ArcidiocesiNews 22 Maggio 2020

IN QUESTO NUMERO

IN PRIMO PIANO

  • Corrado Lorefice: “La Messa Crismale Repraesentatio ecclesiae”

NOTIZIE DIOCESIPA

  • Dimissioni Don Leonardo Ricotta
  • Riaprono al pubblico per le visite gratuite tre chiese artistiche
  • Fondo Coronavirus di emergenza presso le Pontificie Opere Missionarie

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

  • Crollato un altro pezzo del controsoffitto della sacrestia della Basilica Soluntina
  • Le religiose che operano nelle Scuole Paritarie di Palermo chiedono garanzie sul futuro al Governo
  • Giocattoli gratis per i bambini bisognosi di tre parrocchie di Palermo

 AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

  • “La sartoria di Dio” … per cucire il progetto che Dio ha per te
  • Azione Cattolica: Diretta streaming su “Giustizia e Legalità”
  • Sul Tgweb si parla della Messa Crismale di sabato prossimo in Cattedrale

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IN PRIMO PIANO

1. Mons. Corrado Lorefice: “La Messa Crismale Repraesentatio ecclesiae”

“Per la nostra amata Chiesa palermitana la Messa Crismale rappresenta il suo massimo evento epifanico, allorché il popolo sacerdotale profetico e regale, riunito attorno al suo vescovo nella sua variegata e multiforme ministerialità, viene consacrato con l’unzione dello Spirito, con l’Olio di esultanza che ha unto e inviato il Cristo, Profeta ed Evangelizzatore della misericordia e della consolazione del Padre per ogni donna e ogni uomo, e in particolare per i poveri”.

E’ quanto scrive l’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice in una lettera indirizzata all’Arcidiocesi di Palermo che così prosegue:

“In Gesù, il Re-Servo e Sacerdote compassionevole che comprende le nostre infermità, «è il corpo dei battezzati che continua il sacerdozio di Gesù. Il vescovo, i presbiteri, i diaconi, sono i servitori che lubrificano le giunture di questo organismo sacerdotale. Ne tengono deste le tensioni. Lo fanno funzionare a pieni giri. Con i doni particolari ricevuti dallo Spirito ne alimentano i dinamismi» (Tonino Bello, Omelia Messa crismale).

La Messa Crismale è repraesentatio ecclesiae, manifesta e ‘rappresenta’ la comunione della Chiesa e l’unità dei presbiteri con il proprio Vescovo. Essa esprime anche la festa del sacerdozio ministeriale, ed è motivo di particolare rendimento di grazie per i presbiteri che insieme celebrano il ricordo della loro ordinazione. Ce lo suggerisce l’inno O Redemptor che i nostri amati presbiteri, innalzano nella nostra stupenda Cattedrale alla presentazione degli Oli che serviranno a santificare, rinvigorire e consolare la vita del popolo sacerdotale e ministeriale; epifania di una Chiesa Madre che unisce, ama, e serve l’umanità nella Carità di Cristo.

A motivo delle restrizioni non abbiamo potuto celebrare la Messa Crismale il Giovedì Santo. Ora, ho la gioia di annunciarvi che con le nuove disposizioni del Protocollo del 7 maggio 2020, in vigore da lunedì 18 maggio, la potremo finalmente celebrare, seppur con la limitazione del numero massimo di 200 persone, il 30 maggio prossimo, alle ore 9.30 nella Chiesa Cattedrale.

Dovendo pertanto limitare la partecipazione, abbiamo adottato il criterio della rappresentanza dell’intero popolo di Dio nella sua multiforme e variegata ricchezza di ministeri e carismi. Nella fattispecie vi parteciperanno, oltre ai Vicari, i membri del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale Diocesano, del Collegio dei Consultori, del Capitolo Metropolitano e Palatino; inoltre, i Parroci Coordinatori, i Presbiteri che celebrano il giubileo sacerdotale, una rappresentanza del giovane clero che eseguirà l’Inno O Redemptor, dei Diaconi, della Vita Consacrata, dei Seminaristi, delle Aggregazioni Laicali e delle Confraternite, dei Giovani dei sei Vicariati, delle Persone Disabili. Sono consapevole che l’impossibilità di partecipare coralmente potrà essere causa di spirituale sofferenza, ma a tutti, comunque, sarà data la possibilità di seguire la celebrazione attraverso la diretta streaming e televisiva.

