ArcidiocesiNews 30 Ottobre 2020

IN QUESTO NUMERO

IN PRIMO PIANO

  • Strage di Notre-Dame a Nizza, dall’Arcidiocesi di Palermo la denuncia di ogni forma di violenza “in nome di Dio”

 NOTIZIE DIOCESIPA

  • Celebrata in Cattedrale la Solennità della Beata Vergine Maria Regina della Palestina
  • L’Arcivescovo Corrado Lorefice nomina i responsabili dei Santuari di Santa Rosalia e della Madonna dei Rimedi
  • Chiusi gli uffici della Curia Arcivescovile per la commemorazione dei defunti

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

  • Senza dimora, l’accoglienza a Palermo nel “tempo sospeso della pandemia”
  • Calendario attività anno pastorale 2020/2021 del Gruppo Santa Maria di Cana
  • In ascolto per te”: Servizio di ascolto e sostegno telefonico

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

  • La bottega dell’orefice”, laboratorio diocesano per giovani coppie di sposi
  • Indulgenze plenarie per tutto il mese di novembre per i defunti
  • In libreria il volume “Ho incontrato padre Pino Puglisi” di Gabriella Cascio, Editore La Zisa – Collana La lanterna
  • Sul Tgweb si parla del particolare l’inizio dell’anno in Seminario

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IN PRIMO PIANO

1. Strage di Notre-Dame a Nizza, dall’Arcidiocesi di Palermo la denuncia di ogni forma di violenza “in nome di Dio”

L’Arcidiocesi di Palermo abbraccia la Chiesa di Nizza – in lutto per il grave gesto che ieri ha seminato morte nella basilica di Notre-Dame –  e prega per le vittime e per le loro famiglie con le parole di Papa Francesco «perché si possa reagire al male con il bene».

Sin da ieri sera, attraverso i canali social, l’Arcidiocesi di Palermo ha condiviso lo sgomento del Santo Padre per quanto accaduto in Francia e si era stretta attorno alla comunità cattolica di Nizza facendo eco alle parole del Vescovo, Monsignor André Marceau: «Provo una tristezza infinita come essere umano di fronte a ciò che altri esseri possono compiere; che lo spirito di perdono di Cristo prevalga di fronte a questi atti barbari».

«Il seme del dialogo e dell’incontro fraterno offre sempre i migliori frutti contro il fondamentalismo e la violenza in nome di Dio», sottolinea oggi l’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice che ricorda come i costanti rapporti con le altre religioni presenti a Palermo abbiano contribuito a rafforzare la consapevolezza che «siamo tutti parte della stessa famiglia, appartenendoci reciprocamente». E ribadisce che «essere familiari equivale al sapere essere diversi perché non siamo chiamati a stampare la nostra impronta sulla vita e sul volto di chi ci sta accanto, ma a riconoscere e a lasciar essere l’impronta speciale di ognuno nel mondo. L’imposizione (…), la pretesa di omologazione religiosa, culturale, esistenziale sono il tradimento e la fine della relazione. Siamo famiglia proprio perché siamo e ci sentiamo diversi, perché ci confrontiamo con libertà e rispetto non a partire da un preteso ‘minimo comun denominatore’ religioso e culturale, ma dal nostro comune essere donne e uomini pronti ad apprezzarci, a indicare la via della differenza come l’unica via autentica dell’umano, per come pian piano l’abbiamo maturata, dopo secoli e forse millenni di incomprensioni, di tradimenti delle nostre parole fondative, di qualunque delle nostre confessioni. Abbiamo imparato che la religione come fortino eretto ‘contro’ gli altri è una follia senza futuro. Abbiamo capito che solo accettandoci in quanto diversi possiamo essere portatori di speranza. Tutti diversi, tutti stranieri». (¹)

Con questi sentimenti la Chiesa Cattolica di Palermo, rappresentata da Don Pietro Magro, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale dell’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, ha voluto rendersi presente presso la Moschea di piazza del Gran Cancelliere dove l’Imam Mustafà Boulaalam e i rappresentanti delle altre comunità islamiche hanno espresso «ferma condanna per gli odiosi e orribili atti  omicidi di Nizza, commessi nei confronti di inermi e innocenti persone e resi ancor più detestabili essendo stati commessi in una Chiesa, luogo sacro dei cristiani, contraddicendo gravemente gli insegnamenti pacifici dell’Islam».

