Magi: Mutin del Bangladesh e Pape del Senegal, musulmani, e Waldemar, cattolico polacco. Tre volti, tre storie, tre culture, che testimoniano un’integrazione e una convivenza possibili.

NOVITÀ DIOCESIPA
1. Percorso di formazione al Ministero della Carità 2011/2012

La Caritas diocesana ripropone, anche quest’anno, il Percorso di Formazione al Ministero della Carità come itinerario teorico-pratico per animatori della pastorale della carità. Il percorso si realizzerà nell’arco di tutto il 2012 e nella prospettiva del decentramento nel territorio, per un maggior coinvolgimento degli operatori e dei volontari dei Vicariati e delle Zone Pastorali.
Il Percorso di formazione si avvale dell’esperienza di animazione dell’équipe del Servizio Formazione della Caritas Diocesana, della sinergia e delle competenze di alcuni docenti della Facoltà Teologica “S. Giovanni Evangelista”, della Lumsa corso di laurea in Servizio Sociale “Santa Silvia”, come anche di altri esperti della nostra comunità diocesana e delle istituzioni civili della città.
La sede degli incontri è il punto “Incontro Giovani Padre Giovanni Messina” al Foro Italico – piazza Umberto I a Palermo, dove vengono svolte le lezioni, il lunedì, con cadenza settimanale, con tre ore pomeridiane, dalle ore 16 alle ore 19. La frequenza è obbligatoria e al termine dell’anno sarà rilasciato un attestato di partecipazione e di merito, la partecipazione è gratuita. Ci si può iscrivere telefonando e inviando un fax presso la segreteria dal lunedì al venerdì dalle ore 9  alle 14 telefax 091/327986, oppure compilando la scheda di iscrizione scaricabile dal sito della Caritas Diocesana ed inviandola tramite Email a:promozionec@caritaspalermo.it
La prolusione per l’Anno Pastorale 2011/2012 sarà tenuta da Salvatore Martinez, presidente Nazionale del “Rinnovamento nello Spirito”, martedì 17 gennaio 2011 alle ore 17.30 presso la Parrocchia Santa Caterina da Siena, Via dell’Airone, 18 (Borgo Ulivia) a Palermo.
Infoweb: www.caritaspalermo.it

2. L’Arcivescovo incontra gli amministratori della Provincia e comunali
Un incontro con gli amministratori della Provincia e dei 27 comuni dell’Arcidiocesi di Palermo è stato promosso dal cardinale Paolo Romeo e si svolgerà giovedì 12 gennaio 2012 nei locali del Ranchibile Don Bosco a Palermo alle ore 16.30. Mons. Arrigo Miglio presenterà il documento della Settimana sociale di Reggio Calabria. All’incontro prenderanno parte anche i parroci delle chiese Madrici dell’Arcidiocesi di Palermo.
“Oggi si assiste ad uno scollamento tra il mondo politico e i problemi reali della gente – spiega il cardinale – lo scopo dell’incontro è aprire un dialogo costruttivo con gli amministratori locali, perché si lascino interpellare dal Signore nel senso di responsabilità e per il perseguimento del bene comune”.

3. Mons. Raffaele Mangano, Amministratore della Parrocchia S. Ferdinando Re in Ustica 
Il Cardinale Arcivescovo Paolo Romeo con proprio decreto del 29 dicembre 2011, ha nominato mons. Raffaele Mangano, vicario Episcopale del V vicariato, Amministratore Parrocchiale della Parrocchia di San Ferdinando Re in Ustica. Con decreto del 30 dicembre 2011cha altresì nominato P. Andres Martinez Racionero LC, vicario Parrocchiale della stessa Parrocchia. Infine con decreto del 16 dicembre 2011 ha nominato don Carmelo Vicari, Assistente Ecclesiastico della Fraternità di “Comunione e Liberazione” per l’Arcidiocesi di Palermo.

4. Morta la suocera del diacono don Rosario Di Fazio
Dopo lunga sofferenza, è tornata alla Casa del Padre la suocera del diacono don Rosario Di Fazio. Le esequie saranno celebrate sabato 7 gennaio 2012, alle ore 11 nella Chiesa parrocchiale di Santo Stefano alla Zisa.