La fragranza del Crisma, profumato con l’essenza degli agrumi della nostra Isola, dia continuità al profumo di zagara che ha ‘trasfigurato’ il nostro sguardo e le nostre relazioni in questa Pasqua così particolare a causa della pandemia.

Preghiamo per i bisogni della nostra Chiesa locale, per questo momento di grave crisi sanitaria, economica e sociale che sta attraversando il nostro territorio diocesano, il nostro Paese e il mondo intero. Le nostre comunità cristiane siano capaci di dare consolazione a chi soffre ed è stanco, speranza a chi lotta con la malattia o muore, certezza a chi attende con trepidazione.

Vi abbraccio con affetto, con la sicura speranza di rivedere presto i vostri volti e di gustare ancora la mensa gioiosa della nostra amicizia al banchetto dell’Agnello immolato e vittorioso, «degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione» (Ap 5,12).

Vi benedico di cuore”.

+ Corrado Lorefice

 

NOTIZIE DIOCESIPA

1. Dimissioni Don Leonardo Ricotta

A far data dal 21 maggio 2020 il Rev. Don Leonardo Ricotta, Presbitero della Chiesa di Palermo, non è più il Parroco della Parrocchia S. Agata V.M. in Villabate avendo egli stesso rinunciato a tale ufficio. È pertanto inesatta o pretestuosa la notizia diffusa da alcuni canali social secondo la quale Don Leonardo Ricotta sarebbe stato rimosso dall’ufficio di Parroco dall’Arcivescovo di Palermo.

In attesa della nomina del nuovo Parroco, l’Arcidiocesi di Palermo individuerà nei prossimi giorni un Amministratore parrocchiale.

Considerate le polemiche suscitate dagli stessi social, si coglie l’occasione per chiarire quanto segue: La prassi di distribuire la comunione nelle mani è in conformità alle norme emanate dal Magistero della Chiesa cui ogni cristiano cattolico deve religioso ossequio della volontà e dell’intelletto. La Congregazione per il Culto Divino, nell’Istruzione Redemptionis Sacramentum, del 2004, n. 92, afferma che «Se un comunicando, nelle regioni in cui la conferenza dei vescovi, con la conferma da parte della Sede Apostolica, lo abbia permesso, vuole ricevere il sacramento sulla mano, gli sia distribuita la sacra ostia». La Conferenza Episcopale Italiana nell’Istruzione sulla comunione eucaristica. Fate questo in memoria di me, nn.14-15, già dal 1989 ammette la comunione nelle mani.

Inoltre, celebrare l’Eucaristia esclusivamente con il Rito Romano secondo il Missale Romanum di Giovanni XXIII del 1962, quale forma straordinaria introdotta dal Motu Proprio Summorum Pontificum, emanato da Papa Benedetto XVI nel 2007, escluderebbe dalla partecipazione alla Messa la porzione di popolo di Dio che desidera prendervi parte attivamente secondo la forma ordinaria del Messale di Paolo VI, attualmente in uso. Sarebbero, così, gravemente compromessi il diritto e la libertà di buona parte dei fedeli.

Personali convincimenti, dunque, presentati da singoli come dottrina autentica, non possono essere imposti ai fedeli. Spetta al vescovo nella diocesi «dare norme in materia liturgica, alle quali tutti sono tenuti», «per difendere l’unità della Chiesa universale» e «promuovere la disciplina comune a tutta la Chiesa» (Congregazione per il Culto Divino, Istruzione Redemptionis Sacramentum, nn. 176-177).

2. Riaprono al pubblico per le visite gratuite tre chiese artistiche

Tre chiese della città riaprono al pubblico gratuitamente per le visite. Da lunedì e per tutto il mese di maggio sarà possibile visitare, dopo due mesi di stop a causa del coronavirus, la Cattedrale, la chiesa della Concezione al Capo e la chiesa di Santa Caterina, in piazza Bellini. Si tratta di spazi nei quali è possibile mantenere le distanze fisiche secondo le disposizioni ministeriali.