Nel richiamare il messaggio dell’ultima Lettera Enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”, l’Imam di Palermo ha voluto ricordare come nel capoluogo siciliano «in questi mesi della pandemia abbiamo sperimentato la sentita vicinanza, il fraterno sostegno e la sincera solidarietà umana da parte della  comunità cristiana e di tutte le istituzioni che ci hanno aiutato a superare i momenti più critici della nostra sopravvivenza. Pertanto confidiamo che questa ricca esperienza di relazioni umane e la via intrapresa nel fraterno dialogo cristiano-islamico, possa essere percorsa con maggiore convinzione per contrastare e respingere tutti gli atti di violenza, di estremismo, di fanatismo, di odio e di terrore».

(¹) Mons. C. Lorefice, Discorso per l’incontro con i rappresentanti delle religioni e delle confessioni cristiane, Palazzo Arcivescovile di Palermo, Festino di Santa Rosalia 2019

NOTIZIE DIOCESIPA

1. Celebrata in Cattedrale la Solennità della Beata Vergine Maria Regina della Palestina

Numerosa partecipazione domenica scorsa di Cavalieri, Dame, Cavalieri investendi e Novizi alla celebrazione Eucaristica che si è svolta nella Cattedrale di Palermo, in occasione della Solennità della Beata Vergine Maria Regina della Palestina. Presente il luogotenente per la Sicilia, Cv. Gr. Cr. Ing. Maurizio Russo, accompagnato dal Cancelliere, Gr. Uff. Ing. Giuseppe Canalella. La liturgia è stata presieduta dal Cerimoniere ecclesiastico di Luogotenenza, mons. Cav. Filippo Sarullo, concelebrata dal Cerimoniere ecclesiastico della Sezione mons. Michele Polizzi e da mons. Comm. Giuseppe Randazzo.

 

2. L’Arcivescovo Corrado Lorefice nomina i responsabili dei Santuari di Santa Rosalia e della Madonna dei Rimedi

L’Arcivescovo ha provveduto ad alcune nomine tra le quali quella di don Marco Grossholz fdp, Reggente del Santuario Santa Rosalia a Monte Pellegrino e di P. Renato Dall’Acqua ocd, Rettore della Chiesa – Santuario Madonna dei Rimedi. Inoltre sono stati nominati don Gustave Tshilumba Washara Bukhama, Vicario Parrocchiale della Parrocchia Maria SS. Madre della Misericordia; don Giuseppe Antonio India, Vicario Parrocchiale della Parrocchia Spirito Santo in Palermo; don Nunzio Pomara, Vicario Parrocchiale della Parrocchia San Giuseppe in Palermo – Passo di Rigano e mons. Giovanni Oliva, Vicario Parrocchiale della Parrocchia Maria SS. Immacolata in Palermo – Montegrappa.

 3. Chiusi gli uffici della Curia Arcivescovile per la commemorazione dei defunti

Lunedì 2 novembre 2020, in occasione della commemorazione dei fedeli defunti gli uffici della Curia Arcivescovile resteranno chiusi. Riapriranno regolarmente al pubblico martedì 3 novembre 2020.

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

1. Senza dimora, l’accoglienza a Palermo nel “tempo sospeso della pandemia”

Quasi 80 persone senza dimora con gravi situazioni di emarginazione sociale, circa 20 per ogni struttura, sono accolte nei quattro poli di accoglienza diurni e notturni: il centro San Carlo, il centro Agàpe, Casa San Francesco e la Domus carmelitana. Il numero, rispetto al fabbisogno nel capoluogo siciliano, sembra basso, ma è frutto di una scelta operativa precisa, che punta a valorizzare la relazione con le persone accolte nel loro delicatissimo percorso di accompagnamento all’autonomia di vita. I poli sono inseriti nel progetto realizzato nell’ambito dell’Asse 3 – Servizi per l’inclusione sociale del PON Metro Palermo, sviluppato in partenariato da Opera Don Calabria, Centro diaconale valdese “La Noce” – Istituto Valdese, Coop. Sociale La Panormitana come braccio operativo della Caritas e Croce Rossa Italiana – Comitato di Palermo.