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. Presepe vivente a Termini Imerese

Fino a giorno 8 gennaio, si possono visitare presso il Convento di Termini Imerese, tutti i giorni dalle ore 17.30 alle 19.30 la Mostra dei Presepi, il Presepe animato e la Lotteria di Natale.
Da lunedì 9 gennaio, riprendono tutte le attività settimanali della Comunità S. Maria di Gesù – La Gancia di Termini Imerese.
Il programma prevede:
Lunedì ore 16.30 distribuzione viveri della Caritas Francescana, ore 18.00 incontro Fraternità Araldini,
Martedì ore 16.30 incontro del gruppo Rinnovamento nello Spirito, ore 18.30 incontro Fraternità Araldi;
Mercoledì ore 09.00 pulizia della Chiesa, ore 18.00 incontro Fraternità OFS (alle 17.30 Celebrazione del Vespro), ogni ultimo mercoledì del mese l’incontro si svolgerà al Monastero
Govedì ore 18.00 incontro Formandi OFS, ore 18.00 incontro di Discernimento Vocazionale Secolare;
Venerdì ore 16.30 distribuzione viveri della Caritas Francescana, ore 18.45 catechesi sulle letture della domenica, ore 21.00 incontro e prove di canto della Fraternità Gi. Fra.
sabato ore 16.30 incontro della Fraternità Gi. Fra., ore 17.30 incontro della Fraternità Gi. Fra. Adolescenti.

2. Nella Parrocchia Mater Misericordiae incontro per persone in situazione di separazione, divorzio e nuova unione
Lunedì 9 gennaio 2012 alle ore 21, presso il salone parrocchiale di Mater Misericordiae in Via Liguria 6 (ingresso alternativo in Via Empedocle Restivo 1 a Palermo, avrà luogo il primo incontro indirizzato alle persone in situazione di separazione, divorzio e nuova unione.

3. Convegno Regionale CISM – USMI – CIIS
“La Vita Consacrata oggi: alla scuola di Gesù Maestro” è il tema del Convegno Regionale CISM – USMI – CIIS che si svolgerà dal 24 al 26 febbraio 2011 all’Excelsior Palace hotel Via delle terme, 103—95024 Acireale (CT) tel.095.7688111. fax 095.605441. 
Il convegno regionale, promosso annualmente dalle segreterie congiunte CIIS USMI E CISM, è rivolto a tutti i consacrati e consacrate della Chiesa che è in Sicilia. Inoltre è aperto anche ai Vicari Episcopali per la Vita Consacrata. Esso si propone di offrire temi comuni di approfondimento sulla sull’identità della consacrazione speciale nella Chiesa e sulla unica missione di promuovere il Regno di Dio secon-do lo specifico del proprio carisma.
Quest’anno, in particolare, ci sembra opportuno di avviare una riflessione comune sull’educazione pren-dendo spunto dal programma decennale che la Chiesa italiana si propone “Educare alla vita Buona del Vangelo”.
Le adesioni devono pervenire entro il 12 gennaio 2012 – www.shr.it – Email: excelsiorpalace@shr.it
Info: Segreteria unitaria: Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori – Unione delle Superiore Maggiori d’Italia – Conferenza Italiana Istituti Secolari – Conferenza Italiana. Segretario CISM P. Turco G. 335/7490962 – Segretaria USMI Sr. Aleo A.: 349/2425246 – Segretaria CIIS Sig. Filomena: 347/0065088.