Si tratta dei primi luoghi d’arte che riaprono al pubblico dopo il blocco totale del 4 marzo scorso. In particolare la Cattedrale e Santa Caterina si potranno visitare tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, quando non ci sono celebrazioni liturgiche. La chiesa della Concezione sarà invece aperta tutti i giorni al pubblico dalle 10 alle 13. Il personale regolerà gli ingressi in modo che vengano rispettate le distanze.

“Oltre a garantire il distanziamento sociale – afferma il direttore dell’Ufficio Beni culturali della Curia, mons. Giuseppe Bucaro – noi abbiamo già pensato alla sanificazione delle chiese e predisposto i dispenser con il gel. Ogni turista dovrà infatti prima di entrare igienizzare le mani ed essere dotato di mascherina”.

 3. Fondo Coronavirus di emergenza presso le Pontificie Opere Missionarie

“Com’è noto, lo scorso 6 aprile il Santo Padre Francesco, con uno stanziamento iniziale di 750mila dollari USA, ha istituito un Fondo di emergenza presso le Pontificie Opere Missionarie per fornire un supporto alle istituzioni delle Chiese di missione pesantemente colpite dagli effetti della pandemia da coronavirus. In molti casi i vescovi non hanno più la possibilità di contribuire al sostegno dei propri sacerdoti che vivono spesso soltanto della colletta domenicale, impossibile per il lockdown. In altri casi c’è la necessità di aiutare le diocesi nel loro lavoro di immediato soccorso a favore di famiglie, bambini e anziani delle parrocchie presenti sul territorio, sprovviste di altre risorse (molti di questi bambini ricevono l’unico pasto della loro giornata in scuole, oggi chiuse, gestite da istituzioni ecclesiali locali)”. Lo dichiara don Giuseppe Pizzoli, Direttore Ufficio Nazionale per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese-CEI e Direttore Generale Fondazione di Religione Missio – Organismo pastorale della CEI il quale aggiunge: “Vengo quindi a comunicare che la direzione italiana delle Pontificie Opere Missionarie, aderendo al desiderio di Papa Francesco, ha promosso una raccolta straordinaria di offerte per la causale “Fondo Coronavirus per le missioni” da inviare tramite le modalità ordinarie (Bonifico bancario intestato a Missio – Pontificie Opere Missionarie presso Banca Popolare Etica – Iban IT03N0501803200 000011155116; Conto corrente postale n. 63062855 intestato a Missio – Pontificie Opere Missionarie, Via Aurelia 796 00165 – Roma)”.

“Invita tutti a diffondere questo appello il più ampiamente possibile presso le vostre comunità – aggiunge il direttore dell’Ufficio missionario di Palermo, diacono, don Saro Calò – sollecitando un qualunque aiuto, anche minimo, per essere solidali con Chiese sorelle già lungamente provate da guerre, carestie, epidemie”.

 

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

1. Crollato un altro pezzo del controsoffitto della sacrestia della Basilica Soluntina

Un altro crollo dopo quello dello scorso anno, del controsoffitto della sacrestia della Basilica Soluntina. Per fortuna il crollo si è verificato nella notte e non ci sono state conseguenze per le persone.

“Il primo distacco di calcinacci si era verificato subito dopo il mio insediamento, lo scorso anni – dichiara il parroco, don Giovanni Pipia – e l’atra notte si è staccata un’altra parte del soffitto. Ho chiamato immediatamente informato dell’accaduto il direttore dell’Ufficio Beni culturali della Curia e l’ufficio tecnico per accelerare i lavori di messa in sicurezza”. Il direttore dell’ufficio Beni culturali, mons. Giuseppe Bucaro ha già effettuato un sopralluogo nei locali della Basilica Soluntina, accompagnato da un tecnico per valutare l’accaduto.

“Ho verificato la situazione che sarà attenzionata a dovere – afferma mons. Bucaro – stiamo facendo predisporre un progetto da un architetto che si è dichiarato disponibile a redigerlo per amore della Chiesa e appena pronto provvederemo ad inviarlo alla Sovrintendenza ai Beni culturali ed ambientali per l’approvazione. Successivamente si dovranno reperire i fondi per eseguire i lavori”.