In questo momento è stato ridotto il numero delle persone accolte da 24 a 20 per mantenere una stanza di eventuale isolamento in emergenza sanitaria se dovesse essere necessario. Le persone accolte sono in prevalenza uomini ma ci sono anche 13 donne. Gli inserimenti avvengono con una lista di attesa che gestisce l’ufficio marginalità adulta del comune di Palermo, che è di circa 50 persone. Nei poli ad ottobre erano previste delle dimissioni programmate di alcune persone che però, a causa dell’emergenza covid, sono state per il momento sospese.

“Come centro San Carlo gestito da “La Panormitana”, continuiamo le attività con una rimodulazione organizzativa di tutta l’azione della carità – dice don Sergio Ciresi uno dei vice direttori della Caritas diocesana insieme a Gregorio Porcaro – da quando a marzo è avvenuto il lockdown. Mi riferisco per esempio al nostro servizio mensa che si trova dentro il polo San Carlo. Purtroppo, a causa della emergenza sanitaria, abbiamo dovuto infatti chiudere la cucina e la sala da pranzo per effettuare soltanto la distribuzione di 120 pasti da asporto al giorno. Il servizio che facevamo era un momento di convivialità significativo e anche di impegno per i diversi volontari che avevamo. Confidiamo per questo in un tempo migliore. Nel polo di San Carlo abbiamo accolto 20 persone di età compresa tra 30 e 50 anni. Dentro fanno diverse attività oltre a contribuire alla manutenzione della struttura. Interessante è anche l’integrazione in alcuni casi tra il Pon Metro e il Pon Inclusione; un altro braccio operativo della Caritas è, infatti, la Confraternita San Giuseppe dei falegnami che ha vinto il progetto Pon inclusione La mia casa. Il Pon inclusione ha 14 centri di ascolto dove arrivano le segnalazioni. La cosa bella è che tra tutti gli attori del Pon Metro e Pon inclusione si fa un buon lavoro di rete che dà risultati positivi. Solo lavorando insieme si possono dare risposte significative alle persone con diverse fragilità sociali”.

2. Calendario attività anno pastorale 2020/2021 del Gruppo Santa Maria di Cana

In Gruppo Santa Maria di Cana organizza le attività dell’anno pastorale 2020/2021 di accoglienza e sostegno per separati, divorziati non risposati né conviventi che si svolgeranno presso l’Oratorio della Parrocchia Maria SS della Lettera in via Ammiraglio Rizzo, 25 a Palermo in giorno di domenica alle ore 17.

“Gli incontri sono aperti a tutti, in particolare ai figli e ai familiari è infatti inevitabile che quando si spezza il patto coniugale ne soffrano soprattutto i figli, che sono il segno vivente della sua indissolubilità.

Settembre 27

Ottobre 11 — 25

Novembre 8 — 22

Dicembre 6 — 20

Gennaio 21 10 — 24

Febbraio 7 — 21

Marzo 7 — 21

Aprile 11 — 25

Maggio 9 — 23

Giugno 13 — 27

Info: Maria Pia Campanella cell. 328/5330997 – Angela Chiancone 091/6682250.

3. In ascolto per te”: Servizio di ascolto e sostegno telefonico

L’attuale emergenza sanitaria sta colpendo tutti, e mette alla prova la nostra fragile umanità. Tanti fratelli e sorelle costretti nelle proprie abitazioni e impossibilitati dalle necessarie restrizioni governative a vivere la quotidiana normalità, stanno attraversando momenti di sconforto emotivo, desolazione spirituale e solitudine. Si è ritenuto pertanto opportuno istituire un Servizio Diocesano di Ascolto telefonico, come segno di una prossimità umana che rivela la consolazione e la cura di Dio per ogni uomo e ogni donna, e far fonte così alle tante richieste pervenute.

Al numero telefonico – con il supporto dell’Associazione “Oasi Cana” e del suo Consultorio – risponderanno esperti nelle relazioni d’aiuto e di accompagnamento spirituale: presbiteri, diaconi, religiosi e laici. Per ulteriori esigenze (psicologiche, assistenziali, etc.) verranno indicati altri opportuni servizi.

Il servizio è attivo attraverso il numero telefonico 091/6196227 tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20.

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

1. “La bottega dell’orefice”, laboratorio diocesano per giovani coppie di sposi

Nell’ambito della Pastorale familiare, l’arcidiocesi organizza un per l’Anno pastorale 2020/2021 un laboratorio diocesano per giovani coppie di sposi denominato: “La bottega dell’orefice”.