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. 
L’Epifania dei poveri all’Antica Focacceria San Francesco  
Con l’arrivo del nuovo anno continua l’iniziativa della Focacceria San Francesco della “Palermo dei Mercati”. Nella piazza antistante l’antica bottega, infatti, viene allestito ogni giorno, fino al prossimo 8 gennaio, dalle 12 alle 15, un vero e proprio mercato con la degustazione dei più tipici cibi di strada della città. “E' un trionfo di sapori – afferma Fabio Conticello, titolare, assieme al fratello Vincenzo dello storico locale, fondato nel 1834 – e palermitani e visitatori, numerosissimi in questi giorni nel capoluogo, vengono come aggrediti dai fumi delle stigghiole e della salsiccia arrosto, dalla bontà del polpo bollito, del pani ca meusa, delle panelle e dei cazzilli, dello sfincione, ma anche delle arancine, dell’insalata “vastasa”, della caponata, della pasta con le sarde e degli anelletti al forno, per finire con il cannolo siciliano e con i fichidindia; il tutto innaffiato da ottimo nero d’Avola”, continua lo stesso.                
Un’edizione particolare è in programma per la giornata dell’Epifania, in cui, come da centenaria tradizione, dalle 9 alle 11, verrà rinnovato l’appuntamento con gli indigenti della città, con “gli ospiti della Missione di Speranza e Carità, guidata da Biagio Conte, tra i clienti speciali da servire con attenzione particolare, ai quali si aggiungeranno, quest'anno gli ospiti, per lo più del Bangladesh e dell'area maghrebina, del Centro Astalli di piazza 40 Martiri di Palermo che si occupa, appunto, di garantire accoglienza ed assistenza agli immigrati”, conclude il titolare Conticello.  

NOTIZIE DALLA CHIESA
1. Il Papa annuncia la nomina di 22 nuovi cardinali: tra loro anche l’Arcivescovo di Firenze Betori

Ventidue nuovi cardinali saranno nominati da papa Benedetto XVI durante il prossimo Concistoro, fissato per il prossimo 18 febbraio. Lo ha annunciato stamattina il Santo Padre nel corso dell’Angelus della solennità dell’Epifania.
I nuovi porporati sono:
1. Mons. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli;
2. Mons. Manuel Monteiro De Castro, Penitenziere Maggiore;
3. Mons. Santos Abril Y Castelló, Arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore;
4. Mons. Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti;
5. Mons. Giuseppe Bertello, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato del medesimo Stato;
6. Mons. Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi;
7. Mons. João Braz De Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica;
8. Mons. Edwin Frederik O'brien, Pro-Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme;
9. Mons. Domenico Calcagno, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica;
10. Mons. Giuseppe Versaldi, Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede;
11. Sua Beatitudine George Alencherry, Arcivescovo Maggiore di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi (India);
12. Mons. Thomas Christopher Collins, Arcivescovo di Toronto (Canada);
13. Mons. Dominik Duka, Arcivescovo di Praha (Repubblica Ceca);
14. Mons. Willem Jacobus Eijk, Arcivescovo di Utrecht (Paesi Bassi);
15. Mons. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze (Italia);
16. Mons. Timothy Michael Dolan, Arcivescovo di New York (Stati Uniti d'America);
17. Mons. Rainer Maria Woelki, Arcivescovo di Berlin (Repubblica Federale di Germania);
18. Mons. John Tong Hon, Vescovo di Hong Kong (Repubblica Popolare Cinese);
“Ho deciso – ha proseguito Benedetto XVI – inoltre, di elevare alla dignità cardinalizia un venerato Presule, che svolge il suo ministero di Pastore e Padre di una Chiesa, e tre benemeriti Ecclesiastici, che si sono distinti per il loro impegno a servizio della Chiesa”.
I presuli in questione sono:
1. Sua Beatitudine Lucian Mureºan, Arcivescovo Maggiore di Fãgãraº e Alba Iulia dei Romeni (Romania);
2. Mons. Julien Ries, Sacerdote della Diocesi di Namur e Professore emerito di storia delle religioni presso l'Università Cattolica di Louvain;
3. P. Prosper Grech, O.S.A., Docente emerito di varie Università romane e Consultore presso la Congregazione per la Dottrina della Fede;
4. P. Karl Becker, S.I, Docente emerito della Pontificia Università Gregoriana, per lunghi anni Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede.
“I nuovi Cardinali provengono da varie parti del mondo e svolgono diversi ministeri a servizio della Santa Sede o a contatto diretto con i fedeli quali Padri e Pastori di Chiese particolari”, ha aggiunto il Pontefice.
“Vorrei invitare tutti a pregare per i nuovi eletti, chiedendo l’intercessione della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, affinché sappiano testimoniare sempre con coraggio e dedizione il loro amore per Cristo e per la sua Chiesa”, ha poi concluso il Santo Padre.