La cifra che occorrerà per ripristinare il soffitto non dovrebbe essere esosa, ma abbastanza abbordabile. Pare che con circa 30.000 euro si potranno finanziare gli interventi che prevedono oltre alla collocazione di una guaina, anche il collegamento degli scarichi con un canale di gronda.

2. Le religiose che operano nelle Scuole Paritarie di Palermo chiedono garanzie sul futuro al Governo

“Sappiamo bene come il nostro Paese, e non solo, si sia dovuto fermare di fronte all’emergenza coronavirus, che ha messo in ginocchio la maggior parte dei settori della produttività e che, oggi, per poter ripartire, sono necessari sforzi immani, che risulterebbero inutili, se non venissero coadiuvati dal sostegno economico del Governo”. A dichiararlo le religiose insegnanti dell’Arcidiocesi di Palermo che aggiungono: “Anche la scuola pubblica paritaria ha subito un duro colpo e, considerando che in rapporto alla scuola pubblica statale non è stata mai trattata equamente, sperimenta maggiori difficoltà per rialzarsi e, senza un adeguato intervento del Governo, rischiala chiusura di molte sue sedi”.

Di fronte a tale problema, le Presidenze Nazionali dell’USMI e della CISM, fortemente sollecitate dai Superiori e Superiore Maggiori, si sono fatte portavoce di tutto il disagio e le difficoltà che le varie scuole pubbliche paritarie cattoliche stanno vivendo e, di fronte alla fatica di tante famiglie che hanno difficoltà a pagare le rette, all’indebitamento di tanti Istituti che non riescono più a pagare gli stipendi dei docenti e del personale amministrativo, hanno attratto l’attenzione del governo con iniziative varie, allo scopo di evidenziare e, possibilmente, risollevare questa situazione.

Le religiose si sono sentite ignorate e lo slogan lanciato sintetizza bene il loro stato d’animo: #noisiamoinvisibiliperquestogoverno che ogni scuola ha adottato come pure tantissime famiglie.

“Noi, religiose della Diocesi di Palermo, abbiamo aderito al progetto di sensibilizzazione, soprattutto, durante la maratona di 48 ore dei giorni 19 e 20 maggio, con molta presenza e creatività. Sono stati inviati articoli, collage di foto, posters, e molti disegni realizzati dagli alunni e dalle famiglie, nonché brevi video per far conoscere la realtà di ogni singola Scuola. Significativa e arricchente è stata la realizzazione di un unico video, creato con la partecipazione attiva di 10 congregazioni operanti nella diocesi di Palermo, il quale è stato condiviso, non solo con i vertici che ci rappresentano, ma diffuso su alcune piattaforme mediatiche per dire che non siamo affatto invisibili e che il nostro operato è richiesto e apprezzato da moltissime famiglie”.

Le religiose continueranno a unire le loro voci, perché vengano ascoltate, animate dallo stesso desiderio di permettere di continuare a svolgere la missione educativa, chiedendo al Governo che conceda l’effettiva libertà di scelta educativa, con relativo sostegno economico alle famiglie.

“Ringraziamo tutti coloro che hanno sostenuto e continuano a sostenere la nostra causa – dicono ancora – un riconoscimento particolare va a suor Anna Monia Alfieri, per l’impegno instancabile nel portare avanti le proposte per una concreta parità della scuola e per averci coinvolto attivamente attraverso le rappresentanti dell’Usmi regionale. Ringraziamo le forze politiche che hanno perorato la nostra causa, tutte le religiose che ci hanno sostenuto moralmente, le Famiglie che ci sono state accanto e ogni persona di buona volontà”.

3. Giocattoli gratis per i bambini bisognosi di tre parrocchie di Palermo

Bambole, costruzioni, macchinine e motorini elettrici, action figure saranno destinati a cinque parrocchie e un’associazione per donare ai più piccoli un sorriso in più, grazie all’iniziativa “Palermo c’è”, lanciata da tre imprese palermitane in collaborazione con la Caritas diocesana. In pratica per ogni giocattolo acquistato presso tre negozi palermitani, ne verrà donato un altro ai bambini di famiglie meno abbienti delle parrocchie Aps Balate, San Giovanni Apostolo, San Gaetano e Madonna di Lourdes e al Laboratorio “Zen Insieme”.