Per informazioni rivolgersi a don Salvatore Biancorrosso – tel. 091/6077218 dalle ore 9 alle 13 – E-mail: s.biancorrosso@diocesipa.it

 

2. Indulgenze plenarie per tutto il mese di novembre per i defunti

Per evitare il rischio assembramenti, il Vaticano ha stabilito che si possono ottenere per tutto il mese di Novembre (non solo dall’1 all’8) sia recandosi nei cimiteri, sia restando a casa. L’Indulgenza plenaria per i fedeli defunti si proroga per tutto il mese di novembre, «con adeguamento delle opere e delle condizioni a garantire l’incolumità dei fedeli». Lo ha stabilito un decreto della Penitenzieria Apostolica.

“Sono pervenute a questa Penitenzieria Apostolica – si legge nel decreto – non poche suppliche di Sacri Pastori i quali chiedevano che quest’anno, a causa dell’epidemia da “Covid-19”, venissero commutate le pie opere per conseguire le Indulgenze plenarie applicabili alle anime del Purgatorio, a norma del Manuale delle Indulgenze”.

3. In libreria il volume “Ho incontrato padre Pino Puglisi” di Gabriella Cascio, Editore La Zisa – Collana La lanterna

“Ho incontrato padre Pino Puglisi”. di Gabriella Cascio, Editore La Zisa – Collana La lanterna, prefazione di Luigi Ciotti. Presentazione di Calogero Cerami.

È stato un incontro ravvicinato anche se avvenuto dopo la sua morte per mafia. L’ho incontrato nel marzo del 2016 e da allora il suo effetto su di me continua. Non è stato un incontro reale ma ravvicinato sì, intenso e coinvolgente. L’ho incontrato per caso come avvengono tanti incontri e tante conoscenze, ma non l’ho conosciuto di persona. Ho compreso che era un piccolo grande uomo. Questo incontro l’ho fatto nel territorio della sua ultima parrocchia dialogando con la gente che lo ha conosciuto e lo ha amato; le interviste sul campo nel quartiere di Brancaccio mi hanno fatto incontrare don Pino nella voce e nei ricordi della sua gente, la cui anima ho scoperto recare un segno della passione che “3P” metteva nella sua missione”.

È la sua, una figura affascinante, a motivo della sua testimonianza di vita forte e semplice. Prima di essere un grande prete, Puglisi è stato un grande uomo: è stato questo a far nascere in me la voglia di esplorare, di sviscerare la sua figura e la sua identità. Sono state proprio la voce e le parole delle persone di Brancaccio con i loro racconti, carichi ancora del sentimento della sua presenza in mezzo a loro, a farmi riflettere su di lui. Egli operò in un quartiere dove regnava la mafia e il nulla; laddove la Parola di Gesù era da tempo scomparsa, oppure, se mai c’era stata, era sepolta sotto la coltre della tradizione e dell’omertà mafiosa. Don Pino seminò una speranza nuova. In quel luogo che sembrava ormai da troppo tempo abbandonato da Dio e dagli uomini, il ministero pastorale di don Pino risuonò e si radicò con forza travolgente. La figura di padre Puglisi è una figura religiosa di singolare rilievo soprattutto oggi, in una società consumistica, una società liquida, dove tutto scorre alla velocità della luce e non c’è più tempo per l’altro; in cui domina il vuoto e si sente la mancanza di un modello esemplare di prete quale fu padre Puglisi che di certo oggi sarebbe riuscito a ridare, a chi li ha persi, la speranza, il sorriso, la voglia di cambiare.

 4. Sul Tgweb si parla del particolare l’inizio dell’anno in Seminario

Per i giovani del Seminario Arcivescovile sarà un anno diverso, ma comunque intenso, senza dimora, l’appello dell’arcivescovo in tempo di pandemia e l’accoglienza a Palermo dei senza dimora. Sono alcuni dei servizi che questa settimana, propone il Tgweb dell’Arcidiocesi di Palermo, il magazine, ideato e realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, con la collaborazione dei Servizi informatici che viene postato il sabato sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi e sul sito dell’Arcidiocesi.

Info: https://youtu.be/jjE9YhAHfZA