Convegno liturgico nazionale: La diocesi di Mazara del Vallo crea nuovi ponti d’accoglienza

IN PRIMO PIANO

  • Convegno liturgico nazionale: La diocesi di Mazara del Vallo crea nuovi ponti d’accoglienza

NOVITÀ DIOCESIPA

  • Settimana liturgica, card. Paolo Romeo: “La liturgia celebrata e visibile deve essere coerente con un generoso percorso interiore di conversione e di crescita”
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NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI 

  • I festeggiamenti liturgici a monte Pellegrino in onore di Santa Rosalia
  • Festeggiamenti in onore di Santa Rosalia nella Parrocchia di Santa Margherita al Marabitti
  • Fr. Mauro Johri riconfermato ministro generale dei Frati Minori Cappuccini

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

  • Ad Arcireale la beatificazione di padre Gabriele Allegra Ofm
  • Pellegrinaggio Diocesano al Santuario della Madonna delle lacrime

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1. Convegno liturgico nazionale: La diocesi di Mazara del Vallo crea nuovi ponti d’accoglienza

Oltre 400 partecipanti, 60 volontari, 14 relatori. Sono i numeri della 63° Settimana liturgica nazionale ospitata nella diocesi di Mazara del Vallo nel complesso Villa Favorita Hotel e Resort di Marsala. L’iniziativa è stata organizzata dal Centro Azione Liturgica nazionale, presieduto da mons. Felice di Molfetta, Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano.
“L’Anno liturgico: pellegrini nel tempo. Itinerario educativo alla sequela di Cristo” è il tema scelto per i lavori sul quale per cinque giorni relazioneranno docenti universitari, liturgisti, vescovi provenienti da tutta Italia. “Due termini del tema scelto – ha detto il Vescovo monsignor Domenico Mogavero – rappresentano la nostra Chiesa mazarese: pellegrini e itinerario, due parole che danno contezza di una Chiesa in cammino sull'esperienza di fede. Siamo certi che la Settimana sarà un’opportunità concreta di rilancio del nostro territorio. La Settimana quest’anno approda nella nostra Chiesa, sulle rive del Mediterraneo. Questo nostro mare, la cui centralità è ogni giorno di più evidenziata nella sua dimensione culturale, religiosa e socio-politica, chiede alle Chiese che sono in Italia, non solo a quelle delle regioni rivierasche, di costruire nuovi ponti di accoglienza, di dialogo e di solidarietà tra le Chiese e con i popoli delle sue sponde. Si delinea, infatti, l’urgenza di progettualità che siano espressione di un umanesimo cristiano amico dell’uomo che non può essere fermato dalla diversità etnica, culturale o religiosa e che deve restituire al mare nostrum la connotazione felicissima e suggestiva di mare di Dio, in quanto culla delle tre religioni monoteiste”.
Nella sua prolusione parlando dell’Anno liturgico come itinerario privilegiato di fede, così si è espresso il presidente del Cal mons. Felice di Molfetta. “A questo punto risaltano l’imprescindibile compito e grave responsabilità di tutti gli operatori pastorali e soprattutto di ogni pastore d’anime, che per primo deve essere persuaso, che l’educazione normale e più comune dei fedeli alla mentalità e allo spirito cristiano, deve avvenire attraverso il percorso dell’anno liturgico, con i ricorrenti appuntamenti delle domeniche e delle feste. Altresì, dovrà essere esattamente considerato questo il compito della Chiesa, che ha disposto gli avvenimenti della vita storica di Gesù come trama nell’ordito di un anno: “aperire mysteria”, come farebbe una mano di madre intenta a rompere il guscio delle noci per farne gustare il gheriglio ai propri figli. D’altronde, se aprire “ai fedeli i tesori della potenza e dei meriti del suo Signore” perché ne vengano a contatto con Cristo è il senso dell’anno liturgico, celebrare Cristo nel tempo vorrà dire allora frequentare Colui che è la chiave di lettura dell’intero progetto divino, dalla creazione alla sua ultima manifestazione gloriosa”.
I lavori della Settimana liturgica si possono seguire in diretta streaming sul sito: www.63settimanaliturgica.it
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NOVITÀ DIOCESIPA
1. Settimana liturgica, card. Paolo Romeo: “La liturgia celebrata e visibile deve essere coerente con un generoso percorso interiore di conversione e di crescita”