A stringere l’accordo con la Caritas diocesana, gli store “Sara giocattoli” di via Volturno 33/35, “Giocheria Leopardi” di via Giacomo Leopardi 55/67 e Weppe di via Volturno 27 che regaleranno in totale 1.200 giocattoli, 200 per ogni realtà legata all’organismo pastorale e all’associazione attiva nel quartiere Zen, per lanciare l’iniziativa che prevede anche una seconda fase.

Da oggi e fino al 30 giugno, ognuno potrà infatti acquistare, con finalità benefica, un giocattolo da donare ai bambini più bisognosi.

 

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

1. “La sartoria di Dio” … per cucire il progetto che Dio ha per te

Se vuoi rifarti il guardaroba, entra in un negozio qualsiasi di abbigliamento. Se, invece, vuoi avventurarti in un percorso affascinante fatto di “scampoli, colori, modelli e cuciture”, questo è il libro per te. Un piccolo strumento che ti guida nella Sartoria di un Sarto molto speciale.

Pubblicato il volume di p. Carlo Aquino ed Enza Maria Mortellaro, “La sartoria di Dio” … per cucire il progetto che Dio ha per te, Casa Editrice We can Hope.

“Questo Sarto – spiegano gli autori – cerca ognuno, ama tutti, insegue i fuggiaschi, sollecita i distratti, abbraccia i delusi, consola chi piange, si fa compagno di chi è in cammino, riempie il vuoto di chi è solo e a tutti e a ciascuno confeziona l’abito adatto a vivere un’esistenza dignitosa.

Al nostro Dio-Sarto basta guardarti negli occhi per conoscerti nel profondo: Egli conosce i tuoi pensieri, ascolta i tuoi desideri, sa quanto vali veramente e sa misurare la tua sete di infinito, la tua ricerca di felicità. Egli chiede di cucire un abito per te che possa far risplendere in te la Sua bellezza, la Sua somiglianza, il Suo amore. L’abito che il nostro Dio-Sarto cuce dà forma alla tua esistenza e si modella in base alla tua disponibilità a lasciarlo intervenire su di te. Mettiti alla ricerca dello scampolo più adatto a te e avrai un habitus tutto da vivere”.

Così scrive nella prefazione mons. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani e presidente della Commissione Episcopale “Famiglia, giovani e vita”: “Gli autori consegnano un’efficace sintesi del modo di agire del Sarto – prende le misure guardandoti in profondità, disegna il modello proponendoti una vita nuova, taglia i legami “obbligatori” con la madre, con la legge, con i peccatori, con le donne; cuce il rapporto con il Padre, del Padre con i figli e dei figli tra di loro, con i discepoli; modifica la mentalità, ridefinisce e confeziona: va’ in pace e non peccare più, alzati e cammina, prendi il largo, oggi sarai con me in paradiso, io sarò con voi ogni giorno sino alla fine dei tempi”.

2. Azione Cattolica: Diretta streaming su “Giustizia e Legalità”

Venerdì 22 maggio 2020, alle ore 21 sulla pagina Facebook dell’Azione cattolica Italiana di Palermo, andrà in onda una Diretta streaming su “Giustizia e Legalità”.

Dibatteranno sul tema la giornalista Alessandra Turrisi e Giovanni Paparcuri, testimone volontario del Museo “Falcone Borsellino”. L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione Semi di Speranza” e dall’Azione Cattolica di Palermo – Settori Adulti, Giovani e Acr.

 3. Sul Tgweb si parla della Messa Crismale di sabato prossimo in Cattedrale

Sabato prossimo in Cattedrale, l’Arcivescovo presiederà la Messa Crismale, le religiose che operano nelle Scuole Paritarie di Palermo chiedono garanzie sul futuro al Governo, la Caritas diocesana promuove una raccolta di generi alimentari per i bisognosi. Sono alcuni dei servizi che questa settimana, propone il Tgweb dell’Arcidiocesi di Palermo, il magazine, ideato e realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, con la collaborazione dei Servizi informatici che viene postato il sabato sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi e sul sito dell’Arcidiocesi.

Guarda il Tgweb: https://www.youtube.com/user/tgwebdiocesip