L’Arcivescovo di Palermo, il cardinale Paolo Romeo, ieri (28 aprile), ha presieduto l’Eucaristia nella memoria liturgica del santo vescovo Agostino, nella Chiesa madre “San Tommaso di Canterbury” di Marsala ed ha pronunciato la seguente omelia ai congressisti della 63° Settimana liturgica nazionale in corso di svolgimento nella diocesi di Mazara del Vallo.
“La splendente luminosità di questa Chiesa Madre lilibetana che accoglie più di mille anni di differenti culture, stili e passaggi dell’uomo, mi sembra ci faccia simbolicamente gustare la gioia del nostro convenire dalle diverse chiese particolari e del nostro ritrovarci attorno all’unica Mensa del Signore, a celebrarne la Pasqua.
Ma proprio a tal proposito, il santo vescovo Agostino, di cui oggi la Chiesa celebra la memoria liturgica, ricorda a me e a voi: “Se voi siete il corpo e le membra di Cristo, sulla mensa del Signore è posto il vostro mistero: voi ricevete il vostro mistero. A ciò che siete rispondete: Amen e rispondendo lo sottoscrivete. Ti si dice infatti: Corpo di Cristo, e tu rispondi Amen. Sii membro del Corpo di Cristo, perché il tuo Amen sia vero. […] Siate ciò che vedete e ricevete ciò che siete” (Sermo 272, PL 38,1247-48).
Anche questa sera, ci nutriamo, cioè del Corpo Eucaristico di Cristo per divenire e rimanere sempre più Corpo Mistico di Cristo, Chiesa che dell’Eucaristia si alimenta nella carità. 
Questi giorni siano un’occasione per dire il nostro “Amen” alla Chiesa, Corpo di Cristo, e per impegnarci – con la forza che discende dalla celebrazione dei Divini Misteri – a ripeterlo con fiducia e convinzione nei singoli ambiti pastorali a cui faremo ritorno.
La Parola di Dio proclamata oggi nella prima lettura ci ha fatto entrare nel contesto vivo di una comunità, quella di Tessalonica, che si poneva insistentemente alcune domande sulla manifestazione gloriosa del Signore Gesù. 
I Tessalonicesi avevano erroneamente capito che il ritorno di Cristo sarebbe stato immediato. Per questo alcuni vivevano un’attesa entusiastica ma, in fin dei conti, oziosa e deresponsabilizzante, altri creavano facili allarmismi  e diffondevano timori. 
Le risposte alla domanda sul tempo della parusia, sul “quando verrà il Signore”, costringono Paolo ad intervenire e a correggere con fermezza la sua comunità: “Vi preghiamo di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare … quasi che il giorno del Signore sia già presente. Nessuno vi inganni in alcun modo!”.
A chi è preoccupato circa il “quando”, Paolo risponde che il problema non sta tanto nel conoscere il momento della venuta finale di Cristo, quanto piuttosto nel vivere il tempo presente orientandolo a Cristo e alla sua manifestazione gloriosa, assumendo le responsabilità nella situazione concreta della comunità. Perché, in fondo, mascherata da tensione escatologica, la domanda sul “quando” può diventare alibi per una sterile fuga dalla realtà.
Paolo, allora, sente il dovere di rendere grazie a Dio perché i Tessalonicesi sono stati “scelti come primizia per la salvezza”, “chiamati per entrare in possesso della gloria”. Sottolinea loro che il presente che vivono è già un presente di grazia, un chairos, che è stato fecondato “per mezzo dello Spirito santificatore e della fede nella verità”. Un presente già ricolmo di salvezza perché decisamente orientato verso la pienezza di Cristo: un vero e proprio pellegrinaggio che è realmente fecondo se si lega il tempo che scorre non tanto alla domanda del “quando”, quanto a quella del “come”.
Il poeta e mistico tedesco Silesius (Johann Scheffler, 1624/1677) provocatoriamente affermava che “il tempo è più nobile di mille eternità”. L’orientamento escatologico della propria esistenza segnata dalla ricchezza della chiamata ricevuta in vista della promessa di “una consolazione eterna e una buona speranza”, rimanda alla domanda prioritaria sulla nobiltà del presente, e il credente ha da chiedersi “come” vive il tempo che gli è stato donato come chairos di conversione e di salvezza, al di là di facili entusiasmi o di “pie fughe” dal mondo, come le definiva Dietrich Bonhoeffer. Così la “tensione al quando” diviene più propriamente “attenzione al come”, e ogni semplicistica evasione dal tempo che scorre viene vinta dall’attenzione alla qualità del presente, specie nella carità operosa, il mandato di Gesù Cristo sul quale il nostro tempo sarà giudicato alla fine dei tempi.
Tocca a questa domanda del “come” relativa al tempo anche il tema di questa 63a edizione della Settimana Liturgica Nazionale dal titolo “L’Anno liturgico: pellegrini nel tempo”. Una riflessione che, ancora una volta, prende le mosse a partire dagli “Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010/2020” che – ribadendo gli Orientamenti del decennio precedente – vedono la liturgia come “scuola permanente di formazione attorno al Signore risorto, ‘luogo educativo e rivelativo’ in cui la fede prende forma e viene trasmessa” (n. 49).
Il lodevole convergere di studiosi ed esperti per riflettere e confrontarsi insieme sull’anno liturgico può fornire un prezioso contributo intra ed extraecclesiale per rispondere alle percezioni sempre più diffuse, nell’attuale contesto socio-antropologico. Il tempo si avverte eccessivamente “frammentato”, a volte contratto pericolosamente in un susseguirsi di “attimi fuggenti” fra di loro non connessi, altre volte sterilmente dilatato in un flusso neutro, svuotato di senso, che nulla ha da dire all’esistenza umana.
Ci si accorge che il tempo diviene sempre più manchevole di quel principio di unità che – come categoria dinamica – soltanto un orientamento può fornirgli. L’anno liturgico, strutturato a partire dal mistero pasquale di Cristo e orientato al compimento di tale Pasqua nel discepolo, può davvero essere riscoperto come un importante locus theologicus nel quale l’homo viator scopre di essere pellegrino verso una meta da raggiungere nel compimento del Regno, e – al pari dei credenti della comunità di Tessalonica – è invitato a riacquistare il senso della responsabilità del presente.
Uno dei padri del Movimento liturgico, Dom Prospero Gueranger, ben a ragione affermava: “Se la Chiesa rinnova ogni anno la sua giovinezza, ‘come l’aquila’ (Sal 102) è perché, mediante il Ciclo liturgico, essa è visitata dal suo mistico Sposo secondo i suoi bisogni” (L’anno liturgico, Introduzione generale). La scansione del tempo ciclico dell’anno liturgico, lo sappiamo bene,  non è mera ripetizione annuale, ma opportunità di crescita costante per scoprirsi sempre più discepoli in cammino di sequela del Maestro, e per lasciarsi fortificare dalla grazia di Cristo, viva ed attuale nella celebrazione dei Misteri. 
Penso resti valida l’affermazione del Papa Pio XII nella sua Enciclica “Mediator Dei” del 1947: “L’anno liturgico … è il Cristo stesso che persevera nella sua Chiesa e che continua a percorrere il cammino della sua immensa misericordia” (p. III, cap. II). Come dire che, nel chairos dell’anno liturgico – o più propriamente nei suoi molteplici chairoi – accanto all’homo viator si accosta il Christus viator, che sostiene ed alimenta il cammino.
Alle relazioni dei convegnisti, ai dibattiti e ai laboratori lasciamo il compito di sviluppare il tema in modo ampio ed esauriente, mentre preghiamo perché la celebrazione di questa Settimana Liturgica sia sempre ravvivata dal fuoco dello Spirito che animi dal di dentro la Chiesa e gli indichi cammini da percorrere ed orizzonti da intravedere.
Un ultimo spunto lo traggo dalla pericope evangelica appena proclamata, che richiama l’atteggiamento interiore con il quale ogni credente è chiamato a vivere questo pellegrinaggio nell’anno liturgico. Si tratta del quarto e del quinto “guai” della lunga invettiva che, al capitolo 23 del Vangelo di Matteo, Gesù lancia alle guide del tempo. 
Col quarto “guai” Gesù rimprovera agli scribi e ai farisei di essere meticolosamente attenti nel volere osservare alcune leggi esteriori e ben verificabili agli occhi della gente. Essi sono scrupolosi nel pagamento della decima sulla menta, sull’aneto e sul cumino, erbe aromatiche allora in uso, ma in tale meticolosità è nascosta un’esagerazione: la Legge prevedeva solo il pagamento della decima per l’olio, il mosto, i cereali e il raccolto in genere! Scribi e farisei si impegnano a fare ben più del dovuto, ma in un ambito in cui la loro osservanza scrupolosa è verificabile e lodabile davanti agli uomini.
Invece l’osservanza della giustizia, della misericordia, della fedeltà richiede un impegno certamente meno visibile, ma nel quale è necessario porre  la maggiore generosità. Perché?
La risposta viene dal quinto “guai” che sottolinea il profondo legame tra interiorità ed esteriorità: gli ipocriti fariseismi di tutti i tempi sono capaci di salvare la forma, ma non mirano alla pulizia interiore. Solo un cuore che si compromette seriamente per la purezza davanti a Dio e agli uomini può porre azioni e frutti che siano anche visibilmente buoni agli occhi degli altri.
Il ripetersi di ogni anno liturgico con la sua intrinseca scansione se è autentico luogo di pellegrinaggio del credente “verso Cristo” e “accanto a Cristo”, non può mai essere esente da una tale verifica critica: la liturgia celebrata e visibile è davvero coerente con un generoso percorso interiore di conversione e di crescita?
Anche il tempo della liturgia, se non vissuto con questa esigenza, può essere un kronos mascherato da chairos, un bicchiere pulitissimo e splendente all’esterno ma tristemente vuoto o – peggio – pieno “di avidità e d’intemperanza”.
Dobbiamo essere convinti che soltanto una liturgia che sia coerente espressione di un’interiorità di “vita buona del Vangelo” possa educare le nuove generazioni della Chiesa a questa stessa vita buona, non “per concetti” ma “per contatti”, per riprendere una felice espressione di Mons. Giuseppe Busani letta recentemente.
Perché anche attraverso la celebrazione “nel” tempo e “del” tempo la Chiesa possa educarsi ed edificarsi, e possa continuare una ricerca autentica di Dio e delle sue vie, secondo quanto, in riferimento al Vescovo Agostino, oggi la liturgia ci fa pregare nell’orazione colletta: “assetati della vera sapienza, non ci stanchiamo di cercare te, fonte viva dell’eterno amore”.

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NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. I festeggiamenti liturgici a monte Pellegrino in onore di Santa Rosalia

Centinaia di fedeli già da qualche giorno si recano in pellegrinaggio a monte Pellegrino per rendere onore alla Patrona di Palermo Santa Rosalia. Il programma dei festeggiamenti liturgici allestito da don Mimmo Napoli, direttore dell’Opera “Don Orione” scatterà sabato 1 settembre con il solenne triduo di preghiera fino a lunedì 3 alle ore 18. Inoltre sante Messe verranno celebrate per tutto il mese di settembre nei giorni feriali alle ore 9.30 e 18 e nei giorni festivi alle 8.30 – 10 – 11.30 e alle 18. Martedì 11 – 18 e 25 settembre al termine della celebrazione delle ore 18 ci sarà la benedizione delle rose da portare agli ammalati. Quest’anno le celebrazioni avranno una platea nazionale in quanto la trasmissione di Rai Uno “A sua immagine”, sabato 8 settembre effettuerà un collegamento dal Santuario dalle ore 17. nel programma, un momento suggestivo è previsto domenica 2 settembre, alle ore 21 con l’offerta alla Santissima Trinità di tutti “i pizzini” di preghiere a Rosalia. Lunedì 3 settembre avranno luogo due pellegrinaggi con partenza dalle falde di Montepellegrino. Il primo alle 20 organizzato dall’Azione Cattolica diocesana e l’altro alle 21 che sarà guidato da don Giuseppe Di Giovanni, parroco della parrocchia di San Basilio Magno. In santuario dalle 20.30 alle 22 si svolgerà l’adorazione Eucaristica, al termine della quale saranno celebrate due messe alle 22 e alle 24. Martedì 4 settembre alle ore 10.30 il cardinale Paolo Romeo presiederà il solenne Pontificale al quale prenderanno parte le autorità civili e militari. Animerà la Santa Messa il coro Polifonico “San Sebastiano” della Polizia Municipale di Palermo. Le celebrazioni solenni continueranno anche nelle domenica successive alle ore 10. Il 9 settembre la santa Messa sarà presieduta da mons. Carmelo Cuttitta, vescovo Ausiliare di Palermo che al termine impartirà la benedizione ai fidanzati. Domenica 16 settembre la santa messa sarà presieduta dal Vescovo di Cefalù mons. Vincenzo Manzella che al termine benedizione le coppie di sposi che hanno celebrato il Sacramento nel corso dell’anno. Domenica 23 settembre la santa Messa sarà presieduta dal direttore dell’Opera “Don Orione” di Palermo don Mimmo Napoli che al termine benedirà i bambini battezzati durante l’anno. Domenica 30 settembre presiederà l’Eucaristia mons. Salvatore Di Cristina, Arcivescovo di Monreale che al termine benedirà le coppie di sposi che quest’ano celebrano il 25° e 50° di matrimonio. Previsti anche altri momenti aggregativi come la “Motoakkianata” con la benedizione dei motociclisti sabato 15 settembre alle ore 21, la “Biciakkianata” e benedizione dei ciclisti venerdì 21 settembre alle ore 19.30 e la “Cronoakkianata” e benedizione dei podisti domenica 7 ottobre alle ore 8.30. tutte queste manifestazioni partiranno dall’Oratorio “Don Orione” in via Ammiraglio Rizzo.

2. Solenni festeggiamenti in onore di Santa Rosalia nella Parrocchia di Santa Margherita al Marabitti
La venerabile confraternita di Santa Rosalia al Marabitti, diretta dal superiore Marco Pietro Quartararo, organizza i festeggiamenti in onore di Santa Rosalia che avranno luogo nel mese di settembre, nella Parrocchia di Santa Margherita, guidata dal parroco don Piero Cannariato.
Programma:
Domenica 2 settembre

Ore 11 – Apertura dei solenni festeggiamenti in onore di Santa Rosalia con la Santa Messa celebrata dal Parroco don Pietro Cannariato e rito della vestizione dei nuovi confrati e consorelle
Lunedì 3 settembre
Ore 15.30 – Attività ricreative per i bambini del quartiere
Ore 17.30 – S. Rosario e Litanie in onore di S. Rosalia (animano la preghiera i confrati di S. Rosalia)
Ore 18 – S. Messa Vespertina
Ore 20 – Trasporto del Simulacro di S. Rosalia presso il Piazzale delle Falde davanti l’antica porta della salita al santuario per accogliere i pellegrini che faranno la tradizionale “pacchianata” a Montepellegrino. L’itinerario processionale sarà il seguente: via Marabitti, via Spedalieri, via Marvuglia, via Persano, via Arena, via Montepellegrino, piazza Gen. Cascino,  via Rabin, via Bonanno (sosta presso la Caserma del Corpo Forestale e momento di preghiera), ritorno per via Bonanno, piazza Falde – Veglia e pernottamento
Martedì 4 settembre
Ore 7.30 – Momento di preghiera – ritorno del Simulacro verso i luoghi di lavoro del Mercato Ortofrutticolo e via Montalbo osservando il seguente itinerario: via M. L. King, via Sadat, piazza Gen. Cascino, via Montepellegrino, Mercato Ortofrutticolo, (momento di preghiera e benedizione degli stand), via Montalbo,via Di Bartolo, Via Fileti, via Spedalieri, via Marabitti
Ore 15.30 – Giochi per bambini del quartiere
Ore 17.30 – S. Rosario e Litanie cantate ( animano la preghiera i confrati di S. Rosalia)
Ore 18 – Solenne S. Messa in onore di S. Rosalia
Mercoledì 5 settembre
Ore 15.30 – Giochi per bambini del quartiere
Ore 17.30 – S. Rosario e Litanie (animato dalle consorelle di N. S. del S. Cuore )
Ore 18 –  S. Messa Vespertina e atto di affidamento degli ammalati
Ore 20.30 – Momento ricreativo con degustazione di piatti tipici in “Agape Fraterna”
Giovedì 6 settembre
Ore 15.30 – Giochi per bambini del quartiere
Ore 17.30 – S. Rosario e Litanie cantate (anima il gruppo di  P.Pio)
Ore 18 – S. Messa  Vespertina e atto di affidamento dei giovani del quartiere
Ore 21 – Solenne Adorazione Eucaristica
Venerdì 7 settembre
Ore 15.30 – Giochi per bambini quel quartiere
Ore 17.30 – S. Rosario e Litanie cantate ( animano la preghiera il gruppo Caritas)
Ore 18 – S. Messa  Vespertina e atto di affidamento di tutti i lavoratori
Ore 21 – Momento ricreativo “Karaoke”
Sabato 8 settembre
Ore 17.30 – S. Rosario e Litanie cantate ( animano la preghiera i gruppi parrocchiali )
Ore 18 – S. Messa prefestiva e atto di affidamento delle famiglie del quartiere 
Ore 21 – Momento ricreativo musicale 
Domenica 9 settembre
Ore 8 – Suono di campane a festa
Ore 8.15 – Giro bandistico per le vie del quartiere
Ore 11 – S. Messa Solenne in onore di S. Rosalia e rinnovo della promessa dei confrati di S. Rosalia
Ore 17 – Raduno in Parrocchia dei fedeli, gruppi e altre Associazioni Ecclesiali
Ore 17.15 – Omaggio floreale a S. Rosalia
Ore 18 – Solenne Processione in onore di Santa Rosalia per le vie del quartiere osservando il seguente itinerario:Uscita Parrocchia, via Starrabba, via Juvara, via Bagolino, via Impastato, via A. da Lentini, via Montepellegrino, via Montalbo, via Di Bartolo, via Cichè, via Ai Fossi, Piazza B. da Messina, via Barca, (sosta presso la Parrocchia N. S. della Consolazione), via Juvara, via Bagolino, via Laureto, via Cacciatore,  via Di Bartolo, via Spedalieri, via A. da Messina, via Loria, via Juvara, via Villasevaglios, via Don Orione, via Loria, via Juvara, via Airoldi, via Marvuglia, via B. D’Alagona, via Montepellegrino (a partire dalla via Montalbo, dopo la distribuzione delle candele la processione prosegue anche con la fiaccolata), via Montalbo,via Juvara, via Airoldi, via Marabitti, rientro in Parrocchia.
Domenica 30 settembre
Ore 5.30 – Raduno dei fedeli in parrocchia
Ore 6 – Inizio del Pellegrinaggio al Santuario di Santa Rosalia di Montepellegrino
Ore 9 – Sul Sagrato del Santuario Celebrazione Eucaristica presieduta dal Parroco Sac. Pietro Cannariato.

3. Fr. Mauro Johri riconfermato ministro generale dei Frati Minori Cappuccini
Lunedì 27 agosto, presso il Collegio internazionale San Lorenzo da Brindisi, l’84° Capitolo generale dei Frati Minori Cappuccini, con 147 voti su 169, ha scelto il suo Ministro generale riconfermando fr. Mauro Jöhri alla guida dell'Ordine per il prossimo sessennio. Fr. Mauro, eletto per la prima volta Ministro generale nel 2006, si appresta a governare la grande famiglia dei Cappuccini per altri sei anni con slancio e determinazione.
L'esito della votazione ha rispecchiato in toto le proiezioni di voto emerse dal sondaggio effettuato sabato scorso, in cui sono emerse le seguenti preferenze: Mauro Jöhri, infatti, è risultato il fratello che ha ricevuto più voti (136), a seguire John Celichowski, della Prov. di Detroit (24), Rocco Timpano, non capitolare, della Prov. di Calabria (15), Ephrem Bucher, della Prov. Svizzera (8), Raffaele Della Torre, della Prov. Lombarda (4), Giampiero Gambaro, della Prov. di Genova (4), Hugo Mejía Morales, della Prov. del Perù (3),Carlos Novoa De Agustini, della Prov. Rio de La Plata (3). Fratelli che hanno ricevuto due voti 4, mentre i frati che hanno ricevuto un solo voto sono 24.
Salvo variazioni di programma, venerdì 31 agosto sono previste le elezioni degli otto Definitori generali che coadiuveranno il Ministro nella sua missione.
Il Capitolo generale dei Frati Minori Cappuccini, augura al Ministro generale una fruttuosa prosecuzione dei lavori e gli assicuriamo incessante preghiera perché il suo ministero sia sempre esercitato nella piena fedeltà al carisma francescano-cappuccino.

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. Ad Acireale la beatificazione di padre Gabriele Allegra Ofm

Il Santo Padre Benedetto XVI, accogliendo l’accorata preghiera dell’Ordo fratrum minorum della provincia Siciliae “Sanctissimi nominis Jesu” unita al desiderio di molti fedeli, dopo aver avuto il parere della Congregazione delle Cause dei Santi, con la sua Autorità Apostolica, concede che il Venerabile Servo di Dio Gabriele Maria Allegra, frate minore della Provincia di Sicilia, d'ora in poi sia chiamato Beato.
La solenne celebrazione della Beatificazione si svolgerà il prossimo 29 settembre 2012, festa dei santi Arcangeli e vigilia della memoria di San Girolamo, nella Basilica Cattedrale di Acireale.
“Nell’attesa di poter celebrare insieme questo evento di grazia – dichiara il Ministro Provinciale fra Giuseppe Noto – eleviamo unanimemente il nostro ringraziamento al Signore, mentre invochiamo, per intercessione del Beato fra Gabriele Allegra, pace e benedizione per ciascuno di noi e per tutto l’Ordine”.

2. Pellegrinaggio Diocesano al Santuario della Madonna delle lacrime
Il Card. Paolo Romeo in occasione dell’apertura delle celebrazioni per il 60° Anniversario della lacrimazione della Madonna, presiederà un pellegrinaggio Diocesano al Santuario della Madonna delle lacrime a Siracusa. Il pellegrinaggio si svolgerà sabato 29 settembre 2012.
Info: Ufficio pellegrinaggi tel. 091/6077242 – Email: ufficiopellegrinaggi@diocesipa